Le ferrovie francesi hanno conseguito eccellenti risultati nei primi dieci mesi di quest'anno nel trasporto merci, avendo realizzato un incremento del 4,5 per cento delle entrate e dell'8,7 per cento delle tonnellate/chilometro trasportate rispetto al corrispondente periodo del 1996. Dati che fanno prevedere risultati positivi per tutto l'anno.
A fine ottobre il settore più importante è stato quello del trasporto intermodale che, con 11.559 milioni di tonnellate/chilometro, ha registrato un incremento del 13,2 per cento rispetto ai primi dieci mesi del 1996.
Seguono i settori del carbone e acciaio con 8.652 tonnellate/chilometro (più 11,2 per cento), i prodotti chimici e petroliferi con 6.023 tonnellate/chilometro (più 4,3 per cento) e quelli dell'agricoltura con 5.830 tonnellate/chilometro (più 9,5 per cento).
Nell'insieme del traffico quello svolto da e per destinazioni internazionali ha registrato la partecipazione del 48,2 per cento (47,9 per cento nei primi dieci mesi del 1996), mentre le relative entrate sono diminuite passando dal 45,1 al 44,9 per cento.
Tra i programmi per il 1998 c'è anche lo sviluppo del trasporto intermodale, considerato un'attività strategica delle imprese, ma difficile da incrementare perché non è redditizia. Si tratta di favorire lo sviluppo della produttività per ridurre il costo del trasporto ferroviario e di riorganizzare il lavoro nei punti di trasbordo dei carichi, oltre al pre e al post trasporto camionistico, specialmente di quello su brevi distanze.
Il trasporto combinato nel 1997 ha beneficiato di una sovvenzione pubblica di 350 milioni di franchi (oltre 100 miliardi di lire italiane). |
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