Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi in via definitiva il regolamento di semplificazione delle procedure per il rilascio di beni del demanio marittimo e per la realizzazione delle strutture dedicate alla nautica da diporto, tra cui i porti turistici.
Il ministro dei Trasporti e della Navigazione, Claudio Burlando, ha ricordato che "negli ultimi decenni l'evoluzione dell'uso del demanio marittimo ha comportato il proliferare di fenomeni a diverso contenuto (industriale, turistico, ricreativo, a fini di pesca) ed a fronte di tale multiforme e variegata realtà, economica e produttiva, la normativa prevista dal Codice della navigazione risalente al 1942 ha progressivamente mostrato segni di inadeguatezza".
Il decreto approvato oggi rende attiva la delega legislativa, conferita al governo dalla legge cosiddetta Bassanini 59/97, in materia di riforma della pubblica amministrazione e in particolare nel procedimento di concessione di beni demaniali marittimi da utilizzare per la realizzazione e gestione di porti turistici.
"Con il nuovo regolamento - ha proseguito il ministro - viene data attuazione alla 'Bassanini' in un settore in cui il diffuso frazionamento di competenze ha portato in alcuni casi a richiedere l'apporto procedimentale di circa venti organismi, tra autorità centrali, periferiche e locali, con una progressiva dilatazione dei tempi del procedimento che anche al di fuori di ipotesi patologiche è arrivato a superare i quattro - cinque anni".
Il provvedimento mira quindi ad eliminare l'effetto "paralizzante" di alcuni conflitti di attribuzione tra amministrazioni e a creare condizioni di certezza per gli operatori riguardo le previsioni dell'investimento circa i tempi necessari alla valutazione tecnica dell'iniziativa proposta.
La normativa contempla, sottolinea in una nota il ministero, la previsione dello svolgimento delle procedure d'impatto ambientale all'interno del procedimento di rilascio della concessione, l'eliminazione della fase paracontenziosa prevista dal regolamento al Codice della navigazione, il restringimento del campo d'indagine riguardante la fase istruttoria, una decisa valorizzazione del ruolo della Conferenza di servizi e di quello degli enti locali nella valutazione dei progetti. |
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