Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 12/2008 - DICEMBRE 2008
Tecnologia informatica
L'evoluzione dell'e-commerce nel trasporto marittimo
Anche se le compagnie di navigazione di linea vengono
generalmente considerate arretrate quando si tratta di scambio di
informazioni e di adozione di nuovi sistemi informatici, gli
spedizionieri di merci - adesso, sempre più spesso, noti come
agenzie di logistica - vengono visti come l'esatto opposto.
Tuttavia, ciò potrebbe essere in procinto di cambiare e
per tutta una serie di ragioni.
La trasparenza degli spedizionieri ha rappresentato un fatto
significativo nel loro impeto di crescita.
Da ben oltre 20 anni essi controllano una fetta sempre maggiore
dell'attività di trasporto merci containerizzata.
Si tratta di un aspetto sottolineato da Otto Schacht, vice
presidente anziano del trasporto merci marittimo della K+N
(Kuehne+Nagel), nel contesto di una presentazione programmatica in
occasione della 10a conferenza di Containerisation International,
svoltasi a Londra nello scorso mese di maggio.
"Gli spedizionieri ora rappresentano circa un terzo del
mercato e tale proporzione sta ancora aumentando" ha
dichiarato.
"Sin dagli anni '80, gli spedizionieri sono diventati
troppo grandi per i vettori marittimi in misura notevole".
Sono tre i fattori che hanno indotto questo cambiamento.
In primo luogo, si è verificata una crescita
dell'affidamento di attività contrattuali di trasporto merci
agli spedizionieri.
In secondo luogo, l'aumento del consolidamento nel settore del
trasporto marittimo di linea ha fatto sì che i vettori
individuali diventassero meno orientati verso il cliente.
Il rilevamento della P&O Nedlloyd da parte della Maersk Line
ne è un esempio tipico.
Spiega Schacht: "La gente non vuole avere a che fare con
dipartimenti accentrati di servizi alla clientela.
Inoltre, l'obiettivo di questo consolidamento è stato
quello di conseguire economie di scala e ciò ha reso poco
flessibili i vettori marittimi.
Infine, aggiungerei che 350 anni di prassi marittima hanno fatto
sì che il settore restasse attaccato alla tradizione nelle
proprie prassi relative ai prezzi ed alla documentazione".
Tuttavia, le linee di tendenza nel settore del commercio
elettronico suggeriscono che la situazione potrebbe essere in fase
di cambiamento, con una potenziale minaccia per la posizione degli
spedizionieri.
Ci sono diverse ragioni alla base di questo.
In misura sempre maggiore, i caricatori/consegnatari stanno
convertendo la propria amministrazione ai sistemi ERP
(Pianificazione delle Risorse d'Impresa).
Nel contempo, i costi comportati dalla realizzazione e dalla
manutenzione delle connessioni EDI sono in calo.
Inoltre, un gran numero di coloro che controllano i carichi
utilizza il software SCM (Gestione della Filiera delle Forniture)
per gestire i propri flussi di traffico delle merci e domanda
maggiori informazioni sui propri carichi.
Inoltre, i portali portuali locali, che spesso includono
informazioni sulle dogane e sulle spedizioni, stanno crescendo di
numero e d'importanza, mentre l'utilizzazione della polizza di
carico generata elettronicamente sta aumentando.
Per di più, una generazione di dipendenti maggiormente
istruita dal punto di vista elettronico è impegnata nel
settore del trasporto marittimo, il che rende più facile
implementare i futuri sviluppi ed i servizi innovativi.
Senza dubbio, la fornitura ai clienti di un'informazione
aggiornata dello status dei propri carichi è un fattore
decisivo ed è sempre stata un elemento-chiave della comunità
delle spedizioni.
Si tratta di un settore in cui l'e-commerce ha avuto, e continua
ad avere, un grande impatto.
Molti grandi caricatori, ad esempio, ora domandano informazioni
sulle spedizioni più dettagliate e frequenti nel contesto del
proprio uso dei sistemi ERP che indirizza le loro attività
sia contabili (finanziarie) che della filiera delle forniture.
John Deer, Weyerhauser, Ikea e Philips sono alcuni dei maggiori
controllori di carichi che si sono completamente adeguati all'ERP:
Tale piattaforma ERP, unitamente ai costi in calo della
istituzione di connessioni EDI con i fornitori di servizi, offre
un'eccellente opportunità per una connessione automatizzata
sia con una piattaforma SCM (Gestione della Filiera delle Forniture)
come la GT Nexus, sia con una piattaforma di prenotazioni come
l'INTTRA, sia direttamente con il vettore marittimo.
I fornitori di software SCM fanno affidamento sui dati dei
vettori.
Più spesso di quanto s'immagini, i vettori lavorano con
formati di dati appartenenti a diverse fonti, e la domanda
principale è se un vettore si serva di una struttura logica
con un programma atto a valutare gli eventi, oppure si limiti solo a
registrare gli eventi di una spedizione quando si verificano.
Solo nel primo caso un fornitore di software SCM è in
grado di generare rapporti affidabili sulle eccezioni della
gestione.
Un'altra questione attiene alla effettiva utilizzazione di un
sistema globalmente unificato e coerente per generare i dati da
parte di un vettore.
Nel caso che ciò non accada, occorre che il fornitore di
software SCM risolva una nuova serie di problematiche relative alla
standardizzazione dei dati.
Un'altra cosa da valutare nello stesso scenario strategico è
il portale portuale.
Questi ultimi sono diversi quanto a forme e dimensioni,
spaziando da quelli semigovernativi da tempo istituiti quale il
DAKOSY di Amburgo al più imprenditoriale OnePort.com di Hong
Kong.
Ciò che essi hanno in comune, tuttavia, è la
condivisione di dati sulla spedizione diffusi presso molti soggetti
diversi nell'ambito di un'area geograficamente limitata, normalmente
un solo porto.
Nel contesto della loro localizzazione, questi sistemi
assicurano pressoché il 100% di visibilità di tutti
gli eventi.
Varie alleanze e scambi di dati stanno emergendo sia con le
piattaforme SCM, sia con portali di prenotazione come l'INTTRA.
Sebbene ci sia ancora incertezza in ordine a varie questioni,
questo significa che vi sono promettenti opportunità per i
grandi caricatori di migliorare radicalmente la propria visibilità.
Essi possono connettersi direttamente con i vettori marittimi,
mediante un fornitore di software SCM, un portale portuale o
mediante l'INTTRA.
Ciò assicura loro una visibilità automatizzata su
larga scala ed il trattamento delle verifiche di fatturazione, del
confronto fra le tariffe e la gestione delle eccezioni
potenzialmente automatizzate.
Chiaramente, gli spedizionieri non hanno un ruolo da svolgere in
questo scenario e, cosa allarmante, l'uso dei sistemi ERP è
stato ora adottato anche dai caricatori di medie dimensioni, mentre
il costo dell'installazione dei sistemi EDI è in ulteriore
calo.
Per contro, i piccoli caricatori, che si servono solo di uno o
due venditori, sono spesso ben serviti dagli strumenti di visibilità
che trovano presso i siti web di questi vettori.
Pochi, se ce ne sono, fra gli spedizionieri hanno messo
sufficientemente in ordine i loro sistemi (globalmente
standardizzati, utilizzando una struttura logica
pianificazione/evento) allo scopo di diventare soggetti operativi
nel settore della visibilità di massa automatizzata e
valutare ulteriori soluzioni propositivi basate sugli stessi dati.
Inoltre, contrariamente al software SCM, i loro sistemi sono
progettati per supportare i loro procedimenti interni piuttosto che
le esigenze dei clienti.
E' probabile che anche i cambiamenti delle prassi tariffarie
vadano a comportare conseguenze sul ruolo degli spedizionieri.
Principalmente, i prezzi dei vettori marittimi sulla base del
margine per box e della capacità di slot disponibile.
Tuttavia, il maggiore ostacolo al conseguimento di una effettiva
rendita sulla gestione è costituito dal fatto che nessun
vettore dispone di un sistema di back-end completamente
automatizzato per l'assegnazione dei carichi agli slot.
Per di più, il fatto che le navi percorrano rotte
circolari con molte fermate significa che egli non sa quanto costi
il viaggio di un box, né è in grado di confermare
immediatamente gli slot ai clienti.
La prassi di gestione delle rendite dei vettori si basa sulla
premessa che i maggiori clienti ottengono il migliore servizio al
costo più basso.
Ne consegue, perciò, che i caricatori minori ottengono un
servizio peggiore ad un prezzo più elevato.
Pertanto, essi hanno sempre avuto la tendenza ad utilizzare gli
spedizionieri allo scopo di conseguire accordi migliori.
In termini di prezzi, gli spedizionieri hanno conseguito un
vantaggio nell'attività.
Essi sfruttano lo stato latente dell'organizzazione di vendita
dei vettori per fare da arbitri in ordine ai prezzi.
Quando il mercato è in un buon momento, gli spedizionieri
applicano tariffe più alte prima che i vettori si mettano a
cercarne altre in giro.
Quando il mercato tende al ribasso, gli spedizionieri rinviano
la diminuzione delle tariffe applicate ai propri clienti il più
a lungo possibile, richiedendo nel contempo immediatamente la
tariffa più bassa al vettore.
Infine, in conseguenza di questo atteggiamento del settore, non
ultima la presenza di conferenze noli, la determinazione dei prezzi
da parte dei vettori marittimi è risultata opaca e confusa a
causa della presenza di una miriade di prezzi e sovrapprezzi
imprevedibili.
Gli spedizionieri anche in questo caso hanno sfruttato la
situazione, riconfezionando prezzi ed impegni relativi alla capacità
in forme più comprensibili per i propri clienti.
Le applicazioni dell'e-commerce hanno la capacità di
apportare cambiamenti a questa situazione.
Qualche tempo fa, la Clarkson's ha lanciato il GSN (Global Slot
Network), una piattaforma per lo scambio dei dati inerenti al
trasporto merci finalizzata principalmente al mercato occasionale a
breve/medio termine per i carichi progressivi.
La fine delle conferenze nei traffici europei dopo il 17 ottobre
2008 potrebbe far sì che esso diventi il punto di riferimento
del settore per la valutazione delle linee di tendenze in fatto di
comportamenti e prezzi.
Tutte quante le informazioni sono disponibili senza la necessità
di dover parlare con uno spedizioniere.
Da un altro punto di vista, anche una recente iniziativa della
Maersk, denominata Youship.com, sta cambiando le regole del gioco.
In cambio di un prezzo tutto compreso con pagamento anticipato e
di una prenotazione di spazi istantanea, lo Youship chiede ai
clienti un pagamento immediato on-line.
Mediante l'eliminazione di tutte le complicazioni (non ci sono
trasbordi, carichi pericolosi, fatture ecc.), esso è in grado
di offrire prezzi assai competitivi direttamente ai piccoli
caricatori.
Ancora una volta, si tratta di un'opzione di vendita che
by-passa gli spedizionieri.
La documentazione è forse il settore singolo in cui gli
spedizionieri hanno usufruito di un monopolio naturale.
Tuttavia, le cose non sono ciò che sembrano.
C'è stato un notevole incremento nel rilascio di polizze
di carico elettroniche da parte di vettori, come la Maersk, e si
tratta di una tendenza in espansione.
E' grave il fatto che gli spedizionieri minori contino
sull'introito di oneri derivanti dal flusso di documentazione che
potrebbe derivarne.
I portali portuali come lo OnePort.com ed i siti marittimi come
lo Youship.com assicurano alcune forme di documentazione doganale
automatizzata.
Anche in questo caso, tali piattaforme potrebbero essere in
grado di ritagliarsi una fetta ulteriore di ciò che un tempo
costituiva il dominio naturale dello spedizioniere.
Dal punto di vista di un caricatore, servirsi di uno
spedizioniere assicura più flessibilità di quella
risultante nel fare affidamento sulla rete e sulla capacità
di un singolo vettore.
Gli spedizionieri possono spostare i carichi da un vettore
all'altro più facilmente, ad esempio, e secondo Schacht della
K+N questo è uno dei servizi-chiave degli spedizionieri.
Tuttavia, i siti come lo Oceanschedules.com, l'EDI diretto, i
software SCM, i portali dei vettori e quelli dei porti hanno già
reso i vettori di maggiore rilievo trasparenti dal punto di vista
operativo.
I mercati occasionali on-line per gli spazi e le tariffe
dell'ultimo minuto consentiranno ai caricatori di spostare i volumi
da sé fra i vettori di gran lunga più facilmente di
prima.
Ancora una volta, è proprio lo spedizioniere quello più
vulnerabile a causa di questi sviluppi.
Ed è probabile che il commercio elettronico abbia un
impatto significativo sulle altre attività-chiave delle
spedizioni, segnatamente il trasporto terrestre, il
consolidamento/deconsolidamento ed il magazzinaggio.
Dal 2000 in poi, sono avvenute diverse iniziative inerenti agli
scambi carichi/autotrasporto, tutte quante nel settore FTL/LTL.
Anche se diverse sono ancora in atto oggi, il triplo problema
dell'ottimizzazione dei camion, dei carichi e dei contenitori vuoti
nell'autotrasporto FCL si è dimostrato troppo complicato per
la maggior parte di loro.
Tuttavia, l'aumento della congestione stradale, i crescenti
costi del carburante e le sempre maggiori preoccupazioni circa
l'impatto ambientale, possono rendere l'attuale scenario lavorativo
più favorevole al loro uso.
Infatti, sembra proprio una questione di tempo prima che un
governo locale attivista (ad esempio la California) renda il loro
uso obbligatorio.
Tale scambio assicurerebbe la trasparenza dei prezzi del
trasporto terrestre; inoltre, il vantaggio in termini di costi
nell'acquistare trasporto in massa per gli spedizionieri potrebbe
svanire in un liquido scambio di autotrasporto FCL.
Nel 2000 si era detto che tutti gli intermediari sarebbero stati
"disintermediatizzati" dall'e-commerce, e lo spedizioniere
marittimo è il classico intermediario.
Nel settore delle spedizioni di merci aeree, ad esempio, lo
scossone dovuto alla crescita dei corrieri espressi (Fedex, TNT, UPS
e DHL) era stato accentuato dal web.
Con i sistemi ERP, unitamente ai software SCM e/o i portali di
prenotazione/portuali, che consentono contenuti di gran lunga più
ricchi di quelli che gli spedizionieri da sempre offrono, e con
internet che consente di condividere le informazioni ad un pubblico
più vasto, i modelli di attività degli spedizionieri
sono sotto minaccia.
Infatti, i venditori di software SCM sono ora in diretta
concorrenza con gli spedizionieri quali broker informatici.
Per un caricatore che esamina attentamente le opportunità
elettroniche per la sua serie circoscritta di porti, direttrici di
traffico e vettori, l'uso di una mescolanza di software SCM, portali
di prenotazione o portuali ed EDI diretto adeguata alle dogane può
offrire un significativo potenziale di riduzione dei costi.
Il paradosso è che, proprio in un momento in cui i
caricatori stanno affidando all'esterno il trasporto marittimo agli
spedizionieri, sta diventando sempre più facile fare
direttamente affari con i vettori marittimi.
La scelta resta un compromesso fra costi e servizio, ma
l'e-commerce, in particolare data la presenza di una forza-lavoro
sempre più colta dal punto di vista informatico, sta
spostando il tradizionale equilibrio. (da: Containerisation
International, novembre 2008, pagg. 65-67)
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