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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 GENNAIO 2017
LEGISLAZIONE
LA COMMISSIONE EUROPEA SI APPRESTA AD IRRIGIDIRE LE REGOLE
SUL LAVORO DEGLI AUTOTRASPORTATORI A MAGGIO
I camionisti ed i sindacati del settore si sono alleati allo
scopo di chiedere alla Commissione Europea di eliminare le
scappatoie che consentono ai lavoratori sottopagati dei paesi più
poveri dell'Unione Europea di consegnare merci ovunque nella
comunità.
In anticipo rispetto alla riforma normativa in programma per
maggio, Violeta Bulc, responsabile dei trasporti per l'Unione
Europea, ha affermato il 24 gennaio che le imprese fittizie che
tirano in basso i salari dei camionisti sono "una delle
principali cause di tensione fra i paesi dai bassi salari e quelli
dagli alti salari".
Un autista rumeno e rappresentanti sindacali hanno ottenuto
un'udienza presso il Parlamento Europeo al fine di avvertire la Bulc
dell'esistenza di camionisti sottopagati e sfruttati che vengono
inviati in viaggi a lunga distanza in tutta l'Unione Europea e che
riescono a penetrarvi attraverso le falle di quella che essi
definiscono una regolamentazione sociale scadente.
La Bulc ha promesso che non liberalizzerà le regole
dell'Unione Europea sul cabotaggio che consentono ai camionisti di
restare in un altro paese dell'Unione Europea sino a sette giorni
pur essendo ancora soggetti alla normativa nazionale dei propri
paesi di appartenenza.
La Commissaria, peraltro, ha altresì in programma di
rimpolpare i provvedimenti per l'applicazione delle regole allo
scopo di evitare che i datori di lavoro commettano violazioni della
legge.
Cristina Tilling della European Transport Workers' Federation ha
dichiarato che ciò potrebbe comportare da parte dei veicoli
pesanti commerciali l'uso di strumenti per registrare la nazionalità
dell'autista, il luogo in cui guidano e quanto a lungo rimangono
sulla strada.
"La cosa più importante da definire è la
normativa sul lavoro che viene applicata all'autista" ha
dichiarato a EurActiv.com.
Le consegne di trasporto merci transfrontaliere su camion sono
aumentate nell'Unione Europea.
Secondo le cifre relative al 2014 di Eurostat, gli autisti
polacchi trasportano più merce attraverso le frontiere
dell'Unione Europea di ogni altra nazionalità nella comunità,
mentre la Francia e la Germania ricevono la maggior parte delle
consegne in termini di volumi da parte di autisti stranieri.
Il quarantadue per cento dei camionisti bulgari e rumeni che
viaggiano attraverso la Danimarca dichiarano di guadagnare in media
1.400 euro al mese mentre i camionisti danesi guadagnano tre volte
quella cifra, secondo un'indagine del 2015 condotta dalla ditta di
consulenze danese COWI.
Marius Stanca, un camionista rumeno, ha parlato in occasione
dell'udienza dl 24 gennaio delle condizioni di lavoro pericolose ed
antigieniche e delle lunghe ore di guida.
Stanca, che adesso lavora per un'impresa di autotrasporto
danese, ha detto che la sua vita è migliorata da quando ha
firmato un contratto di lavoro danese.
"Non tutti hanno la mia fortuna" afferma.
La Commissione finora ha lottato per far applicare standard
sociali in tutta l'Unione Europea per i camionisti che viaggiano
frequentemente fra i vari paesi.
La scorsa estate, l'esecutivo ha avviato un procedimento di
infrazione nei confronti di Germania e Francia per la violazione
delle regole del mercato interno dell'Unione Europea dopo che le
autorità nazionali hanno richiesto alle imprese di
autotrasporto estere di pagare agli autisti il proprio salario
minimo nazionale ogni volta che essi passano attraverso i loro
paesi.
Bulc ha dichiarato nel corso dell'udienza del 24 gennaio che le
normative nazionali sul salario minimo nazionale "non
dovrebbero essere applicate in modo frammentario".
La Bulc sta preparando il nuovo disegno di legge sul lavoro dei
camionisti con Marianne Thyssen, la Commissaria in carica per gli
affari sociali dell'Unione Europea, e ha detto che esso includerà
i provvedimenti per spiegare come un distinto progetto di legge sul
distacco dei lavoratori potrà applicarsi al settore
dell'autotrasporto merci.
Il disegno di legge sul distacco dei lavoratori, che stabilisce
le regole per i dipendenti che vengono inviati temporaneamente in
altri paesi dell'Unione Europea, si è impelagato in faticosi
negoziati fra i governi nazionali, la Commissione ed i parlamentari
europei.
Alcuni paesi come la Francia sostengono l'adozione di regole più
rigorose allo scopo di impedire il dumping sociale derivante da
lavoratori sottopagati, mentre un gruppo di paesi dell'Europa
orientale spingono per la mancata adozione di provvedimenti che a
loro dire sono protezionisti e discriminano le imprese che già
pagano oneri legali ed amministrativi più alti per inviare i
lavoratori all'estero.
Agnes Jongerius, una socialista olandese che è una dei
due parlamentari europei che hanno fatto proprio il controverso
disegno di legge sul distacco dei lavoratori inviato al Parlamento,
ha definito l'autotrasporto "il settore dove è più
evidente lo sfruttamento dei lavoratori".
La parlamentare ha detto che "è davvero strano"
che la Commissione abbia separato le regole sul lavoro dei
camionisti dal disegno di legge sul distacco dei lavoratori.
L'esecutivo ha proposto modifiche alla direttiva sul distacco
dei lavoratori nello scorso mese di marzo, il che significa che gli
autisti e le imprese di autotrasporto merci potrebbero ritrovarsi in
un limbo giuridico se i negoziati sulle nuove regole inerenti
all'autotrasporto dovessero andare molto per le lunghe.
La Jongerius ha suggerito che le iniziative della Commissione
vengano ispirate dalle regole da essa applicate nella vertenza
giudiziaria nei confronti della normativa sul salario minimo della
Francia e della Germania.
"Non penso che la Commissione prenda sul serio la sicurezza
e la protezione della gente che lavora nell'autotrasporto così
come lo fa il mercato interno" ha dichiarato a EurActiv.
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