La portacontainer "Neptune Jade", della compagnia di navigazione Neptune Orient Line (NOL) di Singapore, è stata implicata nel porto di Oakland in un'azione sindacale dei portuali americani.
I lavoratori sono infatti impegnati nel boicottaggio delle navi che scalano i porti gestiti dalla britannica Mersey Docks & Harbours Co. Questa società possiede il porto di Liverpool, i cui addetti sono da due anni in lotta proprio per contrasti con la compagnia di gestione.
Due anni fa' una delegazione dei portuali britannici venne anche a Genova e chiese, ma invano, il sostegno dei lavoratori della CULMV. In altri porti invece la risposta fu positiva. Così a Oakland, dove i portuali hanno boicottato la "Neptune Jade", appartenente ad una compagnia di navigazione le cui navi - secondo i portuali dello scalo americano - fanno scalo in porti gestiti appunto della Mersey Docks & Harbours Co.
Secondo quanto riportato da alcuni giornali, i portuali californiani hanno invece compiuto un macroscopico errore confondendo Sheerness, porto di proprietà della Mersey Docks & Harbours Co., con Thamesport dove in realtà le navi della NOL fanno scalo.
Ma i lavoratori hanno ribattuto che la Medway Ports Limited, controllata al 100% dalla Mersey Docks & Harbours Co., è la port authority di Thamesport.
Da una parte si ritiene quindi che la "Neptune Jade" abbia subíto un boicottaggio inutile, immeritato e poco comprensibile. Ed è stato rilevato sarcasticamente che confondere Thamesport con Sheerness non è facile, a meno di non voler compiere comunque un'azione di boicottaggio contro un armatore che forse, da quelle parti, è poco simpatico.
Dall'altra si invita a vagliare con più attenzione le informazioni, verificando tutte le fonti. |
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