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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIII - Numero 10/2005 - OTTOBRE 2005 |
Trasporto stradale
La revisione dei pesi dell'autotrasporto nel Regno Unito
Il governo britannico sta valutando le proposte presentate da due ditte di autotrasporto al fine di incrementare il peso massimo tutto compreso consentito sulle strade del Regno Unito da 44 a 60-84 tonnellate in determinati casi. Anche la lunghezza massima degli autoarticolati potrebbe essere incrementata da 18,75 metri a 25,25 metri, consentendo così il trasporto contemporaneo di una unità da 20 piedi ed una unità di 40 piedi.
Lo RFG (Rail Freight Group) ha obiettato che ciò non incontrerebbe il consenso generale e danneggerebbe altresì le prospettive di una ripresa del trasporto ferroviario.
Tony Berkeley, presidente del gruppo lobbystico Regno Unito, ha dichiarato: "Se i ministri decidessero di affrontare seriamente le problematiche del cambiamento del clima, della maggiore sicurezza delle strade e della realizzazione di un'economia concorrenziale sostenibile, dovrebbero dire "no" a qualsiasi incremento dei limiti di peso per i veicoli pesanti".
La FTA (Associazione Trasporto Merci) del Regno Unito, tuttavia, è invece favorevole. Il direttore affari esterni Geoff Dossetter ha dichiarato: "Un altro modo di considerare la questione è che ci sarebbero meno veicoli sulle strade e, di conseguenza, meno autisti, contribuendo così a risolvere il nostro problema della carenza di autisti.
Inoltre, poiché il peso sarebbe meglio distribuito su un numero maggiore di assi, non ci sarebbe alcuna differenza per l'usura delle strade. Ci rendiamo conto, tuttavia, che avrebbe senso limitare la circolazione di questi veicoli alle principali autostrade".
Una delle ditte di trasporto coinvolte è la Denby Transport. Il presidente Dick Denby ha commentato: "Ciò che stiamo proponendo nel Regno Unito è solamente ciò che è già consentito in posti quali la Scandinavia ed i Paesi Bassi. Non siamo sorpresi delle obiezioni della RFG, poiché la mentalità delle società ferroviarie è sempre stata quella di mettere se stesse al primo posto ed i clienti al secondo. Da noi, le esigenze dei clienti vengono per prime, seconde e terze e non vediamo come il trasporto ferroviario possa sempre soddisfare le esigenze di tutti quanti.
Il Dipartimento dei Trasporti ha da tempo riconosciuto come la nostra proposta soddisfi gli standard di sicurezza ovvero possa esservi adattata. Perciò. Adesso si tratta di una questione politica".
(da: Containerisation International, ottobre 2005)
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