I porti britannici hanno svolto nel 1996 un traffico di 551 milioni di tonnellate di merci, con un aumento dell'uno per cento su quello registrato nel 1995.
Il traffico di sbarco dall'estero è ammontato a 193 milioni di tonnellate, 3 milioni più che nel 1995, quello d'imbarco a 175 milioni di tonnellate, con un calo di 3 milioni di tonnellate. Il traffico nazionale è stato di 183 milioni di tonnellate, con un incremento di 4 milioni di tonnellate.
I grandi porti hanno svolto il 93 per cento del traffico totale.
La ripartizione del traffico è consistita nel 56 per cento per i carichi liquidi, il 21 per cento per i contenitori e il traffico ro-ro, il 19 per cento per le rinfuse secche, il 3 per cento per le semi-rinfuse e l'1 per cento per i carichi convenzionali e il materiale per le installazioni offshore.
Nella classifica dei porti è in testa Londra, con 53 milioni di tonnellate; seguono Immingham e Grimsby con 47 milioni, Forth con 46 milioni, Tees e Hartlepool con 45 milioni, Sullom Voe (isole Shetland) con 38 milioni, Milford Haven con 37 milioni, Southampton con 34 milioni, Liverpool con 31 milioni e Felixstowe con 26 milioni.
Pur in undicesima posizione nella classifica dei porti britannici, quello di Felixstowe risulta il primo nel traffico dei container con 1,8 milioni di teu, mentre il porto di Dover capeggia la graduatoria nel settore dei mezzi gommati, con 1,1 milioni di unità.
Il traffico passeggeri è aumentato dell'1 per cento, totalizzando 35 milioni di persone, mentre quello delle vetture al seguito è stato di 7,5 milioni di unità, con un calo dell'1 per cento. |
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