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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 GENNAIO 2017
LOGISTICA
L'AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA DHL PREVEDE IL CAOS NELLA
LOGISTICA A CAUSA DELLE CONSEGNE TIPO UBER
Parlando in occasione di un'intervista televisiva condotta dal
canale di informazione CNBC nel corso del Forum Economico Mondiale
di Davos, in Svizzera, l'amministratore delegato della DHL (Deutsche
Post DHL Group) Frank Appel ha affermato di essere fiducioso circa
la persistenza dell'importanza della maggiore società di
corriere espresso mondiale in un momento in cui si dice che le
imprese commerciali e trasportistiche come la Amazon e la Uber si
stiano attrezzando per rilevare una quota delle attività
logistiche globali.
"Se si è un leader della qualità, per quanto
possibile, si ha sempre il diritto di esistere" dichiara Appel.
"Se si è pigri e si pensa 'nessuno può farci
male' allora si ha un problema".
Alle richiesta di esprimere la sua opinione su che cosa i
perturbatori come Amazon stanno sottostimando nel loro tentativo di
fare ingresso nel mercato, Appel nota come spesso si pensi poco
all'impegno che ci vuole quando si cerca di assicurare la qualità
del servizio.
"Portare un pacco al consumatore e portarlo via da lui è
estremamente difficile, è un'attività sottovalutata
perché la logistica non è visibile" ha detto.
"Penso che quello che facciamo tutte le notti con milioni
di pacchi sia del tutto sottostimato".
Appel aggiunge di non ritenere che Amazon, che descrive come un
importante cliente e partner della DHL, sottostimi il compito e
questo avviene perché essi si rivolgono alla DHL per ricevere
un servizio di qualità.
"Ma tanta gente pensa che sia facile e che chiunque lo
possa fare" ha aggiunto.
L'amministratore delegato ha espresso dubbi circa la fattibilità
di un servizio di consegna dei pacchi del tipo effettuato da Uber.
"Pensate a se avessimo una soluzione tipo Uber: abbiamo
100.000 pacchi e ognuno di loro ne recapita cinque" afferma
Appel.
Il numero delle automobili che finirebbero in attesa davanti ai
loro depositi avrebbe come conseguenza il caos: "Non funzionerà
mai" ha aggiunto.
Appel ammette che il modello di consegna potrebbe d'altronde
funzionare per determinate - spesso rurali - destinazioni, ma non
per la massa.
Appel inoltre sottolinea come egli ritenga che la consegna da
parte di Uber, o da parte di qualsiasi altro metodo, abbia bisogno
di un elemento umano, almeno al momento attuale.
"Se… si chiama un Uber" esemplifica.
"Se questo non arriva, se ne chiama un altro.
Se il pacco si blocca, che cosa dovrebbe fare il pacco?
Il pacco non parla, non comunica, e così qualche
intervento umano è necessario.
Penso che tale complessità sia sottostimata da molta
gente".
Alla domanda circa le sue sensazioni riguardo alla probabilità
che la consegna per mezzo di droni diventi una realtà, Appel
ha dichiarato di pensare che quella tecnologia abbia il potenziale
per essere utilizzata sul medio termine, ma non sul breve termine.
"Non si sa mai" ha detto.
"Bisogna essere pronti nell'incertezza.
La cosa è interessante anche per quanto riguarda la
situazione attuale in cui siamo: la complessità e
l'incertezza sono una buona cosa per le imprese che vogliono
occuparsi di loro.
Ciò crea opportunità di lavoro.
Noi rendiamo più facile la vita ai nostri clienti, le
cose stanno diventando più complicate.
È il momento della verità per noi.
Io dico alla nostra gente: non preoccupatevi, consideratela una
enorme opportunità che potremo poi conseguire, e poi potremo
crescere".
(da: theloadstar.co.uk/logisticsmagazine.com, 23 gennaio 2017)
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