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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 OTTOBRE 2017
TRASPORTI ED AMBIENTE
AUMENTANO LE EMISSIONI DERIVANTI DAL TRASPORTO MARITTIMO
GLOBALE E L'IMO SI RIUNISCE PER DISCUTERE LE AZIONI DA INTRAPRENDERE
IN MATERIA DI CLIMA
Secondo uno studio pubblicato il 18 ottobre dallo ICCT
(International Council on Clean Transportation), le emissioni di gas
serra derivanti dal trasporto marittimo globale sono di nuovo in
aumento.
Queste conclusioni fanno incrementare la pressione sui
responsabili politici che si riuniranno presso la sede dell'IMO a
fine ottobre per intraprendere delle iniziative sui cambiamenti
climatici.
Il nuovo studio combina i dati sulle operazioni navali globali
allo stato dell'arte (AIS) con le caratteristiche navali dettagliate
relative ad oltre mezzo milione di navi al fine di stimare le
emissioni di gas serra e l'inquinamento atmosferico comportato dalle
navi ad alta risoluzione (1:1) su base oraria per gli anni dal 2013
al 2015.
Complessivamente, il consumo di carburante marittimo si è
incrementato da 291 a 298 milioni di tonnellate (+2,4%) dal 2013 al
2015, rispetto ad un incremento del 7% dell'attività di
trasporto marittimo.
Terzo studio IMO sulle emissioni di
gas serra (milioni di tonnellate)
ICCT (milioni di tonnellate)
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Emissioni globali di CO2
31.959
32.133
31.822
33.661
34.726
34.968
35.672
36.084
36.062
Trasporto marittimo internazionale
881
916
858
773
853
805
801
813
812
Trasporto fluviale
133
139
75
83
110
87
73
78
78
Pesca
86
80
44
58
58
51
36
39
42
Totale trasporto marittimo %
del globale
1.100 3,5%
1.135 3,5%
977 3,1%
914 2,7%
1.021 2,9%
942 2,6%
910 2,5%
930 2,6%
932 2,6%
Tabella: Emissioni di CO2 del trasporto
marittimo rispetto alle emissioni globali di CO2
Conformemente, le emissioni di anidride carbonica (CO2)
derivanti dal trasporto marittimo a livello globale (navi marittime,
navi fluviali e pescherecci) sono aumentate da 910 a 932 milioni di
tonnellate nel corso dello stesso periodo (v. tabella).
Lo studio evidenzia che tre classi di navi e sei stati di
bandiera (paese di registrazione) sono responsabili della maggior
parte delle emissioni (v. grafico).
Le portacontainer (23%), le rinfusiere (19%) e le petroliere
(13%) rappresentano oltre la metà delle emissioni di CO2.
In termini di stati di bandiera, le navi registrate a Panama
(15%), in Cina (11%), in Liberia (9%), nelle Isole Marshall (7%), a
Singapore (6%) ed a Malta (5%) sono state le maggiori responsabili
delle emissioni.
Queste bandiere rappresentano il 66% del tonnellaggio di portata
lorda della flotta navale mondiale.
Lo studio mostra che i miglioramenti dell'efficienza delle navi
sono stati superati dagli incrementi dell'offerta di trasporto nel
corso del periodo esaminato, comportando un livello di gas serra ed
inquinamento atmosferico più elevati.
Un fattore che ha contribuito a questa tendenza è
costituito dal fatto che le navi più grandi sono più
veloci ed emettono di più.
Mentre le velocità medie sono rimaste grosso modo quelle
che erano dal 2013 al 2015 per la maggior parte delle navi, le
petroliere e portacontainer più grandi hanno accelerato
rispettivamente quasi del 4% ed oltre l'11%.
Lo studio identifica inoltre le particelle di carbonio quali
seconde più importanti sostanze inquinanti il clima dopo la
CO2, rappresentando fra il 7 ed il 21 per cento dell'impatto
complessivo sul clima del trasporto marittimo.
"Quando l'IMO l'ultima volta si è occupata della
questione nel 2014, le emissioni del trasporto marittimo erano
calate dopo la Grande Recessione" afferma Naya Olmer, la
principale autrice del rapporto.
"Adesso sappiamo che il pendolo è tornato indietro e
che le emissioni sono di nuovo in aumento di pari passo con
l'espansione dei traffici globali".
"Questo studio mostra che attività quali i normali
miglioramenti dell'efficienza dei trasporti marittimi non basteranno
a ridurre le emissioni di gas serra delle navi" sostiene Dan
Rutherford, direttore dei programmi marittimo dell'ICCT nonché
uno dei coautori del documento.
"Occorre un'azione concertata dell'IMO per promuovere le
tecnologie a basso o persino zero emissioni di carbonio se il
settore dello shipping vuol far sentire il suo peso nella protezione
del clima globale" ha aggiunto.
Il settore del trasporto marittimo è uno dei principali
emittenti di inquinamento del clima.
Se fosse un paese, il settore mondiale del trasporto marittimo
sarebbe 6° in classifica in termini di emissioni di anidride
carbonica (CO2) nel 2015, subito dopo la Germania e ben al di sopra
della Corea.
Si prevede che le emissioni marittime di CO2 raddoppino entro il
2020 dal momento che i traffici internazionali si espanderanno a
meno che vengano sviluppate politiche efficaci per contenere la
crescita delle emissioni.
I paesi, i rappresentanti del settore e le organizzazioni non
governative si riuniranno a partire dal 23 ottobre a Londra al fine
di sviluppare un'esaustiva strategia dell'IMO in relazione ai gas
serra che potrebbe comprendere un tetto alle emissioni navali di gas
serra.
Il trasporto marittimo internazionale non era stato incluso
nell'epocale accordo sul clima di Parigi del 2015.
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