- Dall'inizio del prossimo anno le procedure relative alla gestione del transito dei trasporti eccezionali nel porto di Livorno saranno completamente digitalizzate. Il progetto è stato messo a punto nei giorni scorsi e consentirà agli autotrasportatori di richiedere l'autorizzazione e l'accesso al transito in porto in via esclusivamente digitale, verificando successivamente anche lo stato di avanzamento della richiesta. La pagina internet sul sito dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale che dà accesso al servizio è raggiungibile all'indirizzo https://servizisua.portialtotirreno.it.
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- Il nuovo servizio, che verrà esteso anche agli altri porti amministrati dall'AdSP a partire da quello di Piombino, costituisce un nuovo importante tassello di un processo di digitalizzazione amministrativa che per il 2020 avrà come traguardo la realizzazione completa dello Sportello Unico Amministrativo, previsto dall'articolo15 bis della legge 84/94, e che diventerà il canale unico verso cui far confluire tutte le istanze di parte rivolte all'ente portuale toscano.
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- «D'ora in poi - ha spiegato il segretario generale dell'AdSP del Mar Tirreno Settentrionale, Massimo Provinciali - l'unica modalità accettata dall'Autorità di Sistema Portuale per le richieste di autorizzazione ai transiti eccezionali sarà quella telematica attraverso il nuovo portale dell'ente. Si tratta di un primo importante passo verso la realizzazione dello Sportello Unico Amministrativo; una iniziativa, questa, di cui sono particolarmente orgoglioso perché portata avanti esclusivamente con risorse professionali interne, che ringrazio per aver mostrato il necessario spirito teso all'innovazione e alla collaborazione. Nel 2020 proseguiremo la transizione verso la modalità digitale implementando una serie di servizi on-line diretti all'utenza».
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- Oggi intanto, alle ore 15 presso la Sala Consiliare del Comune di Livorno, si terrà una riunione per prendere in esame una ipotesi preliminare per l'istituzione di una Zona Logistica Semplificata, ai sensi della leggi 205/2017 e 12/2019, elaborata dalla Regione Toscana in collaborazione con i soggetti gestori delle infrastrutture logistiche presenti sul territorio regionale (porti, interporti, aeroporti). L'incontro è stato programmato a seguito dell'incarico assegnato dalla giunta regionale all'assessorato alle Attività Produttive di avviare la fase di consultazione con i Comuni delle aree interessate, le parti economiche e sociali, le Camere di Commercio, i soggetti gestori delle infrastrutture logistiche, per raccoglierne i contributi e giungere alla proposta definitiva da inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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- Alla riunione di questo pomeriggio, la prima della fase di concertazione con i soggetti interessati, sono stati invitati i sindaci dei Comuni di Carrara, Collesalvetti, Firenze, Livorno, Massa, Piombino, Pisa, Prato, i presidenti delle CCIA di Firenze, Maremma e Tirreno, Massa Carrara, Pisa, Prato, i presidenti dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e del Mar Ligure Orientale, i presidenti dell'Interporto Toscano e dell'Interporto della Toscana Centrale, il presidente di Toscana Aeroporti Spa, le associazioni di categoria regionali dell'industria, del commercio e dell'artigianato, le organizzazioni sindacali.
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- Il progetto di istituzione di una Zona Logistica Semplificata sulla costa toscana coinvolge principalmente , oltre ai porti di Massa e Piombino e agli aeroporti di Firenze e Pisa, soprattutto porto e interporto di Livorno. Nel corso della riunione odierna sarà presentata e discussa la proposta tecnica preliminare. Una volta acquisiti pareri e proposte, il documento sarà completato anche con una analisi di impatto da parte di IRPET.
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- Le Zone Economiche Speciali e le Zone Logistiche Semplificate sono due strumenti introdotti dal governo nel 2018 che danno la facoltà alle Regioni di creare delle zone produttive funzionali alle infrastrutture portuali, in cui si applicano condizioni fiscali e amministrative particolarmente favorevoli alle imprese, per una durata massima di sette anni prorogabili per ulteriori sette. ZES e ZLS seguono modelli oramai diffusi a livello europeo e mondiale che puntano a migliorare la produttività di intere aree, aumentare l'occupazione e lo sviluppo economico e sociale regionale, potendo contare, e sviluppando, un sistema logistico interconnesso ed efficace. Si sviluppano così aree a forte capacità produttiva, in cui si instaurano regimi economico-giuridici favorevoli in deroga alla normativa ordinaria, strettamente connesse con i principali poli logistici (porti, retroporti).
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- Le ZES sono indirizzate alle Regioni in ritardo di sviluppo, (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise). Le ZLS, invece, sono state disciplinate successivamente e sono previste in tutte le altre Regioni, a condizione che, così come per le ZES, l'area identificata sia funzionalmente collegata con una delle 15 Autorità di Sistema Portuale italiane, eventualmente anche appartenente a un'altra regione.
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