Autorità Portuale di Genova
Piano Operativo Triennale 2008-2010
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INDICE
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- Azioni per la valorizzazione del territorio demaniale
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- Verifica sui piani di impresa e monitoraggio delle attività
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- L'analisi dei traffici presentata nella prima parte pone le basi
per introdurre la trattazione di come ci si propone di sviluppare le
più idonee attività di approfondimento e di
monitoraggio, che risultano necessarie allo scopo di ottimizzare
l'utilizzo di risorse territoriali date e notoriamente scarse,
specie nell'ambito portuale genovese.
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- L'attività di monitoraggio sarà volta
principalmente alla razionalizzazione delle aree portuali e dovrà
essere principalmente fondata su due azioni strettamente correlate
tra loro.
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- La prima, costituita dal controllo del piano di attività
contenuto nell'atto di concessione e dei suoi successivi
aggiornamenti, dovrà appurare la rispondenza tra l'effettivo
utilizzo delle risorse portuali con quanto prospettato in sede di
assegnazione delle aree per lo svolgimento di operazioni portuali.
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- La seconda azione sarà volta a verificare che, sulla base
delle previsioni di traffico contenute nel piano di attività
e nei suoi successivi aggiornamenti, sussista in futuro un
bilanciamento fra la domanda e l'offerta di movimentazione di
determinate categorie merceologiche, anche sulla base di analisi
generali della domanda per il settore in esame.
-
- Entrambe le azioni di monitoraggio trovano ora un ulteriore
fondamento nei parametri di redditività dei traffici portuali
nei diversi settori merceologici, in relazione all'importanza
crescente assunta dall'andamento dei flussi di merce in entrata e in
uscita dal porto a seguito dell'introduzione dei nuovi principi di
autonomia finanziaria nell'ordinamento portuale, e delle regole che
conseguentemente debbono ispirare la politica degli investimenti e
della gestione del territorio.
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- Più in dettaglio, va sottolineato che le Autorità
Portuali, nell'esercizio dei propri compiti di indirizzo,
coordinamento e controllo delle operazioni portuali e delle altre
attività commerciali e industriali, sono tenute per legge a
verificare con cadenza annuale:
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- il rispetto delle condizioni previste nel programma operativo
presentato dalle imprese autorizzate all'esercizio delle operazioni
portuali;
- il permanere dei requisiti in possesso al momento del rilascio
della concessione e l'attuazione degli investimenti previsti nel
programma di attività.
- Il monitoraggio delle attività degli operatori, con
particolare riferimento all'andamento dei traffici, risulta inoltre
sempre più necessario al fine di individuare eventuali
criticità, comprenderne le cause e dare avvio ad eventuali
azioni condivise per poterle superare in tempi compatibili con le
esigenze di operatività.
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- Con riferimento alla verifica del rispetto delle previsioni
contenute nei piani di impresa degli operatori, soprattutto in
termini di traffici e investimenti realizzati, nel corso degli anni
tale attività ha dato luogo alla redazione di opportune
relazioni esaminate annualmente dal Collegio dei Revisori dei Conti.
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- A partire dal 2004, inoltre, è stata avviata
dall'Amministrazione un'azione di riordino complessivo delle
modalità di attuazione ditale attività di verifica,
tramite la predisposizione di un nuovo modello di rilevazione
approvato dal Comitato Portuale in data 27/10/2004 ed adottato a
partire dall'esercizio 2005.
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- Come già sottolineato in sede di ultimo aggiornamento del
lavoro sui piani di impresa (oggetto di una Comunicazione del
Presidente nella seduta di Comitato Portuale del 27 settembre 2007),
le analisi effettuate negli ultimi anni, attraverso questi nuovi
strumenti di rilevazione e confronto tra i dati preventivi e
consuntivi, si sono rivelate sostanzialmente appropriate ai fini di
valutare gli andamenti complessivi dei concessionari oggetto di
analisi ed in relazione agli obiettivi posti dalla L. 84/94 e citati
in premessa.
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- Ad oggi è tuttavia opportuno sottolineare come da un lato
sia necessario migliorare ed affinare tali strumenti di verifica per
renderli maggiormente compatibili con le attività da
monitorare e colmare alcune carenze registrate nella fase di avvio
del nuovo modello, e dall'altro si renda indispensabile estendere
l'attività di analisi alle aree portuali nel loro complesso,
finalizzandola in particolare alla loro razionalizzazione e maggiore
valorizzazione.
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- Sotto il primo profilo si è già sottolineato come
sia intendimento dell'Autorità Portuale di Genova procedere
ad affinare il modello di rilevazione adottato concentrando la
futura attività di analisi e monitoraggio sui punti seguenti:
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- l'esigenza, più volte manifestata, di acquisire una
contabilità separata delle attività delle imprese
concessionarie, in relazione alla quale dagli ultimi incontri
realizzati con i terminal operators è emersa la loro
disponibilità a risolvere tale problema, seppure con tempi e
modalità diverse dettate dalle caratteristiche dei singoli
settori;
- l'estensione su orizzonti temporali di medio-lungo termine (5
anni) dell'attività di analisi dei programmi di attività
per quanto concerne le variabili economico-patrimoniali-finanziarie,
per poter apprezzare l'andamento gestionale complessivo dell'impresa
e analizzare con maggior prudenza il mercato nel contesto
congiunturale macroeconomico;
- l'importanza di affiancare all'analisi dei dati quantitativi
elementi di “contesto” relativi ai singoli mercati in
cui operano le imprese concessionarie che presentano caratteristiche
concorrenziali e organizzative tra di loro profondamente diverse;
- la necessità di interagire con gli operatori e di
approntare strumenti più “snelli” di rilevazione
- un più efficace utilizzo delle tavole previsionali
inserite nel nuovo modello di rilevazione (conto economico, stato
patrimoniale e prospetto fonti e impieghi), non solo nel momento in
cui debbano essere valutate domande di nuove concessioni, ma anche
in concomitanza di rilevanti interventi infrastrutturali realizzati
da Autorità Portuale e/o in corrispondenza di significativi
investimenti da parte del concessionario già operante
nell'area portuale.
- Risulta altresì necessario effettuare ulteriori
approfondimenti relativi ai singoli segmenti di attività, al
fine di stabilire in modo oggettivo e non discrezionale quali
indicatori debbono essere oggetto di verifica ai fini della revoca e
quali sono i relativi livelli cui può corrispondere un
situazione rientrante nel “giustificato motivo”.
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- Il secondo profilo si estende ad un'analisi dettagliata
sull'utilizzo delle aree portuali in concessione anche ad operatori
diversi dalle imprese portuali, e ciò al fine di poter
selezionarne le priorità di utilizzo sulla base di criteri di
maggiore efficienza produttiva e territoriale.
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- La gestione del territorio: criticità riscontrate,
azioni avviate e da intraprendere
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- Le caratteristiche di un'area portuale come quella del Porto di
Genova, estesa per circa 7.000.000 di mq. di superfici e 8.000.000
di mq. di specchi acquei, presentano una oggettiva complessità
anche sotto il profilo della gestione amministrativa.
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- A titolo di completezza è opportuno ricordare che ad oggi
nel porto di Genova si contano 115 concessioni pluriennali regolate
tramite Atti e 696 regolate a mezzo licenza (censite al mese di
marzo 2008), con durata da 3 mesi a 4 anni. Le attività
riconducibili alle suddette concessioni sono sintetizzate nella
tabella seguente riferita all'esercizio 2006.
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- Tabella 15 - Il quadro delle concessioni demaniali - fine
2006
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FUNZIONI E CATEGORIE |
CONCESSIONI |
Aree in concessione |
Aree in concessione |
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n. |
(mq.) |
% su tot. |
COMMERCIALE |
253 |
3.055.351 |
62,00% |
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Terminal operators |
23 |
2.925.431 |
59,36% |
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Attività commerciali |
143 |
71.734 |
1.46% |
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Magazzini portuali |
87 |
58.186 |
1,18% |
SERVIZIO PASSEGGERI |
10 |
5.227 |
0,11% |
INDUSTRIALE |
178 |
823.438 |
16,71% |
|
Attività industriali |
49 |
190.558 |
3,87% |
|
Depositi costieri |
18 |
138.452 |
2.81% |
|
Cantieristica |
111 |
494.428 |
10,03% |
TURISTICA E DA DIPORTO |
58 |
316.997 |
6,43% |
|
Attività turistico ricreative |
40 |
158.051 |
3.21% |
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Nautica da diporto |
18 |
158.945 |
3.23% |
PESCHERECCIA |
18 |
5.523 |
0,11% |
INTERESSE GENERALE |
134 |
703.329 |
14,27% |
|
Servizi tecnico nautici |
40 |
35.056 |
0,71% |
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Infrastrutture |
81 |
633.364 |
12,85% |
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Imprese esecutirici di opere |
13 |
34.909 |
0,71% |
VARIE |
8 |
18.365 |
0,37% |
TOTALE GENERALE |
659 |
4.928.229 |
100% |
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- Fonte: Autorità Portuale di Genova
-
- A ciascun titolo concessorio sono inoltre legati diversi
procedimenti di tipo autorizzatorio (dalla posa di un contenitore,
alla richiesta di rottura del suolo, all'autorizzazione a cedere a
terzi porzioni di aree in regime di 45 bis Cod. Nav., etc..) nonché
tutte le pratiche di tipo “finanziario” (canoni,
garanzie, cauzioni, indennizzi, etc...).
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- La molteplicità delle attività e funzioni
esercitate sul territorio portuale, nonché l'ampiezza dello
stesso, comportano quindi una notevole complessità di
gestione e richiedono conseguentemente un'adeguata organizzazione
per lo svolgimento delle attività di ordinaria
amministrazione.
-
- L'impegno organizzativo profuso in particolare nell'ultimo
periodo per corrispondere al necessario rispetto delle modalità
e dei tempi di rilascio dei titoli demaniali e autorizzativi ha
generato un ingente carico di lavoro, soprattutto in presenza di un
quadro normativo caratterizzato da pesanti rigidità e quindi
sovente in contrasto con i criteri di efficienza che dovrebbero
guidare l'attività dell'Amministrazione.
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- L'obiettivo prioritario che si intende perseguire è
dunque riferito al necessario coordinamento ed aggiornamento di
tutti gli aspetti inerenti la gestione del demanio marittimo, le
procedure correlate alla stessa e i canoni concessori, da
organizzare in un unico documento a finalità regolamentare.
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- In particolare, i principali contenuti di tale regolamento d'uso
del territorio portuale saranno i seguenti:
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- canoni demaniali, con una specifica differenziazione in base al
tipo di attività del concessionario e definiti sulla base
delle indicazioni contenute nella normativa vigente in materia
(laddove sia presente);
- procedure di pagamento dei canoni demaniali, nonché delle
connesse garanzie e polizze assicurative;
- procedure per il rilascio delle concessioni demaniali;
- durata e cessazione della concessioni demaniali;
- occupazioni temporanee di aree demaniali marittime;
- utilizzazione delle aree in concessione in maniera difforme dal
titolo concessorio o abusiva occupazione.
- In relazione ai canoni demaniali, in un'ottica di valorizzazione
delle aree portuali e razionalizzazione dell'uso delle stesse, si
ritiene opportuno valutare eventuali esigenze di aggiornamento
dell'Accordo (vigente dal 1996) sui canoni delle imprese
terminaliste operanti nel porto di Genova. In tal senso si potrebbe
verificare se alcuni elementi posti alla base di tale accordo (ad
esempio il valore unitario preso come riferimento per le aree, i
coefficienti utilizzati per differenziarne caratteristiche e
utilizzo, etc...) possano necessitare una rivisitazione o meno, e
prevedere eventualmente una semplificazione di alcuni passaggi
dell'accordo che possono risultare complessi o, in alcuni casi, di
difficile interpretazione.
-
- La revisione dell'Accordo sui canoni delle imprese terminaliste
meriterebbe altresì, e in primo luogo, opportuni
approfondimenti anche sulla base di un confronto con le altre realtà
portuali italiane ed europee, alfine di individuare un criterio che
possa rappresentare al meglio le esigenze amministrative ed
operative dell'ente e del porto e traguardare obiettivi di massima
efficienza gestionale.
-
- Lo stato del contenzioso relativo ad aree terminalistiche
-
- 1) Grendi Trasporti Marittimi S.p.A.
-
- A) A seguito del ricorso proposto da Grendi contro gli atti
relativi all'assegnazione in concessione delle aree del c.d.
Multipurpose, il TAR Liguria ha recentemente annullato gli atti
impugnati.
-
- A seguito di ricorso in appello proposto da Autorità
Portuale e dalle altre parti in causa, il Consiglio di Stato, con
ordinanza del maggio scorso, ha sospeso l'esecutività della
sentenza di primo grado, stante l'evidente periculum in niora per
l'operatività portuale derivante dall'annullamento dei titoli
concessori rilasciati.
-
- Allo stato risulta fissata udienza per la discussione del merito
per il giorno 6.5.2008.
-
- B) Arbitrato con Fingenoa S.r.l. (società facente capo al
gruppo Grendi)
-
- Il contenzioso ha ad oggetto crediti di Autorità Portuale
per canoni, personale ed altro piuttosto risalenti nel tempo (inizio
anni ‘90) e controcrediti di Genoa Terminal (ora Fingenoa) per
indennizzi asseritamene dovuti da Autorità Portuale (anche in
forma di sconti su canoni) e per altre causali afferenti ai rapporti
concessori intercorsi fra le parti.
-
- Il lodo arbitrale è stato depositato alla fine dell'anno
2005.
-
- Gli arbitri hanno riconosciuto pressoché integralmente il
credito di Autorità Portuale e solo parte delle
rivendicazioni di Fingenoa.
-
- Sempre nel lodo è prevista la compensazione dei reciproci
crediti, con un saldo positivo per l'ente, in parte pagato da
Fingenoa.
-
- Autorità Portuale ha recentemente proposto appello
avverso il lodo nella parte in cui riconosce crediti di Fingenoa ed
a sua volta quest'ultima, nel costituirsi, ha proposto appello per
la parte di domande da essa formulate e non accolte.
-
- All'udienza dei 24 ottobre 2007 la causa è stata rinviata
al 25.2.2009 per la precisazione delle conclusioni. Conseguentemente
in quella data, salvo fatti nuovi, la causa d'appello sarà
trattenuta in decisione.
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- C) Grendi Trasporti Marittimi S.p.A., con atto notificato in
data 3.8.2007, ha proposto ricorso ai TAR Liguria avverso la
deliberazione del Comitato Portuale dei 19. 1 2.2005 avente ad
oggetto “Terminal Rinfuse Italia: accordo per la sistemazione
delle aree di cantiere di Calata Bettoio”.
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- In data 14.12.2007 sono stati notificati motivi aggiunti con
istanza di sospensiva allo stato rinviata al 3.4.2008.
-
- D) Con ricorso ai TAR Liguria notificato in data 2 1.3.2008,
la Società Grendi ha chiesto l'annullamento, previa
sospensiva, della deliberazione del Comitato Portuale dell'Autorità
Portuale di Genova 24.1.2008, n. 5 (non integralmente conosciuta)
avente ad oggetto “Calata Bettolo: richiesta di Autorità
Marittima di ricerca di soluzioni per la provvisoria sistemazione
degli accosti della Grendi Trasporti Marittimi S.p.A. In sicurezza”,
nella parte in cui viene respinta la proposta della Capitaneria di
Porto di Genova di temporanea aliocazione degli accosti Grendi
presso il terminal Tirrenia, ponte Libia ponente, e correlata
assegnazione di aree retrostanti.
-
- L'udienza di sospensiva potrebbe essere fissata per i primi
giorni del mese di aprile p.v., ma allo stato non è ancora
nota, dipendendo anche dalla data in cui controparte depositerà
il ricorso.
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- 2) Contship Italia S.p.A.-La Spezia Container Terminal S.p.A.
-
- A) Nello scorso mese di giugno, Contship e la sua controllata
hanno proposto ricorso al TAR Liguria alfine di ottenere
l'annullamento, previa sospensione, degli atti emessi dall'Autorità
Portuale, con cui è stato consentito a VTE S.p.A. di operare
temporaneamente sui VI Modulo del terminal di Voltri nelle more
della gara in considerazione della ridotta operatività
derivante dai lavori da eseguire sul Quarto Modulo.
-
- Con il medesimo ricorso era stata altresì impugnata
l'ordinanza del Sindaco di Genova che aveva provvisoriamente
ordinato di consentire a VTE S.p.A. l'uso dei VI Modulo per
rimuovere una situazione di emergenza cittadina derivante da un
blocco della viabilità attribuibile al traffico portuale.
-
- Il TAR Liguria, con ordinanza in data 28.6.2007, ha respinto la
richiesta di sospensiva, condividendo le ragioni esposte dalle
amministrazioni coinvoite.
-
- B) In data 27.12.2007 Contship ha proposto ricorso ai TAR
Liguria avverso gli atti relativi alla gara per l'assegnazione del
VI modulo presentando anche successivamente motivi aggiunti di
ricorso. All'udienza fissata per la discussione della sospensiva la
ricorrente ha rinunciato alla misura cauteiare e la discussione del
merito è stata fissata per il giorno 22.5.2008.
-
- 3) Ignazio Messina e C. S.p.A.
-
- A) Nell'anno 2006, la società ha proposto ricorso al TAR
Liguria avverso le delibere assunte dal Comitato Portuale
relativamente alla riprogrammazione delle opere per il triennio
2006-2008 ed alle note di variazione al bilancio 2006.
-
- In estrema sintesi, la società ricorrente ha contestato
la redistribuzione delle risorse effettuata con tali delibere e la
nuova programmazione temporale delle stesse, che farebbero ritardare
i lavori di suo interesse.
-
- Non risulta fissata alcuna udienza per la discussione della
causa.
-
- B) Ricorsi al TAR Liguria, proposti nell'anno 2001 e 2003,
aventi ad oggetto la regolamentazione in porto delle guardie ai
fuochi.
-
- I due ricorsi sono stati rinunciati per la parte relativa
all'Autorità Portuale, ma non nei confronti degli atti della
Capitaneria di Porto.
-
- Risulta che fosse all'esame delle parti un'ipotesi di
definizione del contenzioso che avrebbe dovuto portare ad un
definitivo abbandono dei ricorsi anche nei confronti della
Capitaneria di Porto.
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- All'udienza del 12.7.2007, la causa è stata cancellata
dal ruolo in attesa di verificare gli esiti dei contatti intercorsi.
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- C) Nell'agosto 2007 la Società Messina ha avviato un
contenzioso arbitrale contro Autorità Portuale volto ad
ottenere il risarcimento dei danni asseritamente subiti in
conseguenza del ritardo nel trasferimento di n. 4 gru nelle aree in
concessione alla società terminalistica e da quest'ultima
acquistate nel 2004.
-
- E' fissata la data del 5.5.2008 per la comparizione personale
delle parti per l'espletamento del rituale tentativo di
conciliazione.
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- D) Con atto notificato in data 4.3.2008 la Società
Messina ha introdotto dinanzi al TAR Liguria un giudizio di
giurisdizione esclusiva con cui ha richiesto la condanna dell'ente
al risarcimento dei danni per un ammontare superiore ad €
10.000.000 per assente inadempienze agli obblighi gravanti sull'ente
in forza degli atti di concessione stipulati fra le parti.
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- Allo stato non risulta fissata alcuna udienza di discussione del
ricorso.
-
- 4) Industrie Rebora S.r.l.
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- Nell'anno 2006, Industrie Rebora S.r.l. ha proposto ricorso al
TAR Liguria per l'annullamento dell'atto di concessione rilasciato a
Terminal S. Giorgio nell'ambito delle aree Multipurpose e delle
connesse delibere del Comitato Portuale.
-
- In estrema sintesi, la ricorrente lamenta che, nello stipulare
l'atto, l'amministrazione non avrebbe salvaguardato i traffici di
Industrie Rebora come, invece, secondo la prospettazione di
quest'ultima, avrebbe dovuto fare sulla base degli atti.
-
- Industrie Rebora, con nota in data 10.11.2006, ha comunicato di
ritenere ormai superate le proprie ragioni di doglianza e la
disponibilità a rinunciare al ricorso a fronte di analoga
disponibilità da parte di Terminal S. Giorgio a rinunciare al
ricorso proposto in data 9.11.2006 avverso l'atto di concessione di
Centro Servizi Derna e di Industrie Rebora (v. infra).
-
- In ogni caso, allo stato non risulta fissata alcuna udienza.
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- 5) Terminal S. Giorgio S.r.1.
-
- Nel mese di novembre del 2006, Terminal S. Giorgio S.r.l. ha
impugnato gli atti di concessione di Industrie Rebora e di Centro
Servizi Derna principalmente per ritenuta violazione dell'art. 18,
comma 7, 1. n. 84/94.
-
- Analogamente a quanto riferito al paragrafo n. 5 che precede. è
stato informalmente preannunciato un abbandono del ricorso qualora
Industrie Rebora formalizzi la propria rinuncia al contenzioso di
cui sopra.
-
- 6) Arbitrato VTE
-
- Con atto notificato in data 22.10.2007, Voltri Terminal Europa
S.p.A. ha avviato procedura arbitrale nei confronti di Autorità
Portuale di Genova volta, in sintesi, a definire la legittimità
delle richieste di Autorità Portuale a titolo di conguaglio
canoni rispetto agli importi già pagati, nonché la
rideterminazione degli stessi alla luce di vari fatti ritenuti
rilevanti ed ancora il rimborso di costi sostenuti dall'ente per
lavori eseguiti sul terminal.
-
- 7) Prà Distripark Europa
-
- Con atto notificato in data 12.11.2007, PDE ha promosso ricorso
al TAR Liguria per l'annullamento della determinazione del canone
per la concessione demaniale marittima. Allo stato non è
fissata la data di udienza.
-
- 8) Altri ricorsi di rilievo, anche se non relativi ad aree
terminalistiche:
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- 8.A) Derrick S.r.i.- Nuovo Borgo Terminal Containers S.r.i. -
SILT
-
- Le società sopra indicate hanno proposto ricorso al TAR
Liguria contro la Società per Cornigliano S.p.A. e gli altri
enti locali per l'annullamento dell'accordo del 23.6.2006
concernente la concessione in comodato da parte della Società
per Cornigliano S.p.A. al Gruppo Spinelli di aree demaniali in zona
portuale già occupate dallo stabilimento Ilva di Genova.
-
- All'udienza di discussione del merito del 3 1.10.2007 la causa è
stata sospesa in attesa che venga deciso dalla Corte di Cassazione
il ricorso per regolamento di giurisdizione proposto dal Gruppo
Spinelli.
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- 8. B) Porto Turistico Camillo Luglio S. r. i.
-
- In data 26. 10.2007, la società sopra indicata ha
proposto ricorso al TAR Liguria per la dichiarazione del silenzio
inadempimento dell'Autorità Portuale all'obbligo di
concludere entro i termini legali il procedimento per il rilascio di
concessione demaniale marittima in ampliamento relativa
all'attuazione del progetto del nuovo porto turistico di Sestri
Ponente, nonché perché sia ordinato all'Autorità
Portuale di concludere il suddetto procedimento entro il termine
perentorio di 30 giorni.
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- L'udienza per la discussione del ricorso risulta fissata per il
giorno 17 aprile 2008.
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- 8.C) ILVA S.p.A.
-
- La società Ilva S.p.A. ha a suo tempo proposto ricorso
avverso la decisione dell'Autortià Portuale di istituire la
sovrattassa portuale.
-
- Nonostante il lungo tempo trascorso dalla proposizione del
ricorso non risulta essere ancora stata fissata udienza per la
discussione della causa.
PIANO OPERATIVO TRIENNALE 2008 - 2010
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