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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXV - Numero 6/2007 - GIUGNO 2007 |
Porti
Deciso balzo in avanti per i porti dell'Asia meridionale
I porti dell'Asia meridionale hanno fatto registrare una crescita del 22,8% nel 2006 sino a 11,7 milioni di TEU (dati relativi all'anno fiscale 2006/07), grazie all'aumento delle attività di scambio con la Cina.
Tale incremento può attribuirsi per lo più al boom produttivo ed all'accelerazione del processo di containerizzazione, in particolare in India (v. tabella).
L'India, paese predominante nella regione, ha fatto registrare una crescita del 31,5% per oltre 6 milioni di TEU nell'anno fiscale 2006/07.
Sia lo JNP (Jawaharlal Nehru Port), la più grande porta d'accesso dell'India, sia Colombo, il porto di trasbordo della regione, si sono assicurati una posizione tra i primi 30 porti del mondo per la prima volta nel 2006.
RISULTATI 2006/07 DEI PORTI DELL'ASIA MERIDIONALE |
Porto |
2006 |
Cambiamento % |
India |
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Chennai* |
870.362 |
18,4 |
Jawaharlal Nehru Port* |
3.300.000 |
45,6 |
Kandla* |
176.000 |
18,4 |
Kochi* |
225.000 |
10,8 |
Kolkata* |
344.324 |
9,7 |
Mumbai* |
138.201 |
-11,5 |
Mundra** |
393.000 |
31,7 |
New Mangalore* |
17.290 |
79,2 |
Pipavav** |
135.167 |
64,5 |
Tuticorin* |
377.102 |
17,5 |
Visakhapatnam* |
52.000 |
4,0 |
Bangladesh |
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Chittagong** |
882.411 |
12,6 |
Mongla* |
20.000 |
-21,7 |
Pakistan |
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Port Qasim** |
633.500 |
17,1 |
Karachi*** |
1.065.000 |
-7,1 |
Sri Lanka |
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Colombo** |
3.079.132 |
25,4 |
Totale |
11.708.489 |
22,8 |
Note:
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* = anno fiscale dal 1' aprile al 1' marzo (2006/07); ** = anno solare 2006; *** = stime per l'anno fiscale 2006/07 (luglio-giugno); le altre stime basate sui risultati dei primi 8-11 mesi sono indicate in corsivo.
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Fonti: Liner Intelligence ( www.ci-online.co.uk) e porti |
I porti della costa occidentale indiana JNP, Mondra e Pipavav - le principali porte d'accesso che provvedono al fiorente hinterland industriale del nord e del nord-ovest - hanno mostrato un incremento dei risultati del 44,6% per 3,8 milioni di TEU nello stesso periodo.
A causa dei vantaggi in relazione alle distanze rispetto al JNP ed all'aumento delle infrastrutture intermodali, quali i treni containerizzati double-stack e le reti stradali, i porti dello stato di Gujarat stanno sviluppandosi rapidamente.
Il porto di Mumbai, controllato dallo stato, che un tempo era stato il maggior porto del paese, ha ridotto ulteriormente i propri volumi dell'11,5% a causa degli ormeggi obsoleti (acque poco profonde) e delle inefficienze.
In generale, i porti meridionali dell'India, quali Chennai, Kochi e Tuticorin si sono comportati bene.
Alcuni di loro adesso hanno attirato scali diretti al servizio dell'Europa e della Costa Orientale statunitense, a causa dell'incremento delle esportazioni di abbigliamento e tessili.
Il porto per containers di Chittagong, nel Bangladesh, ha sperimentato una solida crescita organica del 12,6% nel 2006.
Il suo intasamento è stato fin ad un certo punto alleviato, in seguito all'apertura del New Mooring Terminal.
Tuttavia, il porto gestito dallo stato si trova a dover ancora affrontare un bel po' di problemi di natura sindacale.
I principali terminal pakistani di Karachi hanno fatto registrare una leggera decrescita nel 2006/07, rispetto alle precedenti stime.
Tuttavia, Port Qasim ha mostrato una crescita del 17,1%, grazie all'aumento delle esportazioni di manufatti e di prodotti agricoli.
Il porto di Colombo, nello Sri Lanka, ha tratto vantaggio dal boom indiano nella sua qualità di centro di trasbordo.
I normali volumi di trasbordo del 63-67% sono saliti alle stelle sino al 73% nel 2006, sebbene nei volumi d'importazione/esportazione nazionali si sia assistito ad una piccola crescita.
(da: Containerisation International, maggio 2007, pag. 35)
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