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LA PACECO IN CONTRASTO CON IL PORTO DI LONG BEACH PER UNA QUESTIONE DI PENALI
La società costruttrice d'impianti di sollevamento è in ritardo nella costruzione di tre delle sei portainer ordinate e ora dovrebbe pagare una penale di 17 milioni di dollari
14 novembre 1997
La Paceco Corporation (ex Pacific Coast Engineering Company) ha citato in giudizio l'autorità del porto di Long Beach in merito ad alcune penalità che le sono state imposte e che considera eccessive.
Il porto aveva contrattato con la Paceco l'acquisto di sei portainer per il terminal della Hanjin per 34,14 milioni di dollari (quasi 60 miliardi di lire italiane). Le prime due sarebbero dovute diventare operative entro il 1° marzo e le altre entro il 1° aprile. Secondo il contratto imposto dall'autorità portuale era stata fissata una penalità di 9000 dollari il giorno (oltre 15 milioni di lire) per le prime due portainer, se consegnate e operative in ritardo rispetto alla data convenuta, e di 14000 dollari il giorno (circa 24 milioni di lire) per le altre. L'autorità portuale afferma che la Paceco ora è debitrice di 17 milioni di dollari (quasi 30 miliardi di lire), cifra che la Paceco considera eccessiva.
Soltanto tre delle sei portainer sono ora operative. L'autorità portuale nel febbraio del 1995 aveva promesso alla Hanjin che le sei portainer sarebbero state pronte entro la data fissata. Per rimediare e come misura temporanea è stata smontata una portainer del vecchio terminal e trasportata e resa operativa nel nuovo impianto con la spesa di 755.000 dollari (oltre 1,2 miliardi di lire).
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