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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXV - Numero 6/2007 - GIUGNO 2007 |
Legislazione
Lo ESC attacca il disegno di legge sulla responsabilità
Lo ESC (Consiglio dei Caricatori Europei) si oppone ad alcune delle ultime proposte della Commissione dell'ONU sulla normativa inerente al commercio internazionale (UNICITRAL) in relazione alle future responsabilità dei vettori marittimi e dei caricatori nel corso del trasporto da porto a porto. Le preoccupazioni dello ESC erano all'ordine del giorno della 19a sessione del Gruppo di Lavoro III della UNICITRAL a New York dal 16 al 27 aprile scorso.
I vettori marittimi restano insoddisfatti in ordine alle proposte della UNICITRAL di abrogare alcune protezioni loro concesse in ordine alla responsabilità per "errori di navigazione".
Le problematiche citate dallo ESC riguardano invece la proposta della UNICITRAL di consentire ai vettori marittimi di ridurre qualche danno futuro mediante trattative contrattuali, laddove le clausole in vigore ai sensi della normativa dell'Aja-Visby e di Amburgo fissano minimi che possono essere aumentati solamente mediante trattativa. L'organismo dei caricatori teme che i propri associati minori possano subirne conseguenze negative di conseguenza, in particolar modo in seguito all'abolizione delle conferenze a partire dall'ottobre 2008.
LO ESC ha altresì attaccato il modo iniquo con cui a suo dire verrebbero regolamentati i danni dovuti ai ritardi causati dalle prassi dei vettori marittimi e dei caricatori.
Il suo segretario generale Nicolette van der Jagt spiega: "L'industria europea è molto spesso vittima delle perdite derivanti da inefficienze di servizio (merci lasciate sulla banchina, salto di porti di scalo e ritardi nella consegna, eccetera) piuttosto che di danni veri e propri, che la containerizzazione ha contribuito a ridurre notevolmente.
Questo disegno di legge sancisce un rimedio limitato per i ritardi (una volta il nolo pagabile) inferiore a quello stabilito dalle regole di Amburgo (2 volte il nolo pagabile). Lo ESC, pur accogliendo con favore l'inclusione del ritardo, dato che ciò potrebbe rappresentare un incentivo per i vettori a migliorare le proprie prestazioni di servizio, ritiene che la formula di compensazione basata sugli oneri di nolo sia anacronistica ed inadeguata".
Questa argomentazione si basa sul fatto che le tariffe di nolo oggi sono molto più basse di quanto non fossero in precedenza, in particolar modo in relazione allo squilibrio tra pieni e vuoti nelle direttrici di traffico.
Aggiunge la van der Jagt: "Ancora, se ai caricatori venissero imputati i ritardi occorsi ai vettori (ad esempio, in conseguenza di una maldestra dichiarazione doganale delle merci ai sensi della normativa statunitense sulla sicurezza), i limiti di responsabilità ai sensi della nuova convenzione proposta presenterebbero un'estensione molto maggiore. I limiti di responsabilità proposti per il caricatore (500.000 SDR) si riferiscono ai costi potenziali inerenti all'intera nave, quali la perdita di utilizzo della nave ovvero oneri portuali aggiuntivi. I miei associati non credono che questo sfacciato squilibrio rappresenti un patto accettabile (il 17 aprile, 1 SDR equivaleva ad 1,52 dollari USA)".
Lo ESC vorrebbe inoltre che la normativa definitiva, che dovrebbe sostituire la regola dell'Aja, quella dell'Aja-Visby, quella di Amburgo e la legge statunitense sul trasporto delle merci per mare, fosse più appropriata per il trasporto da porta a porta, piuttosto che confinata al solo trasporto marittimo.
(da: Containerisation International, maggio 2007, pag. 24)
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