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IN GRAVI DIFFICOLTA' L'INDUSTRIA CANTIERISTICA NAVALE BRASILIANA
Gli impianti lavorano al 15% della loro potenzialità e invocano, invano, aiuti dal governo
12 giugno 1997
Anche i cantieri navali brasiliani sono in grave difficoltà, lavorano al 15 per cento della loro potenzialità e invocano aiuti dal governo, che tuttavia sembra far orecchie da mercante. Senza le necessarie garanzie bancarie le aziende non sono in grado di sostenere la concorrenza e probabilmente alcuni impianti chiuderanno i battenti. Il cantiere Caneco ad esempio ha sullo scalo una nave per la Norsul, ma ha anche un debito di 60 milioni di dollari USA nei confronti della banca marittima pubblica. Il Maua Shipyard ha chiuso poco prima di passare nelle mani del gruppo Libra e costruire una serie di navi per questo gruppo armatoriale. Il cantiere EISA (ex Emaq) ha pochi ordini in portafoglio ma conta di firmare un contratto per la costruzione di 8 navi per la MPC Capital tedesca. Infine l'industria cantieristica IVI ha perso il sostegno che le veniva offerto dall'industria giapponese Ishikawaijma Heavy Industries (IHI) e il suo controllo probabilmente passerà alla EISA.
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