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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 AGOSTO 2019
PORTI
TASSI DI UTILIZZAZIONE DEI TERMINAL CONTAINER IN AUMENTO:
EMERGE UNA CLASSIFICA DEI PRIMI "SETTE GRANDI" OPERATORI
Le prospettive per la domanda globale dei porti containerizzati
parlano di una modesta crescita e di numerose incertezze, ma, alla
luce di questo, sono mutati anche i piani di espansione della
capacità.
Secondo la Global Container Terminal Operators Annual Review
and Forecast 2019 della ditta di consulenze marittime a livello
mondiale Drewry, ciò significa che la maggior parte delle
regioni mondiali assisteranno ad un incremento dell'utilizzazione
media dei terminal.
Le previsioni della Drewry in ordine alla domanda edi porti
containerizzati per i prossimi cinque anni sono di una crescita
globale del 4,4% all'anno in media, facendo così salire i
risultati produttivi dei porti containerizzati mondiali da 784
milioni di TEU nel 2018 a 973 milioni di TEU entro il 2023, con un
incremento assoluto di quasi 190 milioni di TEU.
Le previsioni degli ultimi cinque anni sono ben lontane dai
giorni esaltanti degli anni 2000 quando parlavano di una crescita di
quasi il 9% all'anno fino a che la crisi finanziaria globale del
2007-08 non impose una frenata da brividi.
La modellazione in dettaglio si traduce in tassi di crescita
previsti variabili a livello regionale (v. figura in basso).
Ci si aspetta che diverse localizzazioni oltrepassino nettamente
la media mondiale, e in particolare il Medio Oriente/Asia
meridionale ed il Sud-Est asiatico/Estremo Oriente.
La capacità globale dei porti containerizzati è
prevista in aumento ad un tasso di crescita annuo composto di circa
il 2% sulla base delle sole addizioni confermate.
Ciò è ben al di sotto della crescita della domanda
prevista e riflette la persistente attenuazione dei nuovi progetti
da parte degli investitori nel corso degli ultimi anni.
Di conseguenza, si prevede che l'utilizzazione media a livello
globale si incrementi notevolmente dal 70% nel 2018 al 79% nel 2023.
Questo peraltro rimane un livello più che sufficiente sia
per gli operatori che per i clienti.
A livello regionale, si prevede che quasi tutte le località
assisteranno ad un incremento del proprio livello medio di
utilizzazione.
Ci si aspetta che le oscillazioni più marcate siano
quelle della Grande Cina e del Sud-Est asiatico (con la prima che
raggiungerà il 100% nel 2023).
Riferendosi alla Cina, Neil Davidson, autore del rapporto ed
analista senior della Drewry per porti e terminal, afferma: "Il
precedente velocissimo ritmo di espansione della capacità è
in sospeso, poiché l'attenzione si concentra invece sul
consolidamento della proprietà di porti e terminal in gruppi
più grandi.
Previsione delle movimentazioni regionali
dei contenitori (milioni di TEU) e crescita annua media (%) nel
periodo 2018-2023
Fonte: Drewry Maritime Research, Global
Container Terminal Operators Annual Review and Forecast 2019
Questo, oltre all'incertezza riguardo alla crescita dei traffici
internazionali cinesi alla luce della guerra sui dazi e del
protezionismo, suggerisce che il governo sta assumendo un approccio
prudente".
Esaminando a fondo le prestazioni dei singoli operatori
globali/internazionali, i sette principali attori sono riportati
nella tabella in basso, con risultati corretti in relazione alle
quote di partecipazione.
La PSA e la Hutchison occupano la prima e la seconda posizione
rispettivamente; il primato della PSA è dovuto alla propria
quota del 20% nella Hutchison Ports.
Le sorti sono state varie: i volumi della PSA sono aumentati del
7% e hanno raggiunto i 60 milioni di TEU, mentre quelli della
Hutchison sono rimasti per lo più immutati a poco meno dei 47
milioni.
La Cosco si è portata al terzo posto in classifica nel
2018 (dal quinto nel 2017) avendo conseguito una crescita del 30% a
cui ha dato impulso l'acquisizione della OOCL.
Questo ha significato che la DP World e la APMT hanno tutte e
due perso una posizione piazzandosi rispettivamente al quarto e
quinto posto.
La seconda ha registrato una crescita prossima all'8%, agevolata
dalle più strette relazioni con la Maersk Line che hanno
comportato l'instradamento di più traffici del vettore alla
volta degli impianti della APMT.
La China Merchants (35 milioni di TEU) e la TIL (26,5 milioni di
TEU) sono rimaste rispettivamente in sesta e settima posizione
malgrado abbiano entrambe fatto registrare una crescita a doppia
cifra dei volumi corretti rispetto alle quote di partecipazione.
"È emersa una classifica di sette principali
operatori, dopo la quale l'attore più grande presenta
dimensioni di un terzo.
Fra tutte esse rappresentano quasi il 40% dei risultati
produttivi del 2018.
Nell'ambito di questo gruppo elitario, la Cosco si è
mossa sensibilmente verso l'alto in classifica per quanto attiene le
analisi di quest'anno" aggiunge Davidson.
Primi 7 operatori terminalistici
globali/internazionali: risultati 2018 corretti in relazione
alle quote di partecipazione
Classifica 2018
Operatore
Risultati 2018 (milioni di TEU)
Crescita/Decrescita (%)
1
PSA international
60,3
7,20%
2
Hutchison Ports
46,7
-0,20%
3
China Cosco Shipping
46,1
32,30%
4
DP World
44,2
3,30%
5
APM Terminals
42,8
7,80%
6
China Merchants Ports
35,1
13,10%
7
Terminal Investment Limited (TIL)
26,5
10,10%
Fonte: Drewry Maritime Research, Global Container Terminal
Operators Annual Review and Forecast 2019
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