Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
08:47 GMT+2
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 GENNAIO 2017
PORTI
PORTI DEL REGNO UNITO RASSICURATI DALLE ULTIME NOTIZIE SULLA
BREXIT
La reazione dei porti del Regno Unito è stata placata dal
discorso sulla Brexit di Theresa May da tempo atteso, che ha avuto
luogo il 17 gennaio presso la Lancaster House di Westminster, di
fronte ad una platea di ambasciatori dell'Unione Europea.
Nel suo discorso, la signora May ha confermato che la Gran
Bretagna uscirà dal mercato unico dell'Unione Europea ed
abbandonerà il principio delle libera circolazione, ma la sua
intenzione è nel senso che il Regno Unito resti vicino ai
propri "amici ed alleati" nel continente.
La Gran Bretagna cercherà un nuovo ed egualitario
partenariato fra una Gran Bretagna indipendente ed autogestita e
l'Unione Europea, nel contesto dell'impegno finalizzato a far sì
che la Brexit porti a traffici esenti da imposte ed "allo
scambio più libero possibile di merci e servizi fra la Gran
Bretagna e gli stati membri dell'Unione Europea" ha dichiarato
la May.
Un portavoce della ABP ha detto a Port Strategy: "La ABP è
impegnata ad aiutare il governo a far sì che la Brexit abbia
successo.
Ciò include la massimizzazione delle opportunità
del Regno Unito in ordine ai traffici e l'incremento delle nostre
esportazioni".
La British Port Association è stata più pessimista
nella propria reazione.
L'amministratore delegato Richard Ballantyne ha affermato: "Il
voto sulla Brexit ed il discorso di Theresa May sollecitano un
dibattito più ampio riguardo a quali saranno i futuri
traffici e le politiche doganali del Regno Unito.
Poiché il Primo Ministro ha indicato che il Regno Unito
uscirà dal Mercato Unico, le problematiche e le implicazioni
di tale evento per i porti del Regno Unito si concentrano
sull'aumento delle iniziative del governo in ordine alle frontiere
che potrebbe comportare disservizi sui flussi delle merci e della
logistica nei porti.
Discuteremo con il governo come la reintroduzione delle dogane e
delle direttive sulla dichiarazione IVA sulle direttrici interne
all'Unione Europea possano essere meglio gestite alle frontiere".
Continua Ballantyne: "Ci sono diversi problemi ed
opportunità correlati alla Brexit per i porti del Regno
Unito.
Molti porti con traffici interni all'Unione Europea
accoglieranno favorevolmente le indicazioni della signora May
secondo cui il Regno Unito cercherà di negoziare un accordo
che consentirebbe un futuro accordo di libero scambio con l'Unione
Europea".
Nel contempo, la FTA (Freight Transport Association) ha accolto
positivamente l'impegno della signora May a concordare traffici
esenti da imposte e da attriti con l'Unione Europea ed ambiziosi
accordi di libero scambio con gli altri partner a livello mondiale.
"La sua dichiarazione consente alla FTA di identificare
dove potrebbero verificarsi i nuovi 'punti di attrito' nei traffici
internazionali e di lavorare con il governo al fine di negoziare
l'esito migliore possibile per le attività del Regno Unito"
afferma la FTA in una dichiarazione.
La BIFA (British International Freight Association), tuttavia,
sostiene che il discorso di Theresa May, anche se ha fatto un po' di
chiarezza sui piani del Regno Unito in ordine all'uscita dal mercato
unico dell'Unione Europea, non è stato prodigo di particolari
inerenti a come i suoi membri dovranno fare per gestire gran parte
dei traffici internazionali di spicco del Regno Unito ed in
particolare in ordine ai meccanismi che dovranno sostenere il
desiderio della signora May di "traffici esenti da imposte e da
attriti".
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore