Sabato scorso nel cantiere navale danese Odense Steel Shipyard è stata varata la "Kirsten Maersk", sesta nave portacontainer da 6418 teu delle quindici ordinate nel 1995 dalla Maersk Line. Alla cerimonia era presente Lone Dybkjaer, membro del Parlamento europeo ed ex ministro per l'Ambiente, consorte del primo ministro danese Poul Nyrup Rasmussen. La nave è stata affidata al comando del capitano Lars Peter Jensen; direttore di macchina è Erling E. Zacho. La nave, che entrerà in servizio a fine mese nel collegamento Europa - Estremo oriente asiatico, sta ora effettuando le prove di macchina.
La "Kirsten Maersk" è, come detto, la sesta portacontainer della serie di quindici unità K5500. Queste navi vennero ordinate dalla Maersk al cantiere Odense nel 1995 con specifica di portata di 5500 teu, poi aumentata a 6000, estensibile a 6418 con un sesto piano di container sul ponte. L'ordinazione fu inizialmente di nove navi e venne poi aumentata a dodici unità e poi a quindici. Sono navi overPanamax lunghe 318 metri e larghe 42; hanno connessioni per 700 teu reefer, equivalenti ad una portata di 1,7 milioni di piedi cubi. Nel terminal ECT del porto di Rotterdam viene garantito a queste navi l'impiego contemporaneo di cinque portainer (di cui due modificate per coprire una larghezza di ponte di 17 container e un'altra per 18 container) per limitarne lo scalo ad un massimo di dodici ore. La Maersk ha già ricevuto dal cantiere la "Regina Maersk" (gennaio 1996), la "Knud Maersk" (aprile 1996), la "Kate Maersk" (agosto 1996), la "Karen Maersk" (novembre 1996), la "Katrine Maersk" (febbraio 1997) ed ora la "Kirsten Maersk": le altre nove seguiranno ogni tre mesi, fino all'estate del 1999.
La compagnia di navigazione danese, la cui flotta di portacontainer si sta avvicinando alla portata di 300.000 teu, ha anche in costruzione nel cantiere Lindoe 6 unità cellulari da 4800 teu e altre 3 della stessa portata nel cantiere Odense. Inoltre ha commissionato al cantiere sudcoreano Hyundai di Ulsan la costruzione di 3 unità da 4300 teu, uguali alle 4 della serie "D" ("Dragor Maersk", "Dorthe Maersk", "Dirch Maersk" e "Dagmar Maersk") già consegnate dallo stesso cantiere tra il dicembre 1995 e l'estate scorsa.
Ma il programma di potenziamento della flotta Maersk non trascura il settore delle unità feeder. La compagnia danese ha già 13 portacontainer da 1100-1200 teu (classe "C") impegnate nella rete mondiale di federaggio, specialmente nei mari asiatici, ma arma anche un buon numero di unità noleggiate che impiega in collegamenti in joint con altre compagnie (ad esempio la "Macaro" da 1618 teu, noleggiata nello scorso luglio per diciotto mesi, ribattezzata "Maersk Cordoba" e immessa nella linea Nord Europa - Sud America Atlantico in joint con la Sea-Land e la Transroll). Per rinnovare questa flotta il gruppo danese ha recentemente ordinato sei unità da 1100 teu al cantiere China Shipbuilding Corporation di Taiwan, destinate a sostituire il tonnellaggio noleggiato. E' la prima ordinazione che l'armatore di Copenhagen affida a un cantiere di Taiwan, che probabilmente ha presentato un'offerta molto attraente per conquistare la commessa di un gruppo che notoriamente preferisce far costruire le sue navi in cantieri nazionali. Questa navi saranno tutte di bandiera danese.
Con tutte queste navi e con la presa in consegna della "Kirsten Maersk" la compagnia danese torna in testa alla classifica mondiale delle flotte di portacontainer, che aveva ceduto temporaneamente al gruppo taiwanese Evergreen.
LE PRIME CINQUE FLOTTE MONDIALI DI PORTACONTAINER
Maersk Line | 279.397 |
Evergreen/Uniglory | 278.152 |
P&O Nedlloyd | 252.053 |
COSCo | 245.662 |
Sea-Land | 221.592 |
Nello maggio dello scorso anno la Maersk ha abbandonato l'intesa che la legava alla P&O Containers e si è alleata alla Sea-Land, con la quale effettua due servizi che vanno dall'Atlantico al Mediterraneo all'Oceano Indiano e all'estremo oriente asiatico: il Suez Express (Ae4 Tp7), undicesima linea orizzontale che dai primi giorni del luglio scorso collega ogni settimana con 14 portacontainer (7 di Sea-Land e 7 di Maersk) i porti dell'Asia orientale ai due hub mediterranei di Algeçiras e di Gioia Tauro e alla costa atlantica degli Stati Uniti (Halifax, Port Elizabeth, Norfolk e Charleston), e il Med Gulf Express, servizio settimanale che scala Genova, Valencia e Algeçiras e negli Stati Uniti Charleston, Port Everglades, Miami, Vera Cruz ed Houston, con collegamenti feeder dalla Florida per Centro e Sud America Pacifico e da Algeçiras per molti porti mediterranei. In pratica Algeçiras funge da porto hub per i collegamenti nel Mediterraneo occidentale, Gioia Tauro per quelli nel Mediterraneo orientale e nel Mar Nero.
La compagnia danese inoltre ha ripreso in collaborazione con quella americana due servizi nord-sud, l'Euro Med Express e il North South. Il primo collega direttamente con tre unità da 1200 teu Rotterdam al Pireo, a Tessalonica e a Izmir, con scalo a Gioia Tauro in entrata e ad Algeçiras nel viaggio di ritorno a Rotterdam. Il secondo collega ogni settimana con quattro portacontainer da 550 teu Rotterdam e Felixstowe con i porti di Lisbona, Algeçiras e Gioia Tauro, scalati sia in entrata che in uscita, mentre nel viaggio northbound sono previsti scali anche a Napoli e a Bilbao.
Numerosi i servizi feeder: Il West Italy collega Gioia Tauro a Napoli, Genova e Livorno, l'Adriatic va da Gioia Tauro a Trieste, Capodistria, Venezia e Ancona, il West Med tra Gioia Tauro, Genova, Livorno, Fos, Valencia e Algeçiras, l'East Med va da Gioia Tauro al Pireo e a Izmir, mentre un altro collegamento parte da Gioia Tauro per Poti. Infine il Black Sea collega Gioia Tauro a Ilychevsk e Varna.
STEFANO BELLIO |
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