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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 6/2008 - GIUGNO 2008
Trasporto marittimo
Tornano i profitti per la Hapag-Lloyd
La capacità di profitto operativa (vale a dire gli utili
prima degli interessi, delle imposte e degli ammortamenti dei beni
immateriali) della Hapag-Lloyd Container Line ha continuato a
migliorare nel quarto trimestre del 2007, portando il totale annuale
sino a 327,7 milioni di euro.
Ciò rispetto ad una perdita di 114,3 milioni di euro
verificatasi nel 2006.
Escludendo le voci eccezionali, come i guadagni derivanti dal
disinvestimento della Montreal Gateway Terminals, i profitti
operativi sono aumentati del 124,5% sino a 182,5 milioni di euro.
Il risultato suddetto, tuttavia, è ingannevole, dal
momento che il miglioramento in parte si riferisce solo ai minori
costi correlati all'integrazione della CP Ships, gran parte dei
quali si sono verificati nel 2006, nonché al fatto che
qualcosa come il 20% dei traffici della CP Ships potrebbero essere
stati perduti quell'anno a causa dei clienti che si erano rifiutati
di trasferirsi alla nuova compagnia di navigazione.
In altre parole, il 2006 non era stata un'annata normale.
Le entrate della HLCL lo scorso anno sono calate dell'1,2% sino
a 6 miliardi di euro, malgrado le sue movimentazioni siano aumentate
del 9% per 5,45 milioni di TEU.
Le ragioni addotte dalla linea di navigazione sono state il
deprezzamento del dollaro USA (la sua principale valuta per le
entrate ed i proventi) e la diminuzione dell'1,3% - ben al di sotto
della norma - delle tariffe medie di nolo, che potrebbe essere stato
indotto anche dal dollaro in calo.
Il risultato ha significato che il ritorno sulle vendite a
livello degli utili prima degli interessi, delle imposte e degli
ammortamenti dei beni immateriali, contando anche le voci
eccezionali, ha raggiunto solamente il 5,5%; escludendo le voci
eccezionali, esso ha raggiunto il 3% appena.
Ciò rispetto all'oltre 8% conseguito da alcuni vettori,
come la CMA CGM, ed il 2,4% della divisione container della AP
Møller-Maersk che si trova in difficoltà.
Quest'ultimo risultato, che si riferisce alla Maersk Line,
sarebbe stato ancora peggiore se non fosse stato per i migliori
risultati della APM Terminals e della Safmarine.
Sul futuro della Hapag-Lloyd persistono ancora molte
congetture, in seguito alle voci di rilevamento/fusione da parte
della Temasek Holdings, il principale azionista della APL, circolate
a febbraio.
Risulta intrigante il fatto che il comitato esecutivo ed il
comitato di vigilanza della TUI AG abbiano da allora deciso di
sfilare la Hapag-Lloyd Container Line facendola diventare una
società distinta quotata in borsa, il che di norma
costituisce un sicuro segnale che qualcun altro è interessato
a rilevarla. (da: Containerisation International, pag. 25)
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