La settimana scorsa il cantiere navale Bremer Vulkan Verbund A.G. di Vegesack ha varato la "Galaxy", una portacontainer da 2758 teu costruita per conto della Hansa Treuhand Schiffsbeteiligungs A.G.. La nave, che è la penultima ad essere costruita dalla società cantieristica tedesca che è fallita, verrà consegnata al committente il 31 maggio. L'ultima nave costruita dal Bremer Vulkan, la "Century", gemella della "Galaxy", verrà consegnata il 15 agosto.
Il cantiere aveva ricevuto dal Land di Brema nello scorso dicembre una garanzia di prestito di 42 milioni di marchi per portare avanti le ultime commesse ricevute dagli armatori. Dopo la consegna della "Century" il Bremer Vulkan concluderà la sua attività secolare nella costruzione di navi mercantili, ma continuerà a costruire navi militari e unità speciali. Con la cessazione delle produzioni mercantili il personale del cantiere scenderà da 2000 a 300 persone. E prosegue la ricerca di un compratore, che forse sarà più facile trovare quando l'area di lavoro del cantiere sarà ristretta ad attività di nicchia e il personale ridotto ulteriormente.
Jobst Wellensiek, che amministra il fallimento della società cantieristica, ha detto che la crisi finanziaria che ha distrutto il Bremer Vulkan ha tre origini. La prima consiste nell'incertezza della vendita dello scafo dell'ultima nave crociera della Costa Crociere, in parte costruita. Il secondo fattore di crisi è attribuito proprio alla Conti Reederei, committente delle due ultime portacontainer, che pagherà le due navi soltanto 57,5 milioni di marchi invece di 70, come il cantiere aveva programmato. Il fatto è che la Conti è in posizione di forza dal momento che per le due navi non si è presentato alcun possibile acquirente. Infine, terza e ultima ragione, la scarsa produttività del cantiere nelle costruzioni mercantili. Secondo un rapporto della McKinsey infatti il cantiere continua a perdere 47 marchi per ogni 100 marchi di contratto.
In questo desolante panorama la banca pubblica Kreditanstalt fuer Wiederaufbau ha accettato di finanziare la prima delle due navi portacontainer, la "Galaxy" appena varata.
S.B.
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