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MAERSK E SEA-LAND PARTECIPANO ALLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO CONTAINER TERMINAL NEL PORTO DI SALALAH
Sarà il loro porto "hub" per i mercati del Medio Oriente, dove attualmente le loro navi non fanno scalo, dell'Africa orientale e dell'India occidentale
28 novembre 1997
Maersk e Sea-Land, le due compagnie di navigazione che formano la più potente alleanza mondiale nel trasporto di contenitori, parteciperanno a circa un terzo degli investimenti necessari per la costruzione di un nuovo container terminal nel porto di Mina Raysut a Salalah, nel sultanato dell'Oman, che verrà considerato "la Rotterdam" del Medio Oriente.
Salalah sarà per le due compagnie il porto "hub" per Medio Oriente, Africa orientale e India occidentale. In effetti Sea-Land e Maersk effettuano collegamenti tra Nord Europa e Asia orientale con navi di grande taglia, come le 7.200 teu della Maersk, senza uno scalo in Medio Oriente dove attualmente non esiste un porto capace di accogliere le grandi portacontainer.
A progetto completato il nuovo container terminal, che sarà gestito dalla Salalah Port Services, disporrà di quattro banchine lunghe complessivamente 1.200 metri e di 54 ettari di aree per il deposito dei container. Avrà inoltre ormeggi operativi con profondità d'acqua di 15 metri, quindi capaci di accogliere anche le megacarrier a pieno carico.
Il piano dei lavori è diviso in tre fasi: la prima sarà conclusa alla fine del 1998. Nel prossimo anno il terminal sarà intanto in grado di movimentare 900.000 teu, mentre quando avrà raggiunto la piena operatività potrà totalizzare 2.160.000 unità annue.
Sia la compagnia danese che quella statunitense prevedono per i prossimi anni un sensibile incremento dei traffici tra Europa e Asia.
Per la costruzione del nuovo terminal il sultanato dell'Oman investirà 130 milioni di dollari, mentre la Salalah Port Services parteciperà con altri 130 milioni di dollari.
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