Il vice presidente della Neptune Orient Lines (NOL), Lua Cheng Eng e il presidente dell'American President Lines (APL), Tim Rhein, hanno assicurato che in attesa dell'approvazione da parte delle competenti autorità e degli azionisti dell'APL del takeover della compagnia americana da parte di quella asiatica, nulla cambierà nei servizi e nella politica commerciale delle due società: prima che venga accesa la luce verde sull'acquisizione - e questo non avverrà prima del prossimo autunno - identità, marchio, servizi, organizzazione operativa, relazioni con i clienti ed ogni altro intervento sul mercato procederanno invariati. "Soltanto quando l'accordo sarà stato approvato - hanno assicurato Lua e Rhein - provvederemo ad un ordinato e meditato riordino dei nostri servizi e noi ora siamo in grado di assicurare i nostri clienti che quanto di meglio c'è in ciascuna delle due società verrà trasferito nella nuova organizzazione". E a dimostrazione di un'ancora autonoma politica commerciale l'APL sta realizzando i piani d'espansione dei suoi servizi verso l'America Latina progettando l'apertura di un collegamento tra i porti della costa atlantica degli Stati Uniti e Panama, in connessione con le linee da e per Costarica, Colombia e Venezuela.
L'APL nel trimestre che si è concluso il 4 aprile scorso ha registrato una perdita netta di 9,8 milioni di dollari (oltre 16 miliardi di lire), a fronte di un attivo di 3,9 milioni di dollari (circa 6,6 miliardi di lire) nello stesso periodo del 1996. |
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