Questa mattina la società consortile a responsabilità limitata Cornigliano Logistica ha presentato all'Autorità Portuale di Genova un progetto di utilizzazione dell'area di 428.500 metri quadrati (comprensivi di parco ferroviario, rete stradale e connessione in sopraelevata con il bacino portuale di Sampierdarena, come è già previsto nel piano regolatore) che verrà lasciata libera dalle acciaierie a caldo Riva nella zona di Cornigliano, a mezza strada tra il porto e l'aeroporto. L'area attualmente è occupata da altiforni, cokeria, parco minerali, centrale elettrica e altre servitù.
Il progetto risponde in qualche modo al sondaggio e richiesta di contributi concreti ai principali operatori portuali avanzati dall'Autorità Portuale nei mesi scorsi: la Cornigliano Logistica - come ha sottolineato il suo presidente e amministratore delegato Mariano Maresca - è stata costituita il 16 luglio scorso e dopo due mesi è già in grado di presentare un progetto completo di utilizzo delle aree che verranno recuperate. Nel corso di questo periodo la società ha intervistato quasi un centinaio di aziende genovesi e del nord Italia riscontrando notevole interesse da parte di operatori economici, di rappresentanze diplomatiche e di importanti operatori economici.
La Cornigliano Logistica afferma di essere stata incaricata dall'Autorità Portuale di preparare un progetto volto a individuare nuove funzioni logistiche strettamente connesse alle attività portuali: la società ha quindi elaborato un studio di fattibilità economica e occupazionale per la riconversione dell'area e, se del caso, per la gestione delle future attività attraverso uno specifico rapporto concessivo ("Ma esamineremo anche altre richieste che ci venissero presentate - ha detto il presidente dell'Autorità Portuale, Giuliano Gallanti - naturalmente se prospetteranno insediamenti attinenti alle attività portuali e con gli stessi termini di concretezza che caratterizzano la proposta della Cornigliano Logistica").
Sull'area di 45 ettari ("Attualmente l'area adibita a servizi nel porto di Genova - ha detto Bruno Musso, uno dei soci della Cornigliano Logistica - è di 90 ettari, quindi quella di Cornigliano rappresenta un incremento del 50 per cento sulle attuali disponibilità") sono previste dallo studio le seguenti attività "non soddisfatte in ambito genovese":
- Districenter: svuotamento e riempimento contenitori, magazzinaggio delle merci, manipolazione, distribuzione, etichettatura, ecc. relativa a merce varia in generale.
- Ricevimento, magazzinaggio, manipolazione, distribuzione di un particolare tipo di prodotti (elettronica, abbigliamento, articoli sportivi, hi-fi, ecc.) dedicata ad uno o pochi specifici clienti con eventuale assemblaggio di parti diverse provenienti da nazioni diverse.
- Ricezione, manipolazione, magazzinaggio e riconsegna o rispedizione di materiali non ferrosi.
- Trade, distribution & marketing center: centri permanenti di distribuzione e commercializzazione dei principali prodotti nazionali (nazioni extra europee) con show-room, centri di videoconferenze, magazzino, rappresentanti del commercio estero, con possibilità di ricevere, immagazzinare e distribuire la loro merce.
- Autoporto con relative attrezzature per riparazione, manutenzione e assistenza ai veicoli pesanti destinati al porto.
- Deposito, riparazione e pulizia di contenitori vuoti.
- Attività d'assemblaggio, ricezione e inoltro a bordo di carichi eccezionali.
- Attrezzature per lavaggi industriali e chimici per il trasporto dei liquidi.
- Uffici e strutture per la dogana e gli addetti.
Il centro logistico sarà dunque, come ha detto Aldo Grimaldi, un altro socio della Cornigliano Logistica, "un completamento delle attività dello shipping a livello internazionale", importando a Genova ciò che si fa già in altri porti europei. A regime il progetto prevede un'occupazione di circa 500 persone, oltre a quelle addette a servizi dell'indotto.
Un progetto di grande portata quello della Cornigliano Logistica, che a fine mese verrà integrato, e confrontato, con quello affidato alla Bocconi di Milano.
La società di gestione a cui verrà affidata la commercializzazione dell'area avrà due braccia operative, una per la progettazione, risanamento e costruzione, e l'altra di vendita degli spazi (a questo punto si può affermare che per il settore commerciale la Cornigliano Logistica è in pole position). Ora la prima mossa è l'accordo tra Autorità Portuale e Acciaieria Riva, oltre che con sindacati ed enti locali. Poi inizierà la bonifica del suolo che richiederà un anno e mezzo di lavoro. Forse nel primo anno del nuovo millennio nell'area saranno disponibili alcune attività, innanzitutto l'autoporto. Per le opere preliminari saranno necessari circa 400 miliardi di lire, per una parte dei quali è necessario un intervento pubblico.
Cornigliano Logistica Consortile a responsabilità limitata
Soci fondatori:
Grandi Traghetti spa, Ignazio Messina & C. Terminal Rinfuse Genova spa Biasotti Romeo spa Genoa Terminal spa Terminal Contenitori Porto di Genova spa Mariano Maresca
Consiglio d'amministrazione:
Mariano Maresca, presidente e amministratore delegato Aldo Grimaldi Gianfranco Messina Luigi Negri Franco Gattorno Sandro Biasotti Bruno Musso |
Attività, spazi, occupazione
| spazi | occupazione |
attività | | scoperti | | coperti | | totali | | diretti |
DISTRICENTER | 45.000 | 45.000 | 90.000 | 130 |
MAGAZZINO METALLI NON FERROSI | 10.000 | 15.000 | 25.000 | 40 |
TRADE, DISTRIBUTION, MKT CENTER | 15.000 | 20.000 | 35.000 | 100 |
AUTOPORTO | 500 | 50.000 | 50.500 | 10 |
CONTENITORI | 500 | 80.000 | 80.500 | 90 |
CARICHI ECCEZIONALI | 500 | 40.000 | 40.500 | 50 |
LAVAGGI CHIMICI IND. | | 10.000 | 10.000 | 10 |
DOGANA, UFFICI E VARCO | 2.000 | | 2.000 | 30 |
UFFICI | 10.000 | | 10.000 | 30 |
INFRASTRUTTURE STRADALI E FS | 85.000 | | 85.000 | 10 |
TOTALI | 168.500 | 260.000 | 428.500 | 500 |
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