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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 30 GIUGNO 2017
TRASPORTO STRADALE
L'UNIONE EUROPEA PROPONE IL PEDAGGIO STRADALE BASATO SULLA
DISTANZA ALLO SCOPO DI INDURRE L'EFFICIENZA DEL CARBURANTE PER I
CAMION
Il pedaggio stradale basato sui tempi per i camion dovrebbe
essere eliminato in Europa entro il 2020, come ha proposto la
Commissione Europea.
L'Organizzazione Non Governativa T&E (Transport &
Environment) ha accolto favorevolmente il passaggio ad un sistema
basato sulla distanza che, addebitando un importo per km, incoraggia
gli autisti a percorrere la tratta più efficiente e scoraggia
i viaggi a vuoto riducendo nel contempo la congestione e
l'inquinamento.
I pedaggi terranno anche conto delle emissioni di carbonio dei
camion, come affermato dalla Commissione nel proprio pacchetto
"Mobilità pulita, competitiva e connessa", mentre
ai veicoli ad emissioni zero sarà concesso uno sconto del 75%
sul pedaggio.
Le emissioni di CO2 saranno misurate nel contesto di
un nuovo test sulla CO2 per i camion, il protocollo
recentemente adottato denominato VECTO.
Il pacchetto propone altresì che i paesi dell'Unione
Europea inizino a monitorare le emissioni di CO2 ai sensi
del nuovo regolamento di Monitoraggio, Rapporto e Verifica.
Già 15 paesi dell'Unione Europea dispongono di sistemi di
pedaggio in atto in cui i camion pagano per km guidato; la
Commissione vorrebbe allargare tale sistema ad altri paesi
dell'Unione Europea eliminando i sistemi di vignette basati sui
tempi entro il 2024.
La T&E afferma che ogni paese che volesse introdurre pedaggi
stradali per le auto dovrebbe seguire queste nuove e più
intelligenti regole sui pedaggi.
Il direttore esecutivo della T&E William Todts ha
dichiarato: "Noi accogliamo con favore la riforma del pedaggio
stradale.
I pedaggi basati sulla distanza sono un grande strumento per
ridurre la congestione, promuovere veicoli più puliti e
rendere il trasporto più efficiente.
Le nuove regole inoltre rendono più intelligente
l'addebito mediante la diversificazione dei pedaggi basati sulle
emissioni di CO2 e la concessione di sconti ai veicoli ad
emissione zero.
Ciò darà un grande impulso agli investimenti in
camion più efficienti e ad emissioni zero".
La Commissione inoltre ha dichiarato che proporrà
standard di CO2 per le auto ed i furgoni entro la fine
del 2017 e, per la prima volta, standard di efficienza del
carburante per i camion all'inizio del 2018.
L'annuncio giunge dal momento che un nuovo studio ha mostrato
che il consumo di carburante dei camion nuovi potrebbe essere
tagliato del 33% in un decennio se i produttori introducessero
collaudate tecnologie per l'efficienza dei carburanti.
Le ricerca indipendente da parte dei consulenti Ricardo Energy &
Environment afferma che i miglioramenti sarebbero redditizi per i
proprietari di camion dal momento che virtualmente tutti i risparmi
sul carburante si potrebbero conseguire con tempi di recupero
sull'investimento inferiori a tre anni.
L'Europa potrebbe applicare quasi tutte le tecnologie impiegate
nell'ambito del mercato statunitense ai sensi della fase due
americana degli standard di CO2 dei camion, affermano gli
autori, procurando potenziali risparmi di carburante.
Il mercato europeo deve ancora adottare molte soluzioni
immediatamente utilizzabili per migliorare l'efficienza come i
miglioramenti dell'aerodinamica ed gli pneumatici a ridotta
residenza al rotolamento.
Il responsabile per camion più sicuri e puliti della T&E,
Stef Cornelis, afferma: "Le tecnologie relative al consumo di
carburante che potrebbero ridurre le emissioni di CO2 del
30% nel giro di 10 anni sono già disponibili adesso ma non
sono state ancora impiegate.
Ciò spiega perché l'economia del carburante per
camion sia stata stagnante nel corso degli ultimi due decenni.
L'Europa ha bisogno adesso di standard per la CO2
relativi ai camion al fine di dare impulso alla competitività
nell'innovazione ed accelerare la diffusione delle tecnologie per
l'efficienza dei carburanti".
I camion rappresentano meno del 5% di tutti i veicoli sulle
strade in Europa ma sono responsabili di circa il 30% delle
emissioni di CO2 del trasporto stradale.
(da: railjournal.com/transportenvironment.org, 13 giugno 2017)
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