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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXV - Numero 5/2007 - MAGGIO 2007 |
Conferenze e convegni
Aumenti tariffari in vista per i traffici transpacifici
La sensazione diffusa alla 7a conferenza sui traffici marittimi transpacifici del Journal of Commerce, svoltasi a Long Beach, è stata che le tariffe di nolo si stiano nuovamente riprendendo sulla scorta delle ottimistiche previsioni di traffico.
I relatori della manifestazione hanno indicato che lo scarto tra l'offerta e la domanda dovrebbe attestarsi nella strettissima fascia del 2% nel corso di questa stagione marittima.
Ciò, malgrado i dati della PIERS Maritime Research Services relativi al quarto trimestre del 2006 suggeriscano una crescita dei traffici in direzione est nel transpacifico stagnante al 4,4%.
Tuttavia, le favorevoli prospettive rilasciate dagli analisti quest'anno - compresa la PIERS Maritime Research Services, che prevede una crescita al 9,5% rispetto al 10,9% del 2006 - contrastano nettamente con le previsioni effettuate alla conferenza dello scorso anno, a causa della preoccupazioni inerenti l'eccesso di capacità su tale rotta di traffico.
Quest'anno, le previsioni spaziano dalla crescita minore, pari all'8% (suggerita dalla UBS) a quella maggiore del 12% (elaborata dalla Clarkson Research Services).
Ron Widdows, ceo della APL, nel proprio documento programmatico ha suggerito una crescita tariffaria di almeno il 10%: "Noi prevediamo che l'eccesso di offerta nel 2007 sia del 2% al massimo. Nonché, a nostro giudizio, che il divario tra l'offerta e la domanda non dovrebbe comportare il clamoroso crollo delle tariffe di nolo".
Anche le tariffe di nolo aumenteranno, a causa dei decisi sforzi dei vettori di cercare una compensazione per i costi intermodali e di trasporto terrestre che sono in rapida ascesa.
Il vice presidente del marketing della Maersk Inc, Kevin Denman, sottolinea: "Il centro del dialogo con (con i caricatori/consegnatari) nel corso degli ultimi anni è stato il porta a porta, ma molta della nostra attività è intermodale.
Negli ultimi mesi, abbiamo cercato di far capire ai nostri clienti che l'equilibrio offerta/domanda terrestre è decisivo quanto quello tra offerta e domanda nel porta a porta. In conseguenza dell'aumento dei costi, la Maersk ha analizzato le proprie tratte terrestri allo scopo di ritirarsi da un certo numero di destinazioni che producevano solo perdite".
Anche se la Maersk potrebbe avere dato il rompete le righe annunciando le proprie intenzioni prima degli altri, è probabile che tutte le linee di navigazione diano un'occhiata simile alle proprie operazioni terrestri quest'anno, prendendo poi qualche dura decisione al fine di far quadrare i conti.
Senza dubbio, il settore terrestre è un argomento che i membri del TSA (Accordo Stabilizzazione Transpacifico) stanno utilizzando per supportare il proprio programma generale di ripristino delle tariffe per il 2007.
(da: Containerisation International, aprile 2007, pag. 17)
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