Ieri il 75% dei lavoratori portuali della West Coast
statunitense ha votato a favore dell'approvazione dell'accordo
preliminare sul rinnovo del loro contratto di lavoro che è
stato raggiunto a giugno dall'International Longshore and Warehouse
Union (ILWU), il sindacato che li rappresenta, e dalla Pacific
Maritime Association (PMA), l'organizzazione che rappresenta le
compagnie marittime che operano con i porti nordamericani sul Pacifico
(
del
15
giugno 2023). L'entrata in vigore del nuovo contratto della
durata di sei anni è stata stabilita con effetto retroattivo
il primo luglio 2022 e la sua scadenza è fissata il primo
luglio 2028.
«Le trattative per questo contratto - ha ricordato il
presidente dell'ILWU, Willie Adams - sono state lunghe e
impegnative. Sono grato ai nostri associati per la loro fermezza, al
nostro comitato di negoziazione per la loro visione e la loro
tenacia e a coloro che hanno sostenuto l'ILWU e la PMA dando loro lo
spazio necessario per giungere a questo risultato».
«Questo contratto - ha commentato il presidente e
amministratore delegato della PMA, Jim McKenna - fornisce una base
importante per il duro lavoro che ci attende al fine di superare le
nuove sfide competitive e per posizionare i porti della West Coast
come scali preferenziali per i caricatori di tutto il mondo. Da San
Diego a Bellingham, questi porti sono stati a lungo i principali
punti d'accesso per le merci in entrata e in uscita dagli Stati
Uniti e i nostri interessi collimano nell'assicurare che possano
gestire in modo efficace ed efficiente la crescita della capacità
che promuove la crescita delle economie e dell'occupazione».