La Baltic Shipping Company (Bsc), che fu uno dei più potenti armamenti europei ai tempi dell'Unione Sovietica, dopo lunghe e negative vicissitudini è ora in mano ai suoi azionisti che ne programmano l'attività e che cercano di salvarla dalla crisi che da tempo l'attanaglia. Riuniti in assemblea generale hanno definito gli obiettivi che la società si propone di realizzare a breve e a medio termine e hanno nominato il presidente nella persona di Mikhail Romanovsky, che è anche il presidente dell'associazione che raggruppa tutti gli armatori russi. Romanovsky ha ottenuto al fiducia e il voto favorevole di gran parte degli azionisti della Bsc, tra i quali il principale è il gruppo Maritime Investors che possiede il 26,3 per cento del capitale della società.
Prese in mano le redini del comando, il presidente si è reso conto che la società si trova sull'orlo del baratro e certamente affonderà se non vi sarà un intervento risolutivo dello Stato. Ed ha chiesto e ottenuto di esaminare la situazione dell'armamento insieme con i poteri pubblici in una riunione che si svolgerà nel prossimo agosto.
S.B. |
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