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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 31 OTTOBRE 2013
TRASPORTO STRADALE
CHE COSA SIGNIFICA PER GLI AUTOTRASPORTATORI L'ECOTASSA
FRANCESE?
L'ecotassa francese è un'imposta sulle strade nazionali
introdotta dal governo francese al fine di ridurre l'impatto
ambientale dell'autotrasporto merci incoraggiando l'uso di diverse
modalità di trasporto.
La nuova data proposta per l'entrata in vigore della tassa - in
origine prevista per settembre - è gennaio 2014, sebbene vi
sia ancora un po' di incertezza al riguardo.
L'onere verrà applicato agli autotrasportatori francesi
così come a quelli internazionali.
Ogni autotrasportatore che utilizzerà la rete nazionale
delle strade francesi deve registrare il proprio trailer presso
l'organismo denominato Ecomouv, che è stato istituito allo
scopo di provvedere alla raccolta della tassa per conto del governo
francese, ed installare un congegno all'interno del proprio trailer
registrato al fine di documentare il numero dei chilometri tassabili
percorsi.
Tuttavia, esistono problemi dovuti alla fase iniziale.
“Ci è stato detto dai nostri autotrasportatori
francesi che qualcuno di loro deve ancora ricevere la propria unità
di bordo che verifica il chilometraggio e l'uso tassabile delle
strade a causa del numero esorbitante degli autotrasportatori che
necessitano dell'approvazione.
Altri ancora stanno sperimentando ritardi sull'installazione di
queste unità di bordo per la medesima ragione” afferma
Marie Boyer, amministratrice delegata della France Line, specialista
di autotrasporto merci in Francia con sede a Manchester.
Le implicazioni per gli autotrasportatori sono alquanto
negative.
Non solo essi devono acquistare le unità di bordo e
pagare la loro installazione su ciascun trailer, ma non saranno in
grado di assorbire questa tassa obbligatoria e decideranno di
trasferire tutti i costi aggiuntivi ai loro clienti attraverso un
incremento dei prezzi o un sovrapprezzo.
Tuttavia, fino a quando il sistema non sarà stato
attuato, c'è ancora incertezza riguardo a che cosa saranno in
realtà questi oneri.
“Sappiamo che si tratterà di un onere per
chilometro per i veicoli pesanti adibiti al trasporto di merci oltre
le 3,5 tonnellate che utilizzano i 10.500 km delle autostrade
francesi ed i circa 5.000 km di strade secondarie che probabilmente
riceveranno un quantitativo rilevante di traffico dirottato.
Nello specifico, l'imposta può essere calcolata solo
dall'unità di bordo al momento del viaggio, dato che essa
monitora la distanza del viaggio su ciascuna strada tassabile
utilizzando le tariffe per chilometro pertinenti a ciascuna strada o
regione della Francia.
Il conto inerente all'importo da pagare verrà inviato
dopo il viaggio e noi prevediamo che ciò comporterà
concreti problemi di liquidità per il già assillato
mercato dei piccoli trasportatori.
Abbiamo già sentito casi di mancato conseguimento dei
requisiti di registrazione a causa di fondi insufficienti in banca.
Sebbene al momento la tassa venga applicata a tutti i veicoli
eccedenti le 3,5 tonnellate, si ritiene che alcuni settori, quali
quello dei produttori di latte e quello dell'edilizia, stiano
esercitando pressione per ottenere esenzioni.
Al riguardo, non è stato ancora raggiunto un accordo.
Noi siamo tutti a favore delle iniziative del governo tese a
ridurre i viaggi a vuoto e a realizzare una logistica in
collaborazione” spiega la Boyer.
“Siamo specialisti in carichi completi e di componenti, di
modo che da anni stiamo ottimizzando i nostri trasporti di merci.
Non è del tutto corretto peraltro che questi cambiamenti
vengano apportati frettolosamente, né che ai trasportatori
sia richiesto di diventare esattori delle tasse”.
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