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Nei primi tre mesi di quest'anno il traffico delle merci nei porti russi è cresciuto del +2,4%
In aumento i carichi in esportazione (+2,9%) e in transito (+4,6%); calo delle importazioni (-0,8%) e del cabotaggio (-2,4%)
14 aprile 2020
Nei primi tre mesi del 2020 i porti russi hanno movimentato 207,1 milioni di tonnellate, con un incremento del +2,4% sul primo trimestre dello scorso anno, di cui 162,6 milioni di tonnellate di carichi in esportazione (+2,9%), 8,8 milioni di tonnellate in importazione (-0,8%), 17,7 milioni di tonnellate di merci in transito (+4,6%) e 18,0 milioni di tonnellate nel traffico di cabotaggio (-2,4%).
L'associazione dei porti commerciali della Russia (ASOP) ha reso noto che complessivamente le merci secche sono ammontate a 88,3 milioni di tonnellate (+0,9%), incluse 39,9 milioni di tonnellate di carbone (+1,7%), 14,3 milioni di tonnellate di carichi containerizzati (+6,6%), 10,0 milioni di tonnellate di cereali (+14,9%), 6,5 milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-15,6%), 4,1 milioni di tonnellate di fertilizzanti (-8,1%) e 2,4 milioni di tonnellate di minerali (+21,6%).
Nel settore delle merci liquide il totale è stato di 118,8 milioni di tonnellate (+3,5%), di cui 68,6 milioni di tonnellate di petrolio grezzo (+2,7%), 39,7 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (+3,8%) e 8,9 milioni di tonnellate di gas liquefatto (+6,5%).
Relativamente ai volumi di traffico movimentato dai diversi sistemi portuali regionali della Russia, nel primo trimestre di quest'anno gli scali portuali del bacino dell'Artico hanno movimentato 24,9 milioni di tonnellate di merci (-4,7%), quelli del bacino del Baltico 65,1 milioni di tonnellate (+3,6%), i porti del Mar Nero e del Mar d'Azov 64,1 milioni di tonnellate (+3,4%), gli scali del Mar Caspio 2,2 milioni di tonnellate (+31,6%) e i porti russi dell'Estremo Oriente 50,8 milioni di tonnellate (+2,2%).
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