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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 15 OTTOBRE 2019
REEFER
UN BRIVIDO PERCORRE I CARICATORI DI DEPERIBILI POICHÉ
PERSISTE LA CARENZA DI REEFER
Le preoccupazioni in ordine alla carenza di contenitori reefer
sono ancora forti, fra i recenti allarmi secondo i quali l'offerta
dovrebbe diminuire di molto al di sotto della domanda verso la fine
dell'anno e nel 2020.
L'avvertimento proviene dal responsabile globale della logistica
del trasporto merci marittimo refrigerato della Kuehne + Nagel Frank
Ganse, mentre anche Thomas Eskesen, fondatore della Eskesen
Advisory, non ravvisa alcun miglioramento per l'anno prossimo.
Quest'ultimo sottolinea il fatto che le ordinazioni di nuovi
container reefer attualmente si attestano a circa 60.000, rispetto
alle necessità che sono nell'ordine di 140.000.
Il problema non è nuovo.
Le sirene d'allarme erano suonate più di due anni fa dato
che il livello di produzione dei reefer nel 2016 e 2017 è
diminuito del 50% rispetto agli anni precedenti.
Sohrab Kazerooni, vice presidente trasporto merci marittimo
presso la specialista in deperibili canadese Flying Fresh Air
Freight, ritiene che il problema sia in gran parte dovuto alla
mancanza di investimenti dal lato dei vettori, causata da una
insufficiente redditività.
Con alcune notevoli eccezioni, come la Maersk, la Hapag-Lloyd e
la CMA CGM, la maggior parte delle linee di navigazione hanno
trascurato l'investimento incontenitori reefer per anni.
Ultimamente un numero maggiore di linee di navigazione ha
ordinato nuovi reefer, ma ci vorrà un po' di tempo prima che
la produzione possa stare al passo con la domanda.
"Alcuni esperti affermano che avverrà nel 2023 o
2024" ha detto Kazerooni.
La Reefer Shipping Annual Review & Forecast 2019/20
della Drewry questo mese nota come la produzione di nuovo
equipaggiamento abbia recuperato rispetto agli ultimi due anni e che
la crescita del 4,5% rispetto ai prossimi cinque anni sarà
leggermente più avanti della domanda, ma che "non sarà
sufficiente a riportare In equilibrio l'offerta".
Così alcuni caricatori e spedizionieri si sono dannati
per trovare abbastanza contenitori, un problema esacerbato
dall'epidemia di peste suina africana in Cina, che ha annientato
gran parte delle scorte di carne di maiale del paese, scatenando
un'impennata delle importazioni per compensare l'ammanco.
Secondo la Seabury Consulting, la Cina è stata il
maggiore fattore dell'aumento del 7% della domanda di contenitori
reefer quest'anno.
Nei primi otto mesi del 2019, la Cina ha preso 60.000 degli
84.000 TEU complessivi di carne congelata spedita in contenitori.
Gli esportatori di carne di maiale in Europa ed America Latina
hanno registrato una crescita del 26% e 27% rispettivamente alla
volta della Cina quest'anno.
Il paese rappresenta altresì il 25% dei traffici
containerizzati globali di carne quest'anno.
Mentre la domanda di capacità refrigerata si è
incrementata, la quota di questi traffici trasportati da navi reefer
è in declino, una tendenza che minaccia di aggravare
ulteriormente la carenza di contenitori reefer.
La Drewry sottolinea nel suo rapporto che l'accresciuto
affidamento sui contenitori fa aumentare la possibilità di
ulteriori restrizioni della capacità.
E pure il conflitto commerciale ha svolto un ruolo al riguardo.
I coltivatori di soia statunitensi, avendo visto le proprie
esportazioni in Cina contrarsi in modo allarmante, hanno cercato di
sviluppare nuovi mercati come l'Indonesia e hanno riscontrato che le
operazioni containerizzate offrono un buon aggancio ai mercati in
cui i volumi in questa fase non giustificano una nave refrigerata.
La concentrazione dei container reefer presso le più
importanti porte d'accesso contribuirebbe a dare impulso
all'utilizzazione, che è piuttosto bassa per cominciare.
Secondo un rapporto, la maggior parte dei contenitori reefer
viene attualmente utilizzata per un massimo di tre movimentazioni
all'anno.
"In Canada, l'offerta di reefer non è stata un
problema" afferma Kazerooni.
"Non abbiamo avuto alcun problema con la disponibilità
di contenitori".
Le uniche difficoltà che ha constatato sono state quelle
per i contenitori reefer da 20 piedi, e aggiunge: "Alcune linee
di navigazione non effettuano per niente operazioni con reefer da 20
piedi".
Alcuni mercati, peraltro, richiedono qualche adattamento
riguardo alle unità standard da 40 piedi.
Per servire i caricatori di località come Winnipeg o
Calgary, la Flying Fresh deve trasportare unità reefer da
Vancouver.
"Alle linee di navigazione non piace lasciare i vuoti a
Calgary" ha dichiarato Kazerooni.
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