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I SINDACATI AUSTRALIANI MINACCIANO LUNGHI ED ESTESI SCIOPERI
L'organizzazione sindacale ACTU è insorta contro le l'azione del governo nei confronti del sindacato dei marittimi
8 settembre 1997
L'Australian Council of Trades Unions (ACTU), la più importante organizzazione sindacale australiana, minaccia uno sciopero nazionale se il governo "continuerà a prendere di mira" la Maritime Union of Australia (MUA). Bill Kelty, segretario dell'ACTU, ha assicurato che se il governo ha deciso di "colpire al cuore la MUA, si svolgerà il più grande sciopero che si sia mai verificato in Australia".
L'avvertimento coincide con la pubblicazione di un piano della Camera di Commercio e Industria australiana in cui si prospetta l'ipotesi che i datori di lavoro siano obbligati, in caso di proclamazione di uno sciopero, ad avvertire le famiglie dei lavoratori delle ripercussioni legali dell'astensione dal lavoro. Inoltre il documento prospetta la necessità che i datori di lavoro denuncino i picchetti sindacali e si servano di crumiri.
Il primo ministro australiano, John Howard, ha reagito con durezza alla minaccia del sindacato e ha detto che quello di Kelty "è un linguaggio da guerra" e che la politica del sindacato MUA è arretrata.
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