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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXV - Numero 9/2007 - SETTEMBRE 2007
Leasing
Nuova vita per la GE SeaCo
Alla società di leasing di contenitori GE SeaCo,
associazione d’impresa tra la GE Capital Corp e la
problematica Sea Containers, secondo il c.e.o. Angus Frew è
stato finalmente “tolto il guinzaglio”.
A metà giugno la GE SeaCo ha aperto un nuovo ufficio
centrale nei pressi del London Bridge, nel cuore di Londra, dopo
aver lasciato l’ufficio sul Tamigi, ereditato dalla Sea
Containers, che in precedenza occupava.
Frew afferma che lo stare in quegli uffici ed il dover
dipendere dalla Sea Containers per l’informatica e gli altri
servizi aziendali rendeva difficile per la GE SeaCo essere, ed
essere considerata, una distinta società.
Il 1° luglio è divenuto operativo un nuovo sistema
informatico sviluppato dalla SAP per gestire le operazioni
giornaliere, la fatturazione e gli altri aspetti dell’attività
di noleggio contenitori.
Dichiara Frew: “Adesso, potremo concentrarci sullo
sviluppo della GE SeaCo quale società che sta in piedi con le
proprie gambe, come in effetti siamo; in tale contesto, procederemo
al taglio di un terzo dei costi di gestione”.
L’accordo di servizio tra la GE e la Sea Containers è
stato annullato lo scorso anno in seguito all’arbitrato sugli
oneri di gestione che la Sea Containers aveva imposto
all’associazione.
La GE ha vinto la causa e ha ottenuto il pagamento di un
rimborso di notevole entità.
Alla GE è stato altresì riconosciuto il diritto
di nominare un nono consigliere di amministrazione, il che le dà
una maggioranze di 5 a 4 nel consiglio della GE SeaCo; ciò, a
detta di Frew, “ci ha reso la vita più facile, oltre a
far diventare meno lunghe le riunioni di consiglio”.
La GE SeaCo afferma di essere la maggiore società di
leasing in termini di capitale impiegato, in ragione della grossa
flotta di refrigerati e cisterne che costano molto.
Ciò inoltre - sempre a giudizio della società -
le assicura un chiaro vantaggio sui suoi concorrenti, a causa degli
scarsi ritorni che si possono conseguire nel noleggio dei box per
carichi secchi.
“Attualmente, ci stiamo concentrando maggiormente sui
settori dei reefers e delle cisterne” dichiara Frew. “La
nostra flotta diversificata ci consente di concentrarci sui settori
di mercato che risultano essere migliori per la società”.
Secondo Frew, tradizionalmente, ritorni di 0,4 dollari USA su
1.000 investiti - anzi, adesso siamo sui 0,3 dollari USA - è
tutto ciò che si riesce a conseguire nel mercato delle unità
per carichi secchi.
Al fine di concentrare meglio gli sforzi, la GE SeaCo ha
ridotto il numero dei propri uffici regionali da cinque a tre e ha
spostato alcuni uffici in località maggiormente appropriate,
affermando di essere adesso meglio di grado di concentrarsi sui
mercati emergenti quali Russia, India e Cina.
Peraltro, esiste ancora una vertenza da dirimere nel battibecco
fra i due proprietari.
La GE afferma che le dimissioni di James Sherwood lo scorso
anno da presidente della Sea Containers hanno rappresentato un
significativo cambiamento nelle posizioni di controllo e che,
pertanto, essa ora ha il diritto di procedere all’acquisizione
della quota del 50% della GE SeaCo appartenente alla Sea Containers.
La decisione in merito a questo arbitrato è attesa prima
della fine dell’anno, ma, anche in caso di vittoria della GE,
non vi è alcuna certezza sul fatto che essa eserciti
realmente tale diritto.
(da: Cargo Systems, luglio & agosto 2007, pag. 55)
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