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FORUM dello Shipping
e della Logistica

Associazione Porti Italiani
(Assoporti)

Relazione del Presidente
Francesco Nerli

Assemblea Generale

 

Roma, 6 novembre 2007

 

Signori Ministri, Autorità, gentili ospiti e rappresentanti del mondo portuale e del cluster logistico, cari colleghi, porgo a tutti, con vivo piacere il saluto di benvenuto all’Assemblea annuale di Assoporti.

La collocazione temporale di questo incontro consente, oltre ad una valutazione sui “numeri” del settore anche l’esame di quanto è stato fatto e delle prospettive alla luce del dibattito in corso in sede parlamentare sul d.d.l. finanziaria per l’anno 2008.
Avviandomi a fare brevi valutazioni su questi temi lo faccio avendo presente alcuni riferimenti.
Primo fra tutti il fatto che il multiforme e composito insieme dei porti maggiori italiani svolge, a vantaggio dell’intero sistema Paese, molteplici funzioni:

  • a servizio della crescita territoriale dei sistemi produttivi e di consumo regionali di aree vaste - mediante “regional port” e “gateway” plurifunzionali;
  • terminale delle reti delle “Autostrade del Mare” nazionali, comunitarie e mediterranee;
  • concentrazione di traffici turistici e croceristi;
  • approvvigionamento energetico;
  • attrazione di flussi di traffico in transito nel Mediterraneo e loro redistribuzione.

Altro riferimento è il richiamo, che proprio l’anno passato ci ha fatto il Presidente del Consiglio dei Ministri all’opportunità di “fare sistema” all’interno dell’insieme dei nostri porti.
Così come abbiamo in mente le indicazioni del documento “collegato infrastrutture” al DPEF in tema di sviluppo e potenziamento dei porti, nonché il Piano Generale della Mobilità come prospettiva verso la quale ci muoviamo ed all’interno del quale andranno collocate le azioni relative all’intero sistema logistico.

* * *



Un bilancio “quantitativo” della portualità italiana maggiore, a circa un anno di distanza dalla nostra precedente Assemblea, appare sostanzialmente positivo, benché non di dimensioni rilevanti. Il numero totale dei passeggeri imbarcati e sbarcati nell’anno 2006; le merci movimentate nel complesso e le singole macro-componenti - ivi compresi i TEU - sono risultate in aumento.
Altresì positivi sono i primi e parziali dati provvisori, sinora disponibili, relativi alla prima metà dell’anno in corso.
In entrambi i casi si tratta però, come detto, di andamenti che, salvo specifiche eccezioni, non sembrano segnare l’avvio di una robusta fase di crescita. Tenuto conto che il 2006 e la prima metà del 2007 sono stati caratterizzati da una (lieve) crescita del Prodotto Interno Lordo, dopo una fase di sostanziale stagnazione dell’economia nazionale, i moderati progressi delle movimentazioni portuali rilevati, e che si annunciano per l’anno in corso, potrebbero essere semplicemente legati all’andamento del PIL.
Una conferma di questa ipotesi è data dalla lieve crescita - nel 2006 rispetto al 2005 - del numero dei containers in TEU, in considerazione dell’elevato grado di correlazione esistente tra andamento del PIL, volumi di import-export e traffici containerizzati.

Se si osservano i dati della produzione, del commercio e del commercio marittimo a scala mondiale, si capisce che i risultati per la portualità nazionale potevano essere considerevolmente più rilevanti. Infatti nel 2006 la produzione mondiale è cresciuta del 3,7%, il commercio mondiale dell’8% e la componente marittima del commercio mondiale di circa il 4,8%.


* * *



L’andamento in crescita del commercio estero mondiale, che si prevede sarà confermato anche per il 2007 ed il 2008, risulta il primo elemento di uno scenario globale che già era delineato nelle premesse del “Rapporto sulla portualità italiana” presentato il 4 aprile scorso, in questa stessa sala, quale contributo di Assoporti nella prospettiva del Piano Generale della Mobilità.

Mi limito pertanto alla semplice elencazione di alcuni elementi che concorrono a comporre quello scenario globale, su cui grava - e di ciò va tenuto prudenzialmente conto - l’incognita dell’andamento del prezzo del petrolio, condizionato (secondo alcuni esperti) anche da componenti speculative:

  • forte crescita dei Paesi emergenti, in particolare Cina, India, Brasile;
  • consolidamento della ripresa del Giappone;
  • incremento del PIL nell’area euro, nel Regno Unito e nei Paesi dell’America Latina e dei Caraibi;
  • alto livello della domanda di metalli e altre materie prime necessarie alla loro trasformazione;
  • rallentamento della crescita USA e recente riduzione del tasso di sconto della Federal Riserve;
  • considerevole apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro USA;
  • consolidamento del ruolo dei Paesi asiatici (Cina e India anzitutto) con riferimento all’import di petrolio, derivati e rinfuse secche (carbone, minerali ferrosi, grano).


* * *



Gli elementi caratterizzanti lo scenario marittimo mondiale, segnato nel medio-lungo periodo dall’ampliamento delle vie marittime di Suez e Panama (e nel periodo ben più lungo da possibili modificazioni tanto radicali del clima che potrebbero rendere praticabili addirittura vie marittime a nord del continente asiatico ed il mitico “Passaggio a Nord Ovest”) sono:

  • il forte incremento atteso del traffico contenitori a livello mondiale, in particolare sostenuto dai Paesi dell’Asia orientale, Medio Oriente, India e Sud-est asiatico, oltrechè dell’Australia e dell’Africa Sub Sahariana (anche se hanno limitata incidenza in termini assoluti sui traffici);
  • la fase di sviluppo senza precedenti prevista nel settore della costruzione delle navi cisterne, delle navi passeggeri (essenzialmente grandi navi da crociera) ed in particolare delle navi portacontainers di ultima generazione, con capacità da 9.000 TEUs ed oltre;
  • l’effetto “a cascata”, generato dal fatto che le nuove navi giganti non sostituiscono quelle già in esercizio ma si sommano ad esse. Le navi della classe intermedia - da 4.500 a 6.000 TEU - che svolgevano in parecchi itinerari ancora il ruolo di “navi madri” - vengono già e verranno “a cascata” rese disponibili per servizi diretti su una molteplicità di itinerari che toccano i porti regionali, trattandosi di navi di costruzione molto recente (età media 3,6 anni secondo autorevoli studi di settore).


* * *



Al livello Mediterraneo, queste positive performance previste per il commercio internazionale, si rifletteranno anche sulle dinamiche delle aree interne allo stesso bacino. Infatti in ulteriore crescita dovrebbero essere i flussi di traffico inframediterranei, in forza della combinazione delle politiche di supporto alle “Autostrade del Mare” (comunitarie) dell’UE; dei tassi di sviluppo di Paesi extra UE che si affacciano sul Bacino Mediterraneo (si consideri ad esempio la Turchia); delle prospettive di realizzazione dell’Area di Libero Scambio Euro Mediterranea, fissata (per ora) al 2010.
Maggiore, rispetto alle altre componenti di traffico - e più investigata - è quella dei contenitori.
Per l’intera area si stima un incremento medio annuo tra il 2005 e il 2015 del 9%, peraltro più contenuto (+8,1%) nel Mediterraneo Centrale, con prevalenza della componente del transhipment rispetto ai traffici di import-export. Un andamento analogo si stima nello stesso periodo per i porti italiani, in modo tale che, in termini di TEU movimentati, si dovrebbe toccare al 2015 un valore di circa 20 milioni (8,2 in import-export e 11,6 in transhipment) che saranno movimentati in un numero di “regional port” maggiore dell’attuale, “regional port” che tra l’altro aumenteranno la propria quota di trasbordi.

Tutto ciò ci porta a dire che dobbiamo indirizzare lo sforzo di potenziamento infrastrutturale non solo sulla tipologia dei porti di transhipment ma, necessariamente, anche su porti “regional” e “gateway”. Probabilmente si genererà anche una minima sovracapacità che però ci sembra l’unico modo per garantire competitività ed economicità al sistema.


* * *



Nel tracciare un bilancio “qualitativo”, il punto di partenza è la valutazione, positiva, che il settore marittimo-portuale ha dato della legge finanziaria per l’anno 2007.
Attribuzione alle A.P. del gettito delle tasse erariale e di ancoraggio; previsione di un fondo “perequativo” (peraltro sostitutivo di ogni contributo per le manutenzioni); le risorse - pur non rilevanti - per grandi infrastrutture portuali, ivi comprese quelle cofinanziate dal gestore dell’opera nonché quelle “per lo sviluppo di filiere logistiche”; norme relative ai dragaggi nei porti ricadenti, anche in parte, all’interno dei siti di bonifica di interesse nazionale; le altre di carattere ordinamentale (es. in tema di tesoreria e di regime fiscale delle concessioni), ma soprattutto la previsione del completamento del processo di autonomia finanziaria delle A.P., attraverso la determinazione di una quota dei tributi - diversi dalle tasse e dai diritti portuali - da devolvere alle stesse A.P. al fine della realizzazione di quanto previsto nei rispettivi P.R.P. e P.O.T.
Tutte queste misure, oltre ad una svolta rispetto alla sostanziale sottovalutazione di cui aveva sofferto la portualità nei 4-5 anni precedenti, segnavano l’avvio di un percorso che, pur con la gradualità dovuta alla necessità di “mettere a posto” i conti dello Stato, creava le pre-condizioni per restituire competitività al sistema dei porti italiani maggiori. Per di più in una fase in cui:

  • la competizione è sicuramente accesa e vede molti concorrenti - dai porti nord-europei a quelli comunitari Mediterranei ai porti spagnoli, fino alle emergenti portualità del versante sud del Mediterraneo (si pensi ai porti egiziani o a Tanger-Med);
  • le opportunità per il Mediterraneo sono considerevoli, ma solo per quegli scali in linea con le modifiche evolutive delle navi, dei flussi marittimi e di quelli logistici.

A dieci mesi dall’entrata in vigore della L. n. 296 del 2006 una valutazione di quanto di positivo potevano produrre le diverse misure in essa contenute per la portualità maggiore è francamente difficile da farsi: solo da pochi giorni sono stati emanati i provvedimenti di ripartizione delle risorse - si ribadisce poche - per investimenti in grandi infrastrutture portuali; il decreto attuativo della norma riguardante gli escavi, costruito in confronto costruttivo congiuntamente tra gli Uffici delle tre amministrazioni interessate - Ambiente, Trasporti e Infrastrutture - gli organi tecnici (l’ICRAM), la stessa Assoporti, non è ancora stato emanato (benché il lavoro tecnico di confronto ed elaborazione era già stato completato a maggio scorso); il provvedimento di attuazione del c. 990 della L. n. 296/06 - che deve indicare la quota dei tributi diversi dalle tasse e diritti portuali da attribuire alle A.P. per la realizzazione delle opere portuali - al pari degli altri solo da pochi giorni è stato firmato ma, per come concepito, suscita perplessità sulla capacità di realizzare, sia pur progressivamente, quell’effettiva autonomia finanziaria per le A.P. prefigurata dallo spirito e dalla lettera della norma.

Infatti, se è valutabile positivamente che - dopo “resistenze” non trascurabili - il Ministero dell’Economia e delle Finanze ritenga possa, in qualche misura, essere toccato il gettito dell’IVA e delle accise, il meccanismo individuato nel decreto attuativo del comma 990, art. 1, della legge n. 296/06, consentendo solo di fare conto su non predeterminabili quote incrementali, indubbiamente renderà più oneroso il costo di ogni tipo di operazione finanziaria da attivare per la realizzazione di investimenti in nuove opere e neanche può far escludere situazioni limite di impossibilità, in alcuni periodi, a far fronte alle operazioni finanziarie pattuite.
Pur ritenendo possibile e talora vantaggioso utilizzare risorse per la costruzione di opere cui si affiancano quelle garantite dai privati, non è comprensibile la finalizzazione prioritaria delle risorse derivanti da quanto previsto dal citato decreto a progetti garantiti “con idonee forme fideiussorie dai soggetti gestori”. Ciò mette infatti in subordine gli onerosissimi interventi che non hanno diretta ed immediata redditività economica, ma sono indispensabili per l’operatività di un porto; penso ad esempio alle opere foranee e di protezione o agli escavi dei fondali, a darsene di uso comune.
In ultimo, non marginale, è il fatto che la ricchezza prodotta dal porto non si esaurisce nel gettito dell’IVA e delle accise nelle operazioni di importazione; pertanto sembrerebbe opportuno che i tributi diversi dalle tasse e diritti portuali da determinare ai sensi del citato c. 990, art. 1, della legge n. 296/06, ragionevolmente facciamo riferimento anche al gettito di imposta sulle altre attività ed i servizi che si svolgono nei porti.

Neanche può essere taciuto il complesso meccanismo relativo alle procedure di attuazione inserito nei decreti di ripartizione delle risorse per la realizzazione di infrastrutture ex commi 991 e 994. Senza addentrarsi in complicate argomentazioni di ordine amministrativo-contabile, è indubbio che dette procedure prefigurano un rallentamento degli iter attuativi e dei tempi di realizzazione delle stesse infrastrutture.
Ciò contrasta con quanto richiede il mercato e il contesto evolutivo, nonché la filosofia che aveva ispirato il legislatore allorché ha inteso creare le A.P.: un agile soggetto pubblico che, pur nel rispetto formale e sostanziale delle norme, deve operare nella sfera delle attività economiche, in coerenza pertanto con i tempi dell’economia.

Inoltre, un giudizio, non del tutto positivo riteniamo dover anticipare, allo stato dei fatti, sui contenuti del d.d.l. finanziaria 2008 riguardanti la portualità.
Come cluster terra-mare, avendo riguardo tra l’altro ai contenuti del DPEF, avevamo richiesto diverse misure concrete, quali ad esempio: potenziare dotazioni infrastrutturali nei principali porti; adeguare le connessioni (stradali e ferroviarie) tra i maggiori scali marittimi, le reti infrastrutturali e i nodi interportuali; accelerare e semplificare procedure e controlli; incentivare e sostenere l’intermodalità ed il combinato (strada-mare e ferro-gomma); rivedere la normativa sull’autotrasporto; attuare misure per favorire lo sviluppo della flotta. Il tutto perseguendo logiche di integrazione, modernizzazione e semplificazione.
Non ci pare che il d.d.l. finanziaria abbia tenuto pienamente conto di quelle richieste riguardanti il sistema logistico nel suo complesso riferite alle diverse modalità. Specifici interventi (anche di grande spessore) vanno facilitati, ma in un contesto nazionale ed organico. Ciò vale anche per quanto riguarda i problemi della portualità.

Con riguardo ai porti, i motivi di perplessità circa i contenuti della Finanziaria 2008, sono analoghi a quelli individuati in precedenza riguardo alla L. n. 296/06 (Finanziaria 2007), e se ne aggiungono degli altri.
Se, infatti, in positivo, è previsto (all’art. 5, c. 43) il finanziamento di investimenti della “rete infrastrutturale e dei servizi nei porti e nei collegamenti stradali e ferroviari nei porti”, si prevede di perseguire questo obiettivo facendo affidamento “sull’incremento delle riscossioni dell’IVA e le accise relative alle operazioni di importazione nei porti”. Ciò attraverso un fondo destinato alle Regioni che finanzierebbe “interventi e servizi nei porti e nei collegamenti … per i porti”.
Ancora una volta siamo in presenza di un meccanismo incrementale scarsamente preventivabile e condizionato da fluttuazioni (anche di livello internazionale), che prescindono dall’efficienza e dalla capacità della portualità nel suo complesso. Ancor di più possono prescindere dall’efficienza e dalla capacità di un singolo porto. Infatti con un meccanismo siffatto, e con le condizioni previste per la sua attivazione (es. l’incremento delle riscossioni IVA e accise dovrà risultare non solo per il singolo porto ma in assoluto per i tutti i porti), si avrebbe che uno scalo marittimo, pur realizzando incrementi rilevanti in un determinato anno, potrebbe non trarre alcun beneficio se, nel medesimo periodo la portualità in genere (o addirittura quella della stessa Regione, secondo un’altra possibile interpretazione) registrasse risultati di segno negativo.

Per il 2008, inoltre, neanche è prevista quella misura rappresentata nel 2007 dalle poche risorse “fresche” di cui prima si è detto. Invero l’art. 35 del d.d.l. Finanziaria 2008 prevede un contenuto rifinanziamento della “legge obiettivo”, quindi potenzialmente anche interventi significativi per i trasporti e la logistica. Ma va osservato, in mancanza di finalizzazione/riserva di una quota di quei finanziamenti per infrastrutture di trasporto (e meno che mai per i porti), che si rischia una sottovalutazione delle esigenze del settore logistico, soprattutto della portualità.

Al di là di questi aspetti puntuali, non esaustivi, la considerazione conclusiva che Assoporti trae è che non si è concretamente realizzato un effettivo sistema di autonomia finanziaria delle Autorità Portuali. Sistema che consenta, pur con i meccanismi perequativi necessari, l’equilibrata crescita di una portualità, come detto, composita e multiforme.
La “canalizzazione”, nella forma attualmente prevista dal d.d.l. finanziaria 2008, di flussi di finanziamenti attraverso le Regioni, sembra non favorire un’organica e complessiva visione dell’articolato, polifunzionale sistema dei porti maggiori nazionali. Essa inoltre aggiunge un ulteriore passaggio all’iter di perfezionamento dei provvedimenti attuativi, e questo appare incoerente con le esigenze di velocizzazione, oltreché con il fondamentale principio generale della semplificazione dell’attività amministrativa.
Ovviamente questo non significa disconoscere il ruolo delle Regioni e le loro competenze, a partire da quelle riguardanti l’assetto del territorio, tanto più nel contesto del vigente Titolo V della Costituzione.
Anzi, partendo dalla constatazione che ancor prima della riforma del Titolo V alle Regioni erano già attribuiti importanti competenze in tema di portualità - l’approvazione del Piano Regolatore Portuale di qualsivoglia tipo di porto; la presenza all’interno del Comitato Portuale delle A.P.; il concorso sostanziale alla nomina del Presidente dell’A.P. - sembra opportuno valorizzarne il ruolo, anche attraverso un maggior coinvolgimento, sia nell’ambito del processo di elaborazione degli strumenti generali di pianificazione del settore della mobilità e di quelli della portualità nel suo complesso, sia nel momento in cui si vanno a valutare le priorità di intervento relativamente alle interconnessioni tra i porti, le reti, gli altri nodi intermodali interni - che hanno più immediato e rilevante impatto sul territorio.


* * *



Questo è ancor più vero nella prospettiva del Piano Generale della Mobilità e con riguardo agli strumenti generali di pianificazione del settore.
Avendo partecipato (a titolo personale) al Gruppo di Lavoro degli esperti incaricato di elaborare le “Linee Guida per il Piano Generale della Mobilità”, nelle more della loro presentazione non ritengo opportuno dare molte anticipazioni riguardo ai contenuti. Sicuramente positivo è che si tratta di un “piano-processo” - come già sottolineato dal Ministro Bianchi lo scorso anno alla nostra Assemblea - caratterizzato da tre basilari requisiti - “efficienza”, “sicurezza”, “sostenibilità” - e che apre il confronto sulle tematiche a partire proprio dalle Regioni anche attraverso la costituzione di “tavoli specifici”.

Poiché riteniamo corretta questa impostazione, auspichiamo serva a superare le troppe sedi ed i troppi tavoli che, senza una chiara regia e coordinamento si occupano, discutono, approfondiscono temi di interesse della portualità.
La preoccupazione maggiore è che si perda di vista una visione d’assieme del sistema marittimo portuale e un obiettivo strategico della portualità: divenire “cerniera” tra area mediterranea ed aree centro-est europee; capace di attrarre flussi e rilanciarli non solo via mare (transhipment) ma anche mediante le altre modalità verso destinazioni strategiche. Pensiamo questo sia il modo per far sì che il sistema portuale e logistico italiano possa crescere oltre quanto consentito dall’andamento del PIL nazionale.
La capacità del sistema portuale di “rilanciare” i flussi di traffico non solo via mare, implica ovviamente una forte integrazione con le altre modalità, oltreché l’efficientamento e la modernizzazione delle procedure.
Un buon contributo a questo obiettivo può essere dato facilitando e favorendo le iniziative, anche quelle delle A.P., volte ad incrementare l’intermodalismo e la logistica in sinergia con gli altri attori del settore.


* * *



Da questi ultimi argomenti muovono brevi considerazioni riguardo al dibattito in corso sulla modifica della legge n. 84 del 1994.
Come noto sono stati da tempo presentati diversi d.d.l. sul tema.
La Commissione Lavori Pubblici del Senato, riprendendo in questi ultimi giorni le audizioni sul tema, ha dato un segnale nel senso dell’accelerazione del dibattito.
Mi limito a prendere atto che i diversi d.d.l. contengono proposte di modifica riferite a più di uno degli aspetti della legge che Assoporti ritiene opportuno rivedere al fine di migliorare, senza stravolgere l’impostazione, la legge stessa:

  • consolidamento della soggettività e dell’autonomia delle A.P.;
  • riaffermazione e consolidamento delle competenze di amministrazione del demanio in capo alle A.P.;
  • semplificazione e velocizzazione delle procedure di pianificazione e realizzazione delle opere nei porti.

Da ultimo, come sappiamo, è stata elaborata in sede ministeriale un’ipotesi di proposta di legge sulla quale si sono tenute solo consultazioni informali.
Il Ministro Bianchi ed il Vice Ministro De Piccoli potranno darci anticipazioni attendibili in proposito. Indubbiamente una proposta di iniziativa governativa, alla quale non manca la caratteristica della visione complessiva e la considerazione anche delle più recenti innovazioni normative, sarebbe utile.

Ribadiamo con forza l’opportunità di intervenire con misure anzitutto di aggiustamento che migliorino aspetti problematici emersi nel corso del periodo di applicazione della legge senza metterne in discussione l’impostazione, a partire dalla conferma della centralità della funzione dell’A.P. - ente regolatore oltrechè di pianificazione e di programmazione, non riconducibile a modelli puramente privatistici.
Come sappiamo la legge ha consentito il radicamento nei porti maggiori di un’imprenditoria, terminalisti ed imprese portuali, che hanno dimostrato considerevoli capacità e talvolta propensione all’investimento. L’esperienza fa però ritenere utile una maggior



certezza per questi operatori, ma contemporaneamente anche un completamento delle regole (esempio in materia di concessioni) che garantiranno il miglior utilizzo del bene pubblico.
Anche per quanto riguarda il campo del lavoro, pur sapendo che la legge, e il contratto unico, hanno assicurato la pace sociale, rimane in parte irrisolto il tema della garanzia del salario per i prestatori di lavoro temporaneo in porto. Non si può altresì sottovalutare l’esigenza di pratiche e normative che aumentino la sicurezza del lavoro. A questo proposito ribadiamo la disponibilità di un tavolo nazionale con il sindacato e i rappresentanti delle imprese che, partendo sia dalla legge delega recentemente approvata, sia dagli accordi stipulati in alcuni porti, consenta di sviluppare una più alta cultura della sicurezza nonché pratiche degli organismi competenti sempre più all’altezza della tutela dei lavoratori.


* * *



Diversi altri argomenti meriterebbero una trattazione. Tra questi cito i diversi recentissimi documenti adottati dalla Commissione Europea, alcuni tra l’altro su tematiche portuali; su di essi comunque ci impegneremo nei mesi a venire in occasioni e sedi nazionali ed internazionali.
Limiti di tempo e l’intento di affrontare nella Tavola rotonda temi correlati a quelli che ho esposto mi consentono di fermarmi qui.
L’obiettivo è stato quello di trattare con questa relazione temi che travalicano l’interesse specifico ed esclusivo dei soli organismi di amministrazione dei porti, a partire dalle A.P., poiché attengono il complessivo mondo portuale e del trasporto e quanti con ruoli e funzioni diversi vi operano nonché attori del più vasto cluster logistico terra-mare.
A tutti confermo la disponibilità al confronto anche su aspetti specifici.
La disponibilità al confronto ed alla collaborazione è naturalmente prioritariamente offerta ai Ministri ed alle Istituzioni qui autorevolmente rappresentate con l’auspicio che, anzitutto sui temi che qui più diffusamente ho trattato, si riescano a trovare correttivi da apportare al d.d.l. finanziaria 2008 e soluzioni in modo da assicurare un costante progresso del comparto marittimo portuale e della logistica, che è progresso e crescita dell’intero sistema Paese. Quindi proponiamo di aprire un tavolo di confronto che coinvolga le Regioni, le città e le A.P. con Assoporti, per individuare tutti insieme le modalità attraverso le quali condividere, sul piano strategico, le priorità e convergere verso obiettivi di sviluppo condiviso. E’ evidente che il ruolo di promotore di questo confronto va ricondotto ai Ministeri dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Concludo rinnovando a tutti gli intervenuti i più sentiti ringraziamenti che estendo alla compagine associativa ed alla struttura di Assoporti.
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Ismailia
Oggi è stato attraversato dalla nave “CMA CGM Osiris” che può trasportare 15.536 teu
IMO, ILO, ICS e ITF sollecitano la tutela dei diritti dei marittimi rispetto ad un'ingiusta criminalizzazione
Londra
Ad aprile sono state adottate le “Linee guida sul trattamento equo dei marittimi detenuti in relazione a presunti reati”
I nuovi dazi di Trump colpiscono anche il traffico dei container nel porto di Long Beach
Long Beach
Nei primi cinque mesi del 2025 registrato un incremento del +17,2%
Trasferimento del porto di Carrara dall'AdSP ligure a quella toscana non senza un confronto con gli operatori
Milano
Lo chiedono Dario Perioli, FHP, Grendi e Tarros
Sino a 768 miliardi di dollari gli investimenti necessari per adeguare i porti mondiali all'innalzamento del livello dei mari
New York
Il porto di Los Angeles accusa l'impatto dei nuovi dazi sul traffico dei container
Los Angeles
A maggio registrata una diminuzione del -4,8%
Assagenti propone una task force per risolvere i problemi portuali, logistici e industriali
Genova
Un organismo di consultazione «problem solver» composto, oltre che dalle categorie del cluster marittimo, dalle industrie manifatturiere del quadrante Nord-Ovest
A maggio il traffico delle merci nel porto di Singapore è calato del -4,6%
Singapore
Ribaltata una nuova gru in consegna nella nuova area portuale di Tuas
Nel primo trimestre del 2025 il traffico delle merci sulla rete ferroviaria svizzera è calato del -6,4%
Neuchâtel
Performance dei servizi pari a 2,35 miliardi di tonnellate-km, in calo del -8,2%
ANGOPI teme che nuove misure per garantire la continuità marittima penalizzino i servizi di ormeggio
ANGOPI teme che nuove misure per garantire la continuità marittima penalizzino i servizi di ormeggio
Ischia
Potestà: necessario sottrarli ad un meccanismo perverso
L'olandese HES International gestirà un terminal per rinfuse nel porto di Marsiglia-Fos
Marsiglia
Il contratto di concessione avrà una durata minima di 30 anni
Il governo di Ibiza si oppone al programma di pernottamento a bordo dei traghetti offerto da Trasmed
Ibiza/Valencia
È ritenuto un «hotel clandestino», mentre la compagnia lo definisce un servizio crocieristico
Bruno Pisano nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mar Ligure Orientale
Roma
Assumerà l'incarico da lunedì prossimo
Federlogistica propone un confronto fra operatori sulla congestion fee in attesa di una soluzione dal governo
Genova
Nei primi cinque mesi del 2025 il traffico dei container nel porto di Gioia Tauro è cresciuto del +10,3%
Gioia Tauro
Sono stati movimentati 1.813.071 teu
Trasportounito, i tempi di attesa dei camion nei porti vanno pagati
Genova
Tagnochetti: la Port Fee ha l'obiettivo di redistribuire in modo più equo i costi di tutti i disservizi
Nominati i commissari delle AdSP del Tirreno Settentrionale, dello Ionio e della Liguria Occidentale
Roma/Genova
Preoccupazione dei sindacati per il futuro dei lavoratori di Genoa Port Terminal
Instabilità politica e transizione verde sono i principali problemi con cui si confronta lo shipping
Londra
Lo evidenzia l'“ICS Maritime Barometer Report 2024-2025”
Presentato il nuovo container terminal del porto di Termini Imerese
Palermo
Trasferimento del traffico movimentato da Portitalia nel porto di Palermo
Un sondaggio del GCMD conferma l'impegno dello shipping per la decarbonizzazione
Singapore
Preoccupazione dei porti per la mancanza di certezze circa la domanda da parte delle compagnie di navigazione
La Commissione UE ha identificato nuovamente Port Said East e Tanger Med quali porti di trasbordo di container limitrofi
Bruxelles
L'autotrasporto estende l'applicazione delle “congestion fee” al porto di Livorno
Livorno/Roma/Milano/Genova
Fedespedi, non risolvono i problemi, ma hanno come unico effetto l'innalzamento dei costi
Nel porto di Livorno è stato inaugurato il nuovo Posto di Controllo Frontaliero
Livorno
La struttura è costata 15 milioni di euro
Attuato il passaggio dell'80% del capitale di Louis-Dreyfus Armateurs a InfraVia
Suresnes/Parigi
La famiglia Louis-Dreyfus mantiene il restante 20%
Porto di Genova, via libera alla proroga della concessione a Spinelli sino al 30 settembre
Genova
Ok anche alla proroga al gruppo Campostano
Il Fondo Nazionale Marittimi ha avviato il riconoscimento di borse di studio
Genova
Sono concesse per i corsi di addestramento di base e di familiarizzazione alla security
RFI e MIT sottoscrivono l'aggiornamento al contratto di programma per circa 2,1 miliardi
Roma
Circa 500 milioni di euro previsti per la gestione della rete ferroviaria
San Giorgio del Porto consegna una nave per il bunkeraggio di gas naturale liquefatto
Genova
È stata costruita per Genova Trasporti Marittimi
Pisano (AdSP Liguria Orientale): i porti di La Spezia e Carrara si sono integrati in maniera quasi perfetta
La Spezia/Bari
Insediato il commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Meridionale
Raffaele Latrofa designato alla presidenza dell'AdSP del Mar Tirreno Centro-Settentrionale
Roma
È vice sindaco di Pisa
L'indiana Mazagon Dock Shipbuilders acquisisce il controllo del cantiere navale srilankése Colombo Dockyard
Mumbai
Investimento di circa 53 milioni di dollari
Al commissario dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale attribuiti i poteri e le prerogative del Comitato di gestione
Genova
Il provvedimento in attesa del ripristino degli ordinari organi di vertice
Approvato il Piano Operativo Triennale 2025-2027 dell'AdSP dell'Adriatico Centrale
Ancona
Parere favorevole dell'Organismo di partenariato della risorsa mare
Il 2 luglio a Genova si terrà l'assemblea pubblica del Centro Internazionale Studi Containers
Genova
Tratterà delle trasformazioni fisiche del container e della digitalizzazione dei processi
Andrea Ormesani è il nuovo presidente di Assosped Venezia
Venezia
Rinnovato il consiglio direttivo. Paolo Salvaro rimane segretario generale
Witte (ISU): nel 2024 il settore del salvataggio navale si è stabilizzato rispetto al minimo di due anni fa
Londra
La finlandese Elomatic installerà tunnel thruster su 11 navi da crociera del gruppo Carnival
Turku
I lavori inizieranno il prossimo autunno e termineranno nel 2028
Il primo luglio a Roma si terrà l'assemblea di Assarmatori
Roma
“Mediterraneo controcorrente” il tema dell'incontro
Fincantieri ha consegnato la nuova nave da crociera Viking Vesta all'americana Viking
Trieste/Los Angeles
È stata costruita nel cantiere navale di Ancona
La Guardia Costiera di Genova ha posto in fermo amministrativo la portacontainer PL Germany
Genova
La Marina Militare italiana commissiona a Fincantieri due nuove Multipurpose Combat Ship
Trieste
L'ordine all'azienda cantieristica vale 700 milioni di euro
Al gruppo MSC la gestione dei servizi crocieristici nei porti di Bari e Brindisi
Bari
Concessione della durata decennale con possibilità di estensione
Nel 2024 la tedesca Kombiverkehr è tornata all'utile
Francoforte sul Meno
Invariato il livello dei ricavi risultati pari a 434,6 milioni di euro
A Deltamarin la progettazione delle sei nuove ro-pax ordinate da Grimaldi per le rotte mediterranee
Turku
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
La pratica del subappalto nella logistica europea sta creando un mercato del lavoro parallelo in cui i diritti non vengono applicati
Bruxelles
Presentato il rapporto “Sorry, We Subcontracted You”
Domani Grendi immetterà la quarta nave del gruppo su rotte da e per la Sardegna
Milano
“Grendi Star”, della capacità di carico di 2.800 metri lineari, collegherà Marina di Carrara e Cagliari
Firmato il contratto di supporto in esercizio delle fregate FREMM tra Orizzonte Sistemi Navali e OCCAR
Taranto
L'accordo ha un valore complessivo di circa 764 milioni di euro
Appello per riformare l'intero sistema di formazione alla guida nel settore dei trasporti
Roma
Presentate sette proposte
Nel porto di Gioia Tauro i militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato 228 chili di cocaina
Reggio Calabria
Arrestati due portuali
Porto di Livorno, nuovo osservatorio per trovare soluzioni al problema della congestione portuale
Livorno
Marilli: cercheremo soluzioni per giungere alla possibile revoca della port fee
Lockton P.L. Ferrari ha chiuso l'ultimo esercizio annuale con ricavi lordi pari a 34 milioni di dollari
Genova
Il volume dei premi assicurativi è salito a 350 milioni
La polacca Trans Polonia Group acquisisce l'olandese Nijman/Zeetank Holding
Tczew
È specializzato nel trasporto e nella logistica di prodotti liquidi e gassosi
d'Amico Tankers vende due navi cisterna costruite nel 2011 per 36,2 milioni di dollari
Lussemburgo
Verranno consegnate agli acquirenti entro fine luglio e il 21 dicembre
L'Accademia Italiana della Marina Mercantile programma 13 nuovi corsi gratuiti
Genova
Disponibili oltre 300 posizioni
Una delegazione di Wista Italy in visita ai porti di Catania e Augusta
Catania/Augusta
L'associazione è formata da donne che ricoprono ruoli di responsabilità nei settori marittimo, della logistica e del trade
Nei primi cinque mesi del 2025 il porto di Algeciras ha movimentato 1,9 milioni di container (-6,3%)
Algeciras
I container vuoti sono diminuiti del -5,5% e quelli pieni del -6,4%
Reway Group entra nel settore della manutenzione di infrastrutture ferroviarie portuali
Licciana Nardi
Ottenute due commesse affidate dall'AdSP del Mar Ligure Orientale
A Delcomar ed Ensamar i servizi marittimi con le isole minori sarde
Cagliari
Aggiudicata la gara per l'affidamento in concessione per sei anni dei collegamenti
Porto di Trieste, il fresco di nomina Gurrieri silura il fresco di nomina Torbianelli
Trieste
Russo (Pd): è uno squallido gioco di potere
La singaporiana SeaLead amplia la sua offerta di spedizioni marittime al collegamento fra Turchia e Italia
Singapore
Rotta connessa a servizi che transitano attraverso il canale di Suez
Il programma americano Container Security Initiative è stato esteso al Marocco
Rabat
Amrani: consolidiamo il ruolo di Tanger Med come hub marittimo sicuro e di livello mondiale
Assai positivo il primo trimestre della greca Euroseas
Atene
Pittas: il momento positivo è proseguito nel secondo periodo trimestrale
Assonat e SACE presentano un piano per la portualità turistica italiana
Roma
Kuehne+Nagel ha aperto una nuova filiale a Napoli
Milano
Lo scopo è di supportare la crescita operativa del gruppo nell'Italia meridionale
RINA ha acquisito l'intero capitale della finlandese Foreship
Helsinki
L'azienda di Helsinki è specializzata in consulenza nel settore dell'ingegneria navale e meccanica
In calo il traffico dei container nei porti di Barcellona e Valencia a maggio
Barcellona/Valencia
Ripresa dei contenitori in transito nello scalo catalano
Stabile il traffico annuale delle merci nei porti greci nel 2024
Il Pireo
In crescita i volumi nazionali, mentre sono diminuiti gli scambi con l'estero
Perplessità di spedizionieri, doganalisti e agenti marittimi spezzini al trasferimento del porto di Carrara all'AdSP toscana
La Spezia
Timidamente, «auspicano una considerazione per i progressi compiuti fino ad ora»
Francesco Mastro nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Meridionale
Roma
Assumerà l'incarico il prossimo 30 giugno
John Denholm sarà il nuovo presidente dell'International Chamber of Shipping
Atene
Fra un anno subentrerà ad Emanuele Grimaldi
Insediati i commissari straordinari delle due Autorità di Sistema Portuale liguri
Genova/La Spezia
Matteo Paroli e Bruno Pisano alla guida degli enti
Marcata flessione del traffico dei container nel porto di Hong Kong a maggio
Hong Kong
Sono stati movimentati 1,05 milioni di teu (-12,7%)
Assogasliquidi-Federchimica indica la strada per accelerare la decarbonizzazione del trasporto stradale e marittimo
Roma
Amadei: il nostro settore è pronto ed è arrivato il momento delle scelte industriali coraggiose
Il comando della petroliera Eagle S accusato della tranciatura dei cavi sottomarini nel Golfo di Finlandia
Vantaa
L'incidente è stato causato dall'ancora della nave
Piattaforma online per segnalare criticità che pongono a rischio i lavoratori dei trasporti
Genova
È stata approntata da Fit Cisl Liguria
GNV realizzerà un collegamento estivo diretto fra Civitavecchia e Tunisi
Genova
Affiancherà la storica rotta via Palermo
È stata portata a termine l'unificazione delle concessioni di Grimaldi nel porto di Barcellona
Madrid/Barcellona
Il contratto ha scadenza il 20 settembre 2035
Nei primi cinque mesi del 2025 il traffico delle merci nei porti russi è calato del -4,9%
San Pietroburgo
A maggio registrata una flessione del -12% circa
Il gruppo logistico Raben crea una filiale in Turchia
Milano
Avrà 20 dipendenti e un magazzino cross-dock di 2.000 metri quadri
Alberto Dellepiane è stato confermato presidente di Assorimorchiatori
Roma
Inalterata la composizione dell'intero vertice associativo
Accordo tra Fincantieri e l'indonesiana PMM per sviluppare soluzioni per far fronte alle nuove sfide subacquee non convenzionali
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Il primo luglio a Roma si terrà l'assemblea di Assarmatori
Roma
“Mediterraneo controcorrente” il tema dell'incontro
Il 2 luglio a Genova si terrà l'assemblea pubblica del Centro Internazionale Studi Containers
Genova
››› Archivio
RASSEGNA STAMPA
US has its eye on Greek ports
(Kathimerini)
Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
(Free Malaysia Today)
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FORUM dello Shipping
e della Logistica
Intervento del presidente Tomaso Cognolato
Roma, 19 giugno 2025
››› Archivio
Affidati i lavori di adeguamento strutturale della banchina 23 del porto di Ancona
Ancona
Intervento del valore di oltre 11,8 milioni di euro
Convegno sul ruolo di GNL e bioGNL per la decarbonizzazione dei trasporti e dell'industria
Roma
L'evento di Federchimica-Assogasliquidi si svolgerà lunedì a Roma
L'olandese Bolidt incrementa la presenza nel settore delle navi da crociera con l'acquisizione dell'americana Boteka
Hendrik-Ido-Ambacht
Contship Italia ha acquisito la società genovese di servizi doganali S.T.S.
Melzo
L'azienda ligure è stata fondata nel 1985
Francesco Benevolo è stato nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Centro-Settentrionale
Roma
È direttore operativo di RAM - Logistica, Infrastrutture e Trasporti
Montaresi rimette il mandato di commissario dell'AdSP Ligure Orientale
La Spezia
Negli otto mesi di gestione commissariale - sottolinea - non abbiamo perso neppure un secondo
Gurrieri è stato nominato commissario straordinario dell'AdSP del Mare Adriatico Orientale
Trieste
In attesa del perfezionamento dell'iter formale per la designazione del presidente
I commissari dell'AdSP della Liguria Occidentale hanno rimesso il mandato nella disponibilità del ministro Salvini
Genova
La decisione nel quadro dell'iter di designazione e nomina dei nuovi vertici
Confetra critica le disposizioni del decreto-legge Infrastrutture per l'autotrasporto
Roma
La Confederazione sollecita lo blocco del processo di nomina dei presidenti delle autorità portuali
A maggio sono diminuiti i ricavi delle taiwanesi Evergreen, Yang Ming e WHL
Keelung/Taipei
Accentuata la flessione per le due principali compagnie
Ordine alla sudcoreana KSOE per la costruzione di otto portacontainer da 15.900 teu
Seongnam
Il valore unitario di ciascuna nave è di circa 221 milioni di dollari
Primo terminal portuale per il traffico di auto della greca Neptune Lines
Il Pireo
Sarà inaugurato il prossimo anno nel porto francese di Port-La Nouvelle
Il 16 giugno si terrà l'assemblea dell'associazione degli agenti e mediatori marittimi genovesi
Genova
Tavola rotonda su Genova, polo del Nord Ovest e del Mediterraneo
Rinnovato il consiglio di amministrazione di BN di Navigazione
Genova
BluNavy punta a raggiungere un milione di passeggeri entro il 2025
Viking Line progetta la più grande nave ro-pax al mondo a sola propulsione elettrica
Viking Line progetta la più grande nave ro-pax al mondo a sola propulsione elettrica
Åland
Traffico mensile dei container record nei porti turchi
Ankara
A maggio sono stati movimentati quasi 1,4 milioni di teu (+17,6%)
Sergio Landolfi è stato eletto presidente dell'Associazione Doganalisti del Porto della Spezia
La Spezia
Rinnovato il consiglio direttivo
Ad ottobre a Salerno l'élite dell'industria dei traghetti parteciperà alla conferenza di Interferry
Victoria
Evento dal titolo “Connections”
Uniport avvia un'iniziativa a favore della ricerca sulla SLA
Roma
Raccolta fondi a favore del Centro Clinico NeMO Fondazione Serena Onlus
Il Propeller Club di Genova ha analizzato rischi e opportunità dell'uso dell'AI nei settori marittimo e assicurativo
Genova
Evidenziata l'importanza della formazione nell'impiego della tecnologia
Chantiers de l'Atlantique consegna lo yacht da crociera di lusso Luminara a The Ritz-Carlton Yacht Collection
Saint-Nazaire
La nave debutterà in Alaska
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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