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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 OTTOBRE 2017
LEASING
MERCATO DEL NOLEGGIO: ANCORA NOTIZIE MOLTO BRUTTE PER GLI
ARMATORI NON OPERATIVI ALLA LUCE DELL'AUMENTO DELLE LORO PERDITE
Secondo Alphaliner, in appena sette anni, qualcosa come 2,7
miliardi di dollari USA sono stati cancellati dal valore dei sette
NOO (armatori di portacontainer non operativi) quotati in Borsa.
Se lo stato precario dei NOO dovesse richiedere una ulteriore
illustrazione, Alphaliner nota che gli investitori dovrebbero avere
assistito alla perdita del 78% del loro denaro nel corso del
suddetto periodo.
"Un investimento di 100 dollari USA in un portafoglio dello
stesso peso delle sette società a gennaio del 2014 avrebbe
oggi un valore di soli 22 dollari USA" afferma la ditta di
analisi.
"E lo stesso sarebbe anche tenendo conto dei dividendi
cumulativi pagati nel corso degli ultimi quattro anni" ha
aggiunto.
I sette NOO - Seaspan, Danaos, Global Ship Lease, Costamare,
Diana Containerships, Box Ships e Rickmers Maritime Trust - adesso
in effetti sono cinque, in seguito alla liquidazione quest'anno
della Rickmers quotata a Singapore, mentre la Box Ships con sede ad
Atene ha venduto la propria flotta di nove navi l'anno scorso,
azzerando 483,5 milioni di dollari USA.
La Rickmers ha dovuto azzerare circa 790 milioni di dollari USA
in relazione alla propria flotta di 16 navi panamax, acquistate fra
il 2007 ed il 2009 ma che sono diventate in gran parte inutili a
causa dell'espansione del Canale di Panama e del diffuso spostamento
a cascata di navi in seguito all'inizio dell'era delle ULCV
(portacontainer di grandissime dimensioni).
E malgrado alcuni segnali di miglioramento del mercato, le
residue cinque unità devono affrontare enormi difficoltà,
afferma Alphaliner.
"Nonostante un mercato del noleggio leggermente in rialzo e
migliori prezzi delle navi di seconda mano quest'anno, i loro valori
azionari sono calati del 34% in media dall'inizio del 2017".
Ed in termini di perdite dovute alla riduzione di valore la
Seaspan, di gran lunga la maggiore dei NOO con 79 navi sui suoi
registri, ha assistito al maggiore declino.
Alphaliner stima che "il valore di mercato a fine noleggio"
della sua flotta sia oggi di 2,5 miliardi di dollari USA minore del
suo valore di trasporto all'inizio dell'anno.
Afferma infatti: "Sebbene il valore di mercato delle navi
possa essere più alto tenendo conto dei tassi di mercato
pagati per alcune delle sue navi, la Seaspan avrebbe ancora bisogno
di procedere ad una notevole svalutazione".
"La correzione sarà molto maggiore degli oneri
derivanti dalla riduzione di valore pari a 285 milioni di dollari
USA che l'armatore non operativo aveva riconosciuto nel 2016 per 16
navi più piccole" ha aggiunto.
La Seaspan ha in programma di pubblicare i propri risultati
relativi a nove mesi il 1° novembre.
Sono altresì probabili simili riesami dei valori
contabili della GSL e della Costamare: la GSL si trova di fronte ad
una perdita per riduzione di valore pari a 202 milioni di dollari
USA e la Costamare ha lo stesso problema per 572 milioni di dollari
USA in ordine alla propria flotta di 15 navi portacontainer.
La Costamare il 24 ottobre ha riportato i propri risultati
relativi a nove mesi che hanno visto un calo delle entrate da 385
milioni di dollari USA nel 2016 a 311 milioni di dollari USA
quest'anno.
I profitti netti sono diminuiti del 24% sino a 70 milioni di
dollari USA nel periodo di nove mesi.
Ma nella posizione peggiore c'è la Diana Containerships,
sostiene Alphaliner.
Il NOO in questione ha visto il proprio valore azionario
diminuire del 100% quest'anno, malgrado quattro diversi
raggruppamenti azionari finalizzati a fermare quella caduta.
Le sue perdite sono ammontate a 196 milioni di dollari USA fra
il 2013 ed il 2016 e si prevede che quest'anno farà
registrare un'ulteriore perdita di 80 milioni di dollari USA.
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