Si è svolta oggi a Genova l'assemblea della Costa Crociere che ha esaminato l'andamento dell'esercizio 1996 ed ha deliberato un dividenso di 75 lire per le sole azioni di risparmio (in pagamento dal 7 luglio). Il fatturato consolidato si è attestato su 1105,7 miliardi di lire (965,1 miliardi nell'esercizio 1995, quindi +14%); il risultato della gestione è stato di 55,1 miliardi (35,7 nell'anno precedente, +82,9%), utile netto consolidato 88,5 miliardi (48,4). L'aumento dell'utile, secondo la società, è da attribuirsi all'entrata in esercizio della "Costa Victoria", costruita dai cantieri Bremer Vulkan, e da componenti patrimoniali e straordinarie. Gli investimenti sono ammontati a 549,2 miliardi (160,5 nel 1995); il patrimonio netto consolidato è passato da 451,9 a 524,7 miliardi. Complessivamente le navi della Costa Crociere l'anno scorso hanno trasportato quasi 400.000 passeggeri. Il fatturato complessivo dei primi due mesi di quest'anno è stato di 167,7 miliardi (155,6 nell'equivalente periodo del 1996). Nei primi mesi dell'anno il mercato è stato particolarmente brillante negli Stati Uniti, nell'area del dollaro e della sterline, ma un po' più riflessivo in Europa, nell'area dominata da marco e franco francese. Non ha perso colpi in Italia.
L'assemblea della società registrando l'ingresso dei nuovi proprietari - Carnival e Airtours - ha eletto il nuovo CdA: è formato da Nicola Costa che resta presidente affiancato dal presidente della Carnival Corporation, Micky Arison (figlio di Ted Arison, fondatore della Carnival), il suo braccio destro Howard Frank, i responsabili di Airtours David Crossland, Harry Coe e Hugh Collison, Pamela Conover e Giovanni Nardulli. Il comitato esecutivo è composto da Costa, Arison, Frank, Coe, Crossland e Nardulli. La gestione operativa, finanziaria e di marketing della società è stata affidata al triumvirato composto da Alfonso Lavarello, Alfredo Rossi e Franco Pellicari, le stesse persone che finora hanno gestito la società genovese.
Nicola Costa ha affermato, a nome dei nuovi azionisti, che nei prossimi due anni non vi saranno variazioni nell'assetto della flotta, poi si verificheranno sviluppi che tenderanno a mantenere la leadership della società nel mercato crocieristico europeo. Dovrà essere trovata una soluzione per il business a Cuba, dove la Costa Crociere ha costruito e gestisce tre terminals crocieristici e dove impiega una sua nave. L'attuale embargo USA infatti vieta alle società americane di intrattenere rapporti con l'isola di Castro.
Le prime dieci società nel settore crocieristico
(situazione per capacità di posti al gennaio 1997)
Carnival Corporation | 39.523 |
Royal Caribbean Int'l | 21.979 |
P&O Cruises Division | 19.242 |
Costa Crociere | 12.208 |
Norwegian Cruise Line | 10.349 |
Celebrity | 9.217 |
Dolphin / Majesty | 5.097 |
Star Cruise | 4.900 |
Cunard | 4.288 |
Royal Olympic | 4.011 |
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