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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 30 NOVEMBRE 2019
TRASPORTI ED AMBIENTE
CHI HA PAURA DEL LIMITE ALLO ZOLFO?
Le regole del Limite Globale allo Zolfo 2020 dell'IMO
(International Maritime Organization) specificano che ogni nave deve
attenersi a rigorosi limiti alle emissioni di zolfo a partire dal 1°
gennaio 2020.
Poiché questa data ormai incombe, i soggetti attivi nel
settore marittimo stanno ultimando i propri piani tattici in ordine
a come far fronte al limite allo zolfo.
Il funzionamento continuativo del motore con carburanti a basso
contenuto di zolfo è un'opzione fattibile per conformarsi
alla regolamentazione delle emissioni correlate allo zolfo.
Un'altra è quella di installare un sistema di depurazione
dei gas esausti, noto come scrubber.
Una terza opportunità comporta il passaggio dai motori ad
olio combustibile a quelli a gas come il GNL.
Sangram Kihore Nanda, direttore generale ingegnerizzazione del
prodotto alla Wärtsilä, afferma che finora è
sembrato che i clienti abbiano optato per i carburanti liquidi
conformi al basso contenuto di zolfo, almeno a breve termine, poiché
questa è l'opzione più facile che non richiede un
significativo investimento.
"È una scelta difficile per i clienti, poiché
occorre prendere in considerazione un certo numero di fattori - come
l'età della nave, le dimensioni, la rotta commerciale, le
condizioni di noleggio, il prezzo del carburante, le competenze
dell'equipaggio e molti altri ancora - nel piano aziendale
finalizzato ad un investimento" dichiara Nanda.
Secondo lui, i clienti con navi che presentano una durata
residua di 10 anni ed oltre possono considerare gli obiettivi di
riduzione delle emissioni di gas serra come facenti parte del loro
investimento ed optare per la conversione dei motori al gas.
La Wärtsilä vede il GNL come un carburante
fondamentale per la transizione verso il rispetto degli obiettivi
IMO 2030 e 2050 relativi alle emissioni di gas serra.
"In tali casi, l'uso del GNL come carburante diventa molto
attraente.
Un sistema di depurazione dei gas esausti può essere
allettante a medio termine dal punto di vista della spesa operativa"
afferma.
Questo scenario in effetti si sta concretizzando con
l'avvicinarsi del 2020, dato l'attuale ritorno sull'investimento e
la diffusione del carburante.
Karl-Johan Nixholm, direttore generale servizi tecnici alesaggio
motori mediopiccoli alla Wärtsilä, concorda sul fatto che
molti operatori marittimi stanno scegliendo gli scrubber come
opzione a medio termine.
"Quando si tratta delle alternative, la depurazione dei gas
esausti (cioè gli scrubber) è l'opzione più
apprezzata, dal momento che essa funziona con HFO (olio combustibile
pesante ad elevato contenuto di zolfo), è facile da adoperare
e ha il più basso costo complessivo del ciclo vitale"
afferma Nixholm.
Il quale poi aggiunge che nel 2020 ci saranno più di
2.000 navi equipaggiate con gli scrubber.
Controllare tutte le variabili
Spesso il problema che si presenta quando si passa dagli HFO ai
carburanti a basso tenore di zolfo è che le installazioni
progettate per funzionare con gli HFO richiedono di essere
aggiornate allo scopo di conservare la viscosità del
carburante, la temperatura ed i flussi di circolazione a specifici
livelli.
Nixholm sottolinea che assicurare un appropriato controllo della
temperatura del carburante e della viscosità è
decisivo nel corso di tutto il processo di conversione.
"In molti casi, al fine di conseguire questo risultato,
potrebbe essere richiesto l'apporto di alcune modifiche ai sistemi
ausiliari ed ai motori" sostiene Nixholm.
Se questo non è possibile - e le normali raccomandazioni
per la viscosità dell'iniezione del carburante non possono
essere rispettate quando si opera con carburante a bassa viscosità,
se per esempio non è disponibile il raffreddamento del
carburante - potrebbero verificarsi varie alterazioni operative e/o
dell'equipaggiamento.
Fra loro ci sono la corrosione da cavitazione sulla pompa del
carburante e sulle parti del sistema di alimentazione, la perdita di
potenza e la mancanza di controllo del punto di distribuzione del
carburante.
"In genere, la sistemazione dell'installazione dev'essere
controllata caso per caso" afferma Nixholm, parlando nello
specifico delle problematiche che comporta rendere conformi al
limite allo zolfo i motori a quattro tempi.
Il sistema di carburante esterno da solo presenta tre motivi di
preoccupazione: le pompe di alimentazione dell'olio combustibile,
che potrebbero non essere adatte alle operazioni con carburante a
bassa viscosità; i separatori, che potrebbero richiedere
cambiamenti a seconda del tipo di carburante utilizzato; infine, il
refrigeratore dell'olio combustibile, che potrebbe essere richiesto
per il carburante a bassa viscosità al fine di mantenere la
viscosità d'iniezione e la temperatura all'interno della
gamma raccomandata.
Riguardo al motore a quattro tempi stesso, le questioni spaziano
dalla possibilità di dover rivedere l'equipaggiamento di
iniezione del carburante per adeguare il controllo della propulsione
o persino cambiare le valvole di scarico.
Combattere le perdite
Dal lato dei motori a due tempi a bassa velocità, Nanda
elenca le fuoriuscite ed il logorio prematuro delle componenti quali
maggiori preoccupazioni comportate dal passaggio al carburante a
basso contenuto di zolfo.
"Il carburante a bassa viscosità induce un tasso più
elevato di fuoriuscite nell'equipaggiamento di iniezione che può
comportare difficoltà nell'avvio del motore a causa di
pressione insufficiente nel sistema di iniezione del carburante.
Inoltre, il tasso di fuoriuscite elevato dev'essere gestito dal
sistema di scarico del carburante".
Nanda sottolinea come i sistemi di iniezione negli ultimi anni
siano stati progettati per operazioni continue con carburanti
residui, con operazioni con carburanti a bassa viscosità
limitate a poche ore nel corso dei test in officina e di importanti
revisioni.
"Nell'ambiente operativo odierno, i motori passano al
gasolio quando entrano nelle ECA (aree di controllo delle emissioni)
o in zone in cui è in vigore una normativa locale sulle
emissioni.
Le operazioni continue di motori principali a due tempi con
distillati può comportare un logorio delle componenti più
precoce di quello derivante da operazioni con carburanti residui"
afferma Nanda.
Inoltre, si raccomanda di controllare le condizioni delle Unità
di Controllo dell'Iniezione per valutare la loro capacità di
operare con i distillati.
"Se occorre revisionare le Unità di Controllo
dell'Iniezione per assicurare che i motori funzionino in modo
efficiente e ridurre i costi di manutenzione, si può
installare l'ultima tecnologia di Unità di Controllo
dell'Iniezione - che è più resistente e manifesta un
migliore comportamento quanto alle fuoriuscite nelle operazioni con
carburanti multipli - nel corso della ricostruzione delle Unità
di Controllo dell'Iniezione oppure, in caso di motori RT-flex ad
alesaggio maggiore, come aggiornamento" spiega Nanda.
Egli raccomanda altresì che i clienti assumano iniziative
proattive - come l'effettuazione di una approfondita valutazione
della condizione del motore principale (Wärtsilä Health
Check), così come l'incremento della scorta di bordo delle
parti inerenti la sicurezza e di speciali corredi di riparazione -
allo scopo di assicurare operazioni continue nel caso di danno alle
componenti di iniezione del carburante causa di carburante
contaminato o in caso di usura accelerata.
Infine, Nanda aggiunge che poiché ci si aspetta una
varietà di carburanti in termini di densità, viscosità
e caratteristiche di combustione, l'installazione di un sistema
automatico di controllo dell'iniezione a circuito chiuso come il
Wärtsilä Intelligent Combustion Control o l'installazione
del Wärtsilä FAST Nozzles è assai raccomandata al
fine di ottimizzare l'iniezione e la combustione del carburante.
Conoscere tutti i fatti
Allo scopo di agevolare una transizione senza problemi verso la
conformità al tetto allo zolfo, la Wärtsilä
fornisce supporto tecnico ai clienti e conduce verifiche tecniche ed
ispezioni a bordo dove esse vengono richieste.
"Inoltre, abbiamo effettuato progettazioni di sistemi di
raffreddamento del carburante, installazioni e supervisione della
messa in esercizio" afferma Nixholm.
Secondo Nixholm, la Wärtsilä è ben attrezzata
per supportare tutte le possibili soluzioni al fine di rispettare la
conformità al limite allo zolfo.
"La Wärtsilä fornisce questo supporto già
da molti anni: abbiamo pubblicato la prima edizione delle nostre
Linee Guida per il basso contenuto di Zolfo per i clienti nel
lontano 2005".
Questo documento, che è stato aggiornato nel corso degli
anni, offre una buona panoramica per la maggior parte del
portafoglio motori a quattro tempi, aggiunge.
Nondimeno, solo recentemente le linee guida in questione sono
diventate un vero 'bestseller'.
"Di sicuro, adesso veniamo contattati più
frequentemente man mano che la scadenza si approssima" nota
Nixholm.
Dipartimento del supporto alle operazioni in attesa
La Wärtsilä ha recentemente pubblicato un Libro Bianco
sulle Attività relativo alle operazioni di motori principali
a due tempi in conformità alle regole sul tetto allo zolfo,
al fine di guidare ed informare i clienti nel corso del loro
processo di assunzione delle decisioni.
Inoltre, nello scorso mese di agosto al fine di offrire
assistenza è stato rilasciato il bollettino tecnico RT-229
'Operation Guidance to the Global Sulphur Cap 2020'.
Anche i Servizi Tecnici della Wärtsilä sono
disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per supportare i clienti,
afferma Nanda.
"È altresì disponibile per essere installata
una soluzione ROS (supporto operativo remoto) per mezzo della quale
l'equipaggio della nave può comunicare con il gruppo
specialistico del centro ROS in tempo reale ed ottenere il supporto
per risolvere la questione, allo scopo di evitare i tempi di fermo
dell'equipaggiamento e la presenza degli esperti a bordo della nave"
dichiara Nanda, aggiungendo che questa soluzione consente inoltre la
revisione di dati storici per le raccomandazioni.
Riduzione delle alternative
Malgrado le lunghe discussioni in vista della transizione,
potrebbero esserci ancora questioni che non sono state prese in
considerazione riguardo al rispetto della conformità ed al
limite allo zolfo.
Nixholm lamenta che i clienti potrebbero non tener conto del
tempo necessario per attuare qualcuna di queste opzioni.
Egli afferma che, man mano che la data di scadenza si avvicina,
il numero delle possibilità che si può riuscire ad
attuare prima del 1° gennaio diminuisce.
In molti casi, queste opzioni sono limitate a causa dei tempi di
esecuzione.
Nell'insieme, tuttavia, Nixholm e Nanda sono dell'opinione che
la maggior parte dei soggetti attivi nel settore marittimo non
avranno problemi a rispettare la conformità.
"A condizione che siano aggiornati con tutte le
informazioni disponibili sulla gestione della conformità"
aggiunge Nanda.
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