650 persone, 80 mezzi navali e 16 organizzazioni specializzate sono state impiegate nell'eliminazione delle 28.463 tonnellate di greggio finite in mare dopo la collisione avvenuta il 15 ottobre scorso fra le petroliere "Evoikos" e "Orapin Global" a circa 5 chilometri a sud di Pulau Sebarok, presso Singapore.
La "Evoikos" era partita da Fujairah (Emirati Arabi Uniti) per Singapore con 120.000 tonnellate (137 milioni di litri) di fueloil che dovevano essere sbarcati per conto della Caltex Trading Co. e per la Singapore Petroleum Co. Ltd.. era stata noleggiata dalla Metro Trading International.
La "Orapin Global" invece era partita vuota, in zavorra, dall'Eastern Anchorage di Singapore per il Golfo Arabico.
Secondo l'ultimo rapporto, vi era ancora nei giorni scorsi un tratto di mare inquinato dal greggio lungo 30 chilometri e largo 4, a 24 chilometri da Batu Pahut (Malaysia). Le operazioni di bonifica dell'area inquinata presso Singapore sono terminate invece il 6 novembre, dopo che il greggio rimasto nella stiva della "Evoikos" era stato allibato sulla "Frixos", una nave liberiana di 94.287 tonnellate di portata lorda della Liquimar Tankers Management Inc.. La "Evoikos" è poi partita per il Raffles Reserved Anchorage.
"EVOIKOS": cisterna di bandiera cipriota, 75.428 tonnellate stazza lorda, 140.218 tonnellate portata lorsa, costruita nel 1977, gestita dalla Papaphilippou.
"ORAPIN GLOBAL": cisterna di bandiera tailandese, 129.702 tonnellate di stazza lorda, 268.450 tonnellate di portata lorda, costruita nel 1975, armata dalla Thai International Tankers Co. Ltd. e gestita dalla Denholm Ship Management Ltd. |
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