Si è concluso oggi, con la firma degli atti concessori relativi al complesso delle aree e beni demaniali costituenti i pontili Ronco, Canepa e Libia e aree annesse alla Ignazio Messina spa e al Consorzio Multipurpose, l'iter relativo alla concessione del terminal multipurpose iniziato nel 1992. Ma l'atto concessorio conclude anche il processo di privatizzazione del porto di Genova, progettato dall'ex presidente dell'allora Consorzio Autonomo del Porto, Roberto D'Alessandro, realizzato in buona parte dall'ex presidente Rinaldo Magnani e concluso dall'attuale presidente dell'Autorità Portuale, Giuliano Gallanti. E la privatizzazione, che in fase di preparazione ha richiesto agli attori della scena portuale enormi sacrifici e aspri contrasti fra le parti sociali, a Genova si conclude mentre altri porti nazionali l'iniziano o addirittura la progettano. Ha preso sostanza dunque il porto delle imprese, inizia una nuova fase storica per il porto genovese.
Questa mattina, sùbito dopo la firma degli atti concessori, i rappresentanti dei nuovi terminalisti hanno dimenticato anni di polemiche e di contrasti e hanno tutti esternato espressioni di sentimenti: soddisfazione per la conclusione dell'annoso iter, buoni propositi di collaborazione, certezza nello sviluppo dei traffici e dell'occupazione.
Le concessioni sono così divise: alla Ignazio Messina (presidente Gianfranco Messina) il ponte Ronco e parte del magazzino ex Derna con aree annesse, per circa 164.000 metri quadrati; al Consorzio Multipurpose (presidente Cesare Castelbarco) i ponti Libia e Canepa e parte del magazzino ex Derna con aree annesse, per circa 266.000 metri quadrati.
Il Consorzio Multipurpose comprende le società Terminal Multipurpose (presidente Gianni Scerni) e il Centro Servizi Derna. Del Terminal Multipurpose fanno parte la Consolare Finanziaria (51% Compagnia Unica dei Lavoratori delle Merci Varie, Culmv, e 49% Sinport del gruppo Fiat) con il 51,6%, e con il 6,2% circa ciascuna le società Finterminal srl (gruppo Scerni), Cosulich spa, Luigi Serra Holding spa, Agenzia Marittima Prosper srl, Cima srl, Agenzia Marittima Molinari spa, Spinelli srl, Cet spa (gruppo Biasotti).
Il piano d'impresa del Consorzio Multipurpose prevede nel primo anno un traffico di 50.000 teu, nel secondo di 60.000 e nel terzo di 75.000; per l'impiantistica rispettivamente 96.000, 115.000 e 127.000 tonnellate, per i prodotti siderurgici 165.000, 223.000 e 290.000 tonnellate, per i prodotti forestali 50.000, 70.000 e 100.000 tonnellate, per i rotabili rispettivamente 15.000, 20.000 e 30.000 metri lineari. I dipendenti nel primo anno saranno 228, nel secondo 264 e nel terzo 294, per arrivare a 350 nel quinto anno.
La Ignazio Messina, che nel prossimo novembre tutte le attività dal suo terminal del porto della Spezia al ponte Ronco, prevede entro il 2000 di realizzare un traffico annuale di 250.000 teu (attualmente ne movimenta nel terminal spezzino 180.000). 230.000 tonnellate di merci varie e 130.000 metri lineari di rotabili.
Gli investimenti previsti dai piani di sviluppo presentati dai due gruppi concessionari sono pari a 100 miliardi di lire. |
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