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IL SERVIZIO MEDWAY, CONGIUNTO LLOYD TRIESTINO - EVERGREEN, RIPORTA A VOLTRI UN COLLEGAMENTO FISSO CON L'ESTREMO ORIENTE
17 luglio 1996
Nel presentare al Voltri Teminal Europa il servizio congiunto "Medway", gestito dalle compagnie Lloyd Triestino ed Evergreen, che collega il Mediterraneo - scalando in Italia Voltri e Trieste - a Jeddah, al Sud-Est Asiatico, al Far East, per poi proseguire per la costa occidentale del continente nordamericano, il presidente onorario del Vte Rinaldo Magnani ha tenuto a sottolineare "l'importanza, per il porto di Genova, di riattivare un servizio costante con l'Estremo Oriente; un collegamento perduto nell'89 per responsabilità tutte genovesi". E la scelta di Voltri sulla rotta Medway, che ha lasciato il porto di La Spezia, non può che confermare la continua crescita in traffico e soprattutto in credibilità del terminal del gruppo Fiatimpresit.
Per il Lloyd Triestino il servizio Medway, nato nel '93 dopo la cessazione delle attività di Mafecs - con il quale la società operava tra il Mediterraneo e l'Estremo Oriente - è oltretutto fondamentale, in quanto costituisce la più importante linea per container su questa rotta. Medway è poi la linea di congiungimento privilegiata con il servizio Asiapac/Pacway, attivo in joint service con l'Italia di Navigazione dal '94, e Asiapac, che collega settimanalmente l'Asia con la costa occidentale nordamericana, consente di integrare e globalizzare la rete di collegamenti mondiali del gruppo Finmare: la compagnia triestina e l'Italia di Navigazione, l'altra società del gruppo, hanno infatti una consolidata tradizione di traffici che riguardano settori geografici opposti, la prima dedita ai collegamenti con l'Oriente, la seconda con le Americhe. La costante maggior integrazione degli interessi delle due compagnie si è espressa a partire da attività di transhipment e si è trasformata ultimamente in joint service nel servizio Asiapac. Proprio questa linea, che scala in Italia a Gioia Tauro, consente il collegamento degli opposti emisferi su cui lavorano le compagnie e quindi il completamento del quadro mondiale di traffici offerti da Finmare.
La scelta di Voltri come scalo Medway è stata festeggiata in occasione dell'arrivo al terminal della nave "Nuova Trieste" impiegata nel servizio, proveniente da Cipro ed diretta a Fos. Il servizio ha cadenza settimanale e si avvale di altre 13 unità, di cui 11 di proprietà dell'Evergreen e 2, oltre a quella giunta a Genova, del Lloyd Triestino: "Nuova Genova" e "Nuova Lloydiana" le navi del Lloyd sono in grado di trasportare circa 3000 contenitori ciascuna.
Il servizio Medway serve direttamente i porti di Tokyo, Osaka, Hakata, Kaohsiung, Hong Kong, Singapore (su cui confluiscono a mezzo feeder i traffici provenienti da Vietnam, Filippine, Indonesia, Tailandia, Malesia e Shanghai), Colombo (con trasbordo del carico da Madras, Calcutta, Cochin e Tuticorin), Jeddah, Limassol, Genova Voltri e Trieste.
Le compagnie della Finmare, che hanno movimentato congiuntamente 310 mila teus nel '95 nel Mediterraneo con un fatturato che ha sfiorato i mille miliardi di lire, contano di far transitare a Genova circa 50-55 mila teus l'anno; un impegno che, insieme con gli altri, consentirà di valutare la flessibilità, la libertà e la capacità imprenditoriale raggiunta nelle scelte commerciali dopo essersi svincolate dalle rigide maglie statali e dai meno sgraditi finanziamenti pubblici di cui non sono più beneficiarie.
Il presidente dell'Autorità Portuale genovese, Giuliano Gallanti, parlando del terminal di Voltri e comparandolo con la situazione osservata nel porto di Anversa, ha invece sottolineato l'importanza di quanto avviene alle spalle delle banchine dei terminal: lo spazio e l'efficienza che il sistema portuale saprà dare al movimento degli autotreni risulterà decisivo per la crescita del Vte e dell'intero scalo. Gli autotrasportatori che lavorano ad Anversa, avvalendosi di un efficiente servizio informatico, possono infatti raggiungere le navi nel momento esatto in cui si devono iniziare le operazioni di sbarco e imbarco, permanendo per un tempo molto limitato all'interno dell'area portuale. La stessa situazione deve essere ricreata a Genova: deve essere sì presente un autoporto, che qualche tempo fa veniva individuato nelle aree attigue al torrente Polcevera, in modo da consentire agli autotrasportatori di attendere il loro turno di ingresso sulle banchine, ma deve nel contempo essere approntato un sistema informatico che riduca al minimo la permanenza dei tir sui terminal; un'operazione inderogabile, vista la mancanza di spazi che penalizza moltissime banchine genovesi.
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