Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
09:04 GMT+2
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 31 GENNAIO 2013
PORTI
IL BRASILE ED AL LARGO DELL'AFRICA SONO LE ZONE IN CUI ANDARE
È probabile che quest'anno la pianificazione dei progetti
di espansione portuale venga dominata da due regioni, affermano gli
osservatori del settore: il Brasile e la zona al largo dell'Africa
sud-orientale.
Di quelle due zone, poi, è verosimile che l'Africa si
metta maggiormente in mostra, dal momento che il Brasile appare
alquanto imprevedibile.
“Il fatto che le autorità costringano a condizioni
quali il subappalto obbligatorio ad imprese locali è
irritante” dichiara il dirigente di una società
statunitense.
“Anche i termini di scadenza delle proposte e delle scelte
possono dimostrarsi mobili”.
In teoria, sarebbe in palio un pacchetto da 26 miliardi di
dollari USA per 34 porti, 10 miliardi dei quali si dice che siano
stati messi a gara per 23 progetti.
A differenza di quanto avvenuto nel contesto delle trascorse
politiche, le offerte vengono giudicate al ribasso rispetto ai
volumi di carico.
Il governo vorrebbe che la maggior parte dei lavori venisse
completata fra il 2014 ed il 2017; affermazione, questa, che ha
riscosso un bel po' di scetticismo.
Il Brasile stima che i volumi raggiungeranno 1 miliardo di
tonnellate all'anno entro il 2030.
La zona al largo dell'Africa viene considerata una problematica
del tutto diversa, poiché nella questione è coinvolto
il gas naturale liquido.
Lo sviluppo primario è al largo del Mozambico, che ha in
programma la realizzazione di un impianto di stoccaggio nel nord del
paese.
Unitamente a quelle Kenya e Tanzania, si stima che le riserve
della regione siano superiori a 100 trilioni di piedi cubi.
Il gas naturale liquido è adesso così importante,
e si sta sviluppando in modo così rapido, che la IAPH lo
considera una risorsa speciale.
“Il gas naturale liquido è una questione scottante
nella comunità mondiale dei porti e noi ne parleremo in
occasione della World Ports Conference che si terrà a Los
Angeles a maggio” dichiara Geraldine Knatz della IAPH.
La cosa si fa ancor più interessante perché
l'Allegato VI del Marpol richiede che le navi utilizzino carburante
a basso contenuto di zolfo oppure gas naturale liquido.
“Al di là della ovvia programmazione delle
infrastrutture” afferma la Knatz “esiste una reale
esigenza per i porti di essere informati di modo che possiamo
influenzare le regole di sicurezza ed operative che dovranno essere
stabilite nei mesi e negli anni a venire.
La IAPH dispone altresì di un gruppo di lavoro dedicato
allo sviluppo delle direttive per i porti ai fini dell'uso di gas
naturale liquido.
I porti sono al centro del rifornimento, del trasporto e del
deposito provvisorio di gas naturale liquido; pertanto, occorre che
la voce dei porti influenzi le considerazioni di politica nazionale
ed internazionale”.
Afferma Paul Bingham della CDM Smith: “Potenzialmente i
prezzi di gas volatili (e dei carburanti loro concorrenti)
potrebbero modificare rapidamente lo scenario, sia al rialzo che al
ribasso, di modo che restano un rischio gli investimenti in costose
infrastrutture a lunga durata per la lavorazione del gas naturale
liquido.
In certi mercati (ad esempio, il Nord America) l'ampliamento
delle infrastrutture (ovvero la conversione da gassificazione delle
importazioni di gas naturale liquido a liquefazione delle
esportazioni) viene probabilmente garantito dal prosperare della
produzione nazionale di gas e dalla sua disponibilità a fini
di esportazione; in altri mercati l'economia potrebbe non
giustificare ancora una rapida espansione delle infrastrutture”.
I porti degli Stati Uniti si stanno preparando ad un enorme
incremento delle spedizioni di gas naturale liquido.
Il Freeport in Texas sta per noleggiare 170 acri di terreno per
destinarli ad un impianto di rigassificazione che costerà
diversi miliardi di dollari.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore