Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 9/2008 - SETTEMBRE 2008
Trasporto intermodale
La Transfracht si rinnova
Dall'inizio di quest'anno, il maggior fornitore di servizi
ferroviari d'Europa, la TFG Transfracht con sede a Francoforte, in
Germania, ha trasformato notevolmente il modo in cui lavora,
tagliando le operazioni periferiche al fine di concentrarsi con
maggiore chiarezza sul proprio prodotto principale.
Il servizio di treni-blocco, denominato AlbatrosExpress, collega
i porti containerizzati di Amburgo e Bremerhaven con i loro
hinterland tedeschi, austriaci, svizzeri e francesi mediante un
sistema hub and spoke.
Attualmente, quest'ultimo consiste di 20 moderni terminal
ferroviari terrestri.
Servizi di treni-blocco diretti vengono così assicurati
alla volta di tutti questi hub, che possono poi essere utilizzati
allo scopo di depositare i box in importazione prima del trasporto
sino al punto di consegna, ovvero dopo il trasporto fino al punto di
carico in caso di esportazione.
Complessivamente, ogni settimana vengono assicurati oltre 320
convogli, che offrono una capacità combinata giornaliera di
slot pari a 4.500 TEU.
Mettendo tutto ciò in prospettiva, secondo l'ufficio
marketing del Porto di Amburgo, i soli traffici ferroviari
containerizzati complessivi di Amburgo lo scorso anno sono ammontati
a circa 5.000 TEU /giorno (+13,5%).
In quale misura questo ritorno alla politica del "prodotto
principale" da parte della Transfracht sia stato indotto dalle
circostanze, e quanto invece esso sia stato dovuto alla
deregolamentazione del mercato ferroviario dell'Unione Europea a
partire dal 2002, non è dato sapere, ma i risultati fino
adesso appaiono positivi.
Gerhard Oswald, amministratore delegato (vendite e marketing)
della società, commenta al riguardo: "Le recenti
reazioni del mercato mostrano che siamo di nuovo in pista, con un
livello maggiormente elevato di soddisfazione del cliente, mentre i
servizi aggiuntivi di treni-blocco da allora introdotti sono stati
accolti molto bene.
Prima del cambiamento, avevamo una struttura complicata
consistente in diversi prodotti, tra cui il trasporto su binari di
raccordo privati, dove i carri potevano subire ritardi di settimane,
nonché i traffici da porto a porto.
I clienti volevano da noi un approccio maggiormente concentrato
e l'unico servizio che adesso offriamo rappresenta una risposta
diretta alla richiesta".
Si può sostenere che qualcosa doveva essere fatto, dato
che la società stava perdendo quote di mercato.
Ad esempio, i suoi traffici si erano incrementati solo del 7,1%
lo scorso anno, sino a 932.000 TEU, mentre il BoxExpress, il
consorzio fra i concorrenti Eurogate Intermodal e Maersk Line, ha
visto crescere i propri traffici del 22,7%, sino a 270.000 TEU.
Le cose avevano cominciato ad andare male già da prima,
dato che la crescita della Transfracht nel 2006 era stata
dell'11,5%, rispetto alla crescita della Eurogate del 16%, per
quanto i traffici della TFG Transfracht allora includessero i
raccordi ferroviari privati ed i carichi da e per gli interporti.
Fa notare Oswald: "Il confronto non è del tutto
corretto, dal momento che noi serviamo mercati diversi ed abbiamo
una copertura di mercato di gran lunga maggiore, di modo che gli
altri potevano solo raccogliere le briciole.
La crescita dei traffici del nostro servizio AlbatrosExpress da
solo lo scorso anno è stata di un molto più florido
15% e la sua quota di mercato del 60% è oggi alquanto
stabile".
E' interessante notare come nel rapporto sulla concorrenza nel
2007 della Deutsche Bahn che considera tutti i traffici merci, e non
solo i carichi containerizzati, si fa menzione del fatto che i
concorrenti nel trasporto merci ferroviario avevano incrementato i
propri traffici del 28%, rispetto ad una crescita complessiva del
mercato di appena oltre il 7%, mentre ora controllano il 19,7% del
mercato tedesco.
Tale ricerca è stata condotta, forse, per dimostrare che,
a partire dalla deregolamentazione del mercato ferroviario tedesco,
quando la DB aveva perduto la propria posizione di monopolio, la
concorrenza era divenuta molto più attiva.
Le società ferroviarie private, tuttavia, sostengono
ancora che il campo di gioco dovrebbe essere ancor più
livellato, mentre i clienti affermano che bisognerebbe rendere meno
costoso il trasporto ferroviario.
Carsten Wagener, dirigente alla Hanjin Logistics, un grosso
cliente della TFG Transfracht, lamenta: "Sebbene il servizio
della TFG sia divenuto di gran lunga migliore, ed oggi serva molto
bene le nostre esigenze, è ancora troppo costoso, in
particolare dopo i suoi incrementi tariffari all'inizio dell'anno.
Tuttavia, abbiamo capito che prezzi più competitivi
saranno disponibili su alcune tratte nella seconda metà
dell'anno".
La TFG Transfracht appartiene al 50% alla Deutsche Bahn ed al
50% allo stivatore HHLA con sede ad Amburgo, che a loro volta
appartengono allo stato; di qui, l'interesse alla
deregolamentazione, sebbene il 30% della HHLA lo scorso anno sia
stato lanciato sul mercato azionario e lo stesso adesso sia stato
previsto per la Deutsche Bahn.
Per completare lo scenario del settore contenitori, occorre dire
che la Deutsche Bahn possiede altresì la Schenker nel settore
della logistica, nonché la Kombiverkehr, il maggiore
fornitore di servizi ferroviari infra-europei, che recentemente ha
inoltre cominciato ad impegnarsi nel trasporto marittimo a lungo
raggio a Rotterdam, di modo che l'intero gruppo dovrebbe conseguire
enormi economie di scala.
Lasciando da parte la questione del campo di gioco livellato per
le società appartenenti allo stato, la Transfracht afferma
che la sua più stretta attenzione sui servizi di treni-blocco
da capolinea a capolinea dovrebbe comportare un incremento della
quota di mercato nel giro dei prossimi cinque anni.
Oswald entra nei dettagli: "Non ci stiamo limitando a
riposare sugli allori dei nostri attuali servizi.
Riteniamo che si possa ottenere molto di più mediante
l'introduzione di nuovi servizi, non solo per migliorare la nostra
posizione concorrenziale nei confronti degli altri fornitori di
servizi ferroviari, ma anche nei confronti dell'autotrasporto, dove
la congestione sta raggiungendo proporzioni da crisi".
Quale esempio dei suoi piani di espansione, la TFG Transfracht e
la Bayernhafen hanno recentemente sottoscritto un accordo inerente
ad un'associazione temporanea d'impresa finalizzata alla
realizzazione di un nuovo hub terrestre a Bamberga, a 64 km a nord
del proprio hub di Norimberga, dove si aspetta di movimentare sino a
80.000 TEU all'anno.
L'infrastruttura bimodale può connettersi con il servizio
Albatros Express della TFG Transfracht a Norimberga.
Precisa Oswald: "Noi serviamo già Norimberga tre
volte al giorno, di modo che, una volta che Bamberga sarà
stata completata nel momento in cui il nostro nuovo orario 2008/09
sarà entrato in vigore, noi ci ritroveremo in una posizione
ancora più salda.
Il deposito sarà in grado di immagazzinare oltre 1.000
TEU".
All'inizio di quest'anno, la TSG Transfracht ha introdotto un
nuovo servizio fra Amburgo/Bremerhaven e l'Ungheria in
collaborazione con la svizzera Intercontainer, utilizzando i propri
convogli fino a Norimberga e l'affermato servizio di treni-blocco
della Intercontainer da Norimberga e Sopron, a 500 km ad est, in
Ungheria, località non distante da Budapest.
All'inizio dell'anno è stato migliorato anche il suo
servizio dalla Francia ad Amburgo e Bremerhaven mediante programmi
di viaggio più rapidi presso i terminal frontalieri di
Saarbrücken e Karlsruhe in Germania e di Basilea in Svizzera.
Ci si aspetta che questi nuovi servizi aiutino la TFG
Transfracht ad incrementare il proprio traffico del 18% per
quest'anno sino a 1,1 milioni di TEU.
Oltre il 50% di questi traffici viene prenotato da vettori
marittimi, mentre il resto passa attraverso case di spedizione ed il
95% viene prenotato in base alle modalità da porto a porta
ovvero da porta a porto.
Commentando il conflitto di interessi esistente fra i vettori
marittimi e le case di spedizione che lottano per il controllo del
mercato da porta a porta, gli uni così timorosi che gli altri
possano avere prezzi migliori, Oswald ha osservato: "Non si
tratta, come si sa, di una situazione perfetta, ma noi conviviamo
con i nostri clienti da quasi quarant'anni, di modo che essi sanno
quando devono stare dalla nostra parte, e noi sappiamo di dover
essere neutrali".
I terminal terrestri della TFG Transfracht vengono
frequentemente utilizzati per il deposito dei contenitori pieni.
Ciò avviene perché il deposito è molto più
conveniente e facile là che presso i trafficati terminal
contenitori di Amburgo e Bremerhaven.
La società afferma che i suoi convogli che trasportano le
importazioni vengono sempre fatti partire in orario e che oltre il
90% di loro arriva entro 15 minuti dall'orario di arrivo
programmato.
I treni di esportazione sono meno puntuali, essendo collegati
all'orario di partenza delle navi.
Poiché i treni in importazione vengono sempre fatti
partire in orario, i vettori marittimi non si affannano a ridurre i
tempi a loro rischio e pericolo.
Lamenta Oswald: "Ciò significa che se le navi
arrivano in ritardo, noi dobbiamo riprogrammare alla svelta l'orario
del trasporto".
I clienti possono ottenere prezzi più bassi se
condividono il rischio che la nave arrivi in ritardo mediante
l'acquisizione di un numero fisso di slot secondo la modalità
"usato o non usato".
Precisa Oswald: "Questa è un'offerta relativamente
nuova, e noi siamo molto flessibili rispetto a ciò che può
essere messo a disposizione o meno.
A differenza di altri operatori, siamo in grado di consentire ai
clienti di mettere assieme una selezione molto più ampia di
tratte e di assicurare loro una maggiore flessibilità;
infine, la nostra offerta parte da una capacità giornaliera
di soli 6 TEU".
La TFG Transfracht è fiera della facilità con cui
i suoi clienti possono movimentare tutto ciò
elettronicamente.
Anche se i clienti più grandi dispongono di propri
collegamenti EDI all'interno dei propri sistemi informatici,
l'accesso alle registrazioni e le informazioni sui prezzi sono
altresì disponibili su Internet.
Il servizio ha trattato più di 150.000 movimentazioni
containerizzate lo scorso anno ed oltre il 90% di tutte le
prenotazioni vengono adesso movimentate elettronicamente (comprese
quelle via EDI).
La connessione web della TFG è stata migliorata a gennaio
attraverso il lancio di un nuovo Dispo ovvero Centro Servizi
Elettronici cui si accede mediante il sito www.transfracht.de.
I clienti, oltre ad essere messi in grado di prenotare più
facilmente il proprio trasporto nell'hinterland attraverso questo
canale, possono così ottenere una visione d'insieme dello
stato sia delle prenotazioni inerenti ai contenitori, sia delle
regolari movimentazioni nel corso della giornata.
Questo significa che i clienti possono rapidamente vedere quali
prenotazioni richiedono ancora dati d'ordine, come il numero di
registrazione doganale, o dove i contenitori sono attualmente
situati.
L'affidabilità degli orari è stata migliorata
mediante l'impiego di servizi più diretti, riducendo così
il rischio di ritardi presso i piazzali di smistamento.
Anche se la maggior parte dei convogli della TFG Transfracht dai
porti di Amburgo e Bremerhaven ai terminal ferroviari interni
vengono ancora formati e scomposti presso il più grande
piazzale di smistamento ferroviario d'Europa a Maaschen, appena
fuori Amburgo, oltre 60 treni alla settimana adesso evitano quella
deviazione, e per l'anno prossimo è in programma l'aumento
del numero suddetto sino ad oltre 100 unità.
Se tutto ciò renderà vincente la prospettiva di
utilizzare i servizi ferroviari in Germania, ancora non si sa.
Esistono ancora enormi problemi infrastrutturali, dal momento
che i servizi ferroviari merci e passeggeri continuano a condividere
gli stessi binari.
Perciò, i servizi ferroviari dedicati alle merci vengono
per lo più limitati alle operazioni notturne.
Poiché tutti quanti inoltre vorrebbero le stesse tracce,
molti non riescono ad ottenere ciò che vorrebbero.
Di conseguenza, l'autotrasporto detta ancora legge.
Ad Amburgo, per esempio, rispetto al totale di 5,6 milioni di
TEU movimentati per via terrestre lo scorso anno, il trasporto
stradale rappresentava il 66%.
Tuttavia, ciò dovrebbe cambiare, a causa della necessità
di alleviare la congestione del traffico stradale e di ripulire
l'ambiente, il che comporta buoni auspici per il migliorato servizio
della TSG Transfracht. (da: Containerisation International,
agosto 2008, pag. 57-59)
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