Si chiama "Gilda" il progetto per la realizzazione di un nuovo sistema informativo dedicato al trasporto delle merci nel 'Corridoio Adriatico'. Al sistema sarà affidata la 'supervisione' del trasporto fisico delle merci che viaggiano nel Mar Ionio e nell'Adriatico, con l'obiettivo principale di aumentarne la velocità di transito e di incrementare la sicurezza delle operazioni logistiche grazie alla comunicazione in tempo reale di tutte le informazioni legate al trasporto dei carichi.
Hanno tenuto a battesimo "Gilda", in un incontro promosso dall'Autorità Portuale di Venezia, le Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna (capo progetto) e il Consorzio Venezia Ricerche.
Con questa iniziativa, ha detto il presidente dell'ente portuale veneziano Claudio Boniciolli, "tentiamo di recuperare quel 'gap' che ancora penalizza l'Adriatico rispetto al Tirreno nell'attrazione di merci sulle nostre banchine. Con l'entrata a regime della società Teleporto, già avviata dall'Autorità Portuale, daremo uno strumento informatico indispensabile al mondo mercantile per sviluppare il trasporto intermodale in tutto il Corridoio adriatico-ionico".
"Gilda" vuole suscitare l'interesse di tutti gli scali portuali che si affacciano su queste acque e degli operatori che lavorano in quest'ambito territoriale. Il progetto infatti, come è stato detto nel corso della presentazione, "funzionerà da motore di un processo di innovazione tecnologica che individua nell'informatica e nella telematica i due settori dove puntare per un reale salto di qualità nei servizi di trasporto".
A "Gilda", che ha individuato nei porti di Venezia e Trieste e nell'interporto di Verona i nodi della rete del nord est italiano, hanno già aderito la Grecia e la Slovenia. |
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