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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 30 SETTEMBRE 2015
TRASPORTO MARITTIMO
SECONDO LA DREWRY SOLO IL CARBURANTE BUNKER A BUON MERCATO HA
CONSENTITO DI CONSERVARE LA REDDITIVITÀ DELLE LINEE DI
NAVIGAZIONE CONTAINERIZZATE
Ma quanto denaro starebbero perdendo le linee di navigazione
containerizzate se non fosse per l'incessante e brusco calo dei
prezzi del bunker?
Un sacco, secondo l'ultima analisi della Drewry Maritime
Research, che ha effettuato un'indagine sulle entrate ed i margini
di 16 dei maggiori vettori che pubblicano i propri conti.
La Drewry calcola che il gruppo di vettori in questione, che
rappresenta il 65% della capacità complessiva di slot, ha
conseguito entrate per circa 60 miliardi di dollari nella prima metà
dell'anno, il 5% in meno rispetto ai primi sei mesi de 2014.
Solo il vettore taiwanese Wan Hai, uno specialista dei traffici
di nicchia come quello interasiatico, e la Yang Ming sono riusciti
ad incrementare le vendite da un anno all'altro.
Il declino è stato una conseguenza della domanda bassa
unitamente alle basse tariffe di nolo.
Tuttavia, un segno di quanto decisivi i costi del carburante
siano diventati per il settore della navigazione di linea è
costituito dal fatto che - malgrado questo calo delle entrate - si è
assistito nello stesso periodo ad una vera e propria triplicazione
dei profitti operativi: i 16 vettori hanno indicato profitti
operativi combinati di 3,3 miliardi di dollari, rispetto agli 1,1
miliardi di dollari relativi ai primi sei mesi del 2014, dato che i
margini sono aumentati dall'1,7% al 5,6% nella prima metà di
quest'anno.
A gennaio del 2014 il prezzo medio di una tonnellata di
carburante bunker IFO380 acquistato a Singapore o a Rotterdam era
appena al di sotto dei 600 dollari; un anno e mezzo dopo a luglio,
esso era calato di quasi due terzi sino appena al di sotto dei 250
dollari alla tonnellata.
Ha scritto la Drewry il 21 settembre: "Il cambiamento della
direzione che i costi del carburante hanno intrapreso significa che
i costi dei vettori stanno calando più rapidamente di quelli
inerenti alle tariffe di nolo, consentendo loro di continuare a
registrare profitti, per quanto in contrazione ogni trimestre che
passa.
La Drewry stima che i costi unitari relativi all'intero settore
siano diminuiti dell'11% circa nella prima metà del 2015 in
confronto allo stesso periodo dell'anno scorso, mentre le entrate
unitarie sono scese di approssimativamente il 7%".
La ditta di consulenze aggiunge che - mentre sono stati pochi i
vettori che hanno fornito un prospetto davveroo approfondito delle
proprie strutture di costo - la CMA CGM ha invece consegnato una
descrizione dettagliata dei propri costi relativi ai suoi risultati
più recenti:
Tipo di costo
Cambiamento di anno in anno
Quota dei costi complessivi
Stivaggio
6,00%
28,00%
Bunker
-33,00%
16,00%
Noleggio navi ed acquisto slot
9,00%
13,00%
Trasporto terrestre e di raccordo
8,00%
13,00%
Affitto container e logistica
0,00%
9,00%
Oneri portuali e per l'uso dei canali
4,00%
8,00%
Benefici ai dipendenti
-4,00%
8,00%
Spese generali e di amministrazione
-6,00%
5,00%
Totale
-5,00%
100,00%
Fonte: CMA CGM tramite Drewry Maritime Research
La tabella mostra che la linea di navigazione francese ha
ridotto i costi sui quali ha un controllo diretto - retribuzioni e
spese di ufficio - ma che l'influenza su larga scala del calo del
33% dei costi del bunker ha mitigato il fatto che quasi tutti i
fornitori esterni del vettore siano riusciti ad incrementare le
proprie entrate derivanti dalla CMA CGM.
Ciò dimostra ulteriormente come i vettori debbano
conseguire un maggiore controllo sulla determinazione dei prezzi e
della capacità a lungo termine, nel caso i costi del
carburante dovessero salire ai livelli precedenti, per quanto la
Drewry ritenga che la cosa sia improbabile quest'anno.
"Sulla base dei carburanti e delle tariffe prevalenti nel
terzo trimestre del 2015, ci aspettiamo che la storia possa essere
grosso modo la stessa, cioè con una capacità di
conseguire profitti in calo, il che significa che l'accumulo
effettuato nel corso dei primi nove mesi basterà ai vettori
per cavarsela con discrete somme in relazione all'intera annata, a
prescindere di ciò che potrà accadere nel quarto
trimestre".
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