ANPAN
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PROVVEDITORI APPALTATORI NAVALI
Assemblea Ordinaria
18-21 maggio 2006
Grand Hotel Bristol di Rapallo
Relazione del Presidente
Valentina Schiavi
Signore, Signori, illustri Ospiti, cari Associati,
vi do il benvenuto a Rapallo dove ho il piacere di dar inizio al Congresso annuale della nostra Associazione.
Questo nostro incontro ha purtroppo una nota di tristezza dovuta alla scomparsa del socio Salvatore Ciuoffo, uno dei pilastri della nostra associazione, Presidente Onorario dell'ANPAN e dell'ISSA, colui che molti definivano "l'uomo ISSA". Un uomo d'altri tempi, che personalmente non ho avuto modo di conoscere bene, ma di cui ho sempre sentito parlare per la sua poliedrica ed incisiva personalità e per l'entusiasmo con il quale svolgeva il suo lavoro. Un uomo a cui la nostra categoria deve molto, anzi moltissimo e che tutti ricorderemo.
Prima di passare agli aspetti specifici che riguardano la nostra categoria vorrei fare un breve excursus sull'economia in generale nell'anno trascorso ma soprattutto, cosa più importante, volgere lo sguardo al futuro.
Il 2005 era stato previsto come "annus orribilis" con prospettive ancora più pesanti per il 2006, ma fortunatamente è stato evitato il peggio poiché l'Europa allargata a 25 Paesi, come è stato scritto, "non è stata risucchiata nel gorgo delle sue crisi multiple".
L'anno trascorso è stato inoltre positivo per gli investimenti finanziari sia azionari, sia obbligazionari. Solo gli investimenti monetari non hanno contrastato l'inflazione.
Nella seconda metà dell'anno l'Esecutivo UE ha osservato che le fonti di crescita sono diventate più equilibrate: mentre l'export è continuato, la domanda interna si è rinforzata sull'onda di un rialzo degli investimenti.
Desta comunque una certa preoccupazione l'aumento del costo del petrolio che si è verificato in questi ultimi tempi, toccando limiti mai raggiunti.
Per il 2006 vari fattori sembrano indicare un temperato ottimismo. Le economie dei mercati europei (con l'Italia un po' più arretrata) hanno mostrato confortanti segnali sul fronte dell'export ma anche della domanda interna.
E' notizia di questi giorni: i primi segnali di ripresa economica ci giungono dai dati ISTAT, nel primo trimestre il PIL è aumentato rispetto a quello precedente dello 0,6% con un incremento annuo dell'1,5%. Il dato italiano sul PIL è in linea con quello europeo, anch'esso dello 0,6%.
I consumi non sono ancora brillanti, ma gli economisti comunitari sostengono che la domanda interna sembri orientarsi al rialzo grazie alla ripresa degli investimenti che registrano il progresso più forte dell'ultimo quinquennio.
Anche dalla produzione industriale arrivano risultati positivi, infatti in marzo l'indice ha segnato un aumento annuo del 4,2%, il più alto dall'agosto scorso.
Ci auguriamo, quindi, che tutti questi segnali ci possano portare a risultati di fine esercizio positivi.
Passo ora ad illustrare brevemente le attività che la nostra Associazione ha posto in essere.
Varie sono state le tematiche affrontate durante l'ultimo anno, alcune delle quali sono state risolte mentre altre sono tuttora in evoluzione.
In merito alla sanità marittima ed ai controlli doganali, molti Associati genovesi hanno segnalato alla nostra Segreteria le perplessità espresse recentemente da alcuni uffici e sezioni doganali della Circoscrizione di Genova in merito alla documentazione igienico sanitaria a cui tutti i prodotti alimentari di provenienza extra UE, oggetto di provviste di bordo, dovevano sottostare.
In particolare, nel caso di nave italiana che si approvvigiona in territorio italiano, l'Autorità doganale citata richiedeva, per l'esportazione/imbarco della merce in oggetto, un certificato sanitario rilasciato dalla Sanità Marittima.
E' stato grazie all'ausilio della nostra delegazione portuale che l'ANPAN è potuta intervenire sia presso il Direttore della Circoscrizione di Genova, sia presso il Direttore della Sanità Marittima della Liguria, al fine di evidenziare le problematiche legate a tali richieste. In effetti, l'esigenza di un nulla osta sanitario avrebbe avuto ripercussioni negative sull'operatività delle nostre aziende ed avrebbe penalizzato economicamente l'attività del provveditore di bordo.
A seguito di tali obiezioni, la Circoscrizione Genovese dell'Agenzia delle Dogane aveva interessato, per la soluzione del problema, l'Ufficio della Sanità Marittima di Genova ed aveva disposto una sospensione fino al 2 Maggio 2006 in attesa di pronuncia.
Con grande soddisfazione della nostra Associazione, il 27 Aprile scorso la Direzione della Circoscrizione Doganale ha stabilito che la rispondenza ai requisiti igienico-sanitari dei prodotti extra UE da imbarcarsi su navi italiane in porti nazionali viene accertata dall'Ufficio della Sanità Marittima nel corso delle sue periodiche verifiche. In tal modo viene evitata una duplicazione di verifiche da parte della Pubblica Amministrazione.
Nell'ambito delle restituzioni all'esportazione del settore caseario, la decisione adottata dal Regolamento CEE n'909/2005, statuendo l'eliminazione delle restituzioni previste per i prodotti in questione, ha avuto un effetto negativo a catena per la nostra categoria in quanto si tratta delle merci maggiormente utilizzate per le forniture di bordo.
Vengono imbarcate provviste su ogni tipo di nave, da quelle mercantili a quelle passeggeri di dimensioni sempre maggiori, sino a quattromila persone compreso l'equipaggio. Da ciò deriva che i prodotti lattiero caseari che vengono imbarcati in Europa rappresentano un ingente quantitativo. L'unico modo per riuscire ad ottenere la fornitura è offrire un prezzo competitivo possibile esclusivamente usufruendo di tali rimborsi.
In aggiunta, vengono stipulati contratti di catering "pluri-annuali" e le quote pro-capite, nella somministrazione dei pasti a bordo, vengono calcolate con margini al centesimo sul costo delle materie prime tenendo in considerazione i rimborsi del settore.
L'ANPAN è intervenuta sia a livello nazionale, sottoponendo un quesito al SAISA, che a livello comunitario, segnalando la situazione italiana all' OCEAN.
Il 28 Luglio 2005 l'OCEAN ha comunicato che la Commissione Europea ha deciso di revocare la decisione in merito ai rimborsi all'esportazione dei prodotti caseari, e le restituzioni oggi vengono nuovamente concesse ai provveditori con l'unica esclusione del latte e della panna.
Riteniamo questo un grosso risultato ottenuto dalla nostra categoria.
Le problematiche operative riscontrate dai nostri soci con la Dogana del Porto di Genova, hanno sensibilizzato la nostra Associazione che si è attivata per organizzare un incontro con il Direttore del Compartimento delle Dogane della Liguria, dott. Alberto Libeccio. Durante l'incontro, abbiamo concordato di preparare un documento riepilogativo con le procedure alternative alla prassi attuale per tutti i punti che presentavano aspetti critici.
Il documento che abbiamo redatto, con l'ausilio del delegato portuale Marco Gallizio è stato quindi presentato al dott. Alberto Libeccio, che lo ha sottoposto all'esame del gruppo di lavoro appositamente istituito. Siamo in attesa di comunicazioni in merito.
La nostra Associazione si è inoltre interessata delle problematiche legate alla figura dei Cuochi di Bordo, e per questo dobbiamo ringraziare Beppe Cavalleroni che, non solo ha iniziato l'approfondimento di tale tematica, ma in questi anni ha sempre seguito da vicino il problema.
La prima istanza presentata da Beppe Cavalleroni nel novembre 2003 al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, evidenziava come da quando gli Armatori Italiani di navi da carico non hanno più imbarcato garzoni di cucina, sia diventato sempre più difficile reperire Cuochi di Bordo muniti di abilitazioni, e i pochi rimasti siano sempre più vicini alla pensione.
L'obbligo di almeno due anni di navigazione con la qualifica di garzone di cucina per essere ammessi all'esame, è diventato praticamente impossibile da assolvere.
Le Aziende Appaltatrici a noi associate, che hanno il proprio referente nella persona del cuoco equipaggio, riscontrano difficoltà a gestire la propria attività.
La nostra associazione aveva pertanto presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un'istanza affinché si potesse trovare una soluzione al problema.
Il 14 dicembre 2004, l'Associazione aveva evidenziato alla Capitaneria di Porto di Genova la gravissima carenza di Cuochi di Bordo abilitati alla professione, che rappresenta, come già detto, un grande problema per molte aziende associate e, in generale, per la Marineria Italiana.
Durante il corso del 2005 si sono avuti costanti contatti ed interessamenti con le organizzazioni sindacali di categoria, nonché incontri con la Confitarma, per ottenere una modifica alla normativa e per la creazione di una scuola qualificata alla formazione che facilitasse l'abilitazione dei cuochi di bordo.
La sezione genovese di Confitarma ha chiesto alla nostra Associazione di valutare il numero di cuochi necessari agli appaltatori navali italiani per la realizzazione di un progetto patrocinato da Confitarma stessa che potrebbe godere di un finanziamento pubblico. A seguito di tale richiesta, abbiamo svolto un'indagine presso i nostri soci Appaltatori Navali ed è emersa la necessità di formare centocinquanta cuochi per navi mercantili nel prossimo biennio.
Abbiamo il piacere di avere qui con noi il dott. Claudio Barbieri, responsabile nazionale per la formazione professionale di Confitarma che ci relazionerà in merito.
La scorsa settimana ho avuto l'opportunità di presentare la nostra Associazione al dott. Di Roma, nuovo Direttore dell'Area Centrale Gestione Tributi e Rapporto con gli Utenti.
Dall'incontro è scaturita la possibilità, fondamentale per la nostra Associazione, di partecipare a tutti i tavoli di lavoro. Infatti troppo spesso la nostra categoria non è stata tenuta in considerazione in occasione della stesura di leggi e circolari.
Inoltre, abbiamo sottolineato l'importanza di arrivare ad una interpretazione univoca delle attuali leggi e circolari per tutto il territorio nazionale, evitando così disparità di trattamento tra i diversi porti e garantendo la tutela dell'affidabilità e la certezza del diritto. Abbiamo riscontrato un atteggiamento molto positivo ed aperto da parte dell'Agenzia delle Dogane .
A tal proposito sarà opportuno istituire una Commissione nell'ambito della nostra categoria per tenere i contatti con la Direzione sopra citata.
Come avrete avuto modo di notare da questo breve excursus sull'attività di quest'anno, lo spirito ed il valore della nostra Associazione consiste proprio nella forza che acquisiamo in quanto insieme di aziende espressione di una categoria.
Solo lavorando insieme e cooperando per il raggiungimento di obiettivi comuni, potremo beneficiare dei vantaggi dell'appartenenza ad una Associazione Nazionale.
Dobbiamo operare tutti insieme per migliorare le nostre condizioni di lavoro e per garantire la competitività delle nostre aziende a livello comunitario ed internazionale.
Solo in questo modo potremo porci su un piede di parità con le aziende europee.
E' un obiettivo che ci dobbiamo prefissare al fine di competere in un mercato globale, che, se fino a poco tempo addietro poteva sembrare utopia, oggi sempre più si fa sentire presente in ogni realtà.
A chiusura di questo mio intervento, vorrei chiedere un più assiduo impegno agli associati nell'interesse della categoria e questo in relazione ed alla luce dei risultati che abbiamo ottenuto e di quelli che abbiamo in programma di ottenere.
Vorrei rivolgere, infine, un caloroso ringraziamento ai Consiglieri ed alla Segreteria per l'attività svolta nello scorso esercizio.
Grazie a tutti.