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PROGETTO DI FORMAZIONE CONTINUA PER LA PORTUALITA' LIGURE
E' stato organizzato dalla Regione Liguria con la collaborazione delle autorità portuali di Genova, Savona e La Spezia
2 luglio 1997
La Regione Liguria ha promosso, per la prima volta in Europa, una serie di corsi dedicati alla "Formazione continua per la portualità ligure" che si svolgeranno nei prossimi mesi e che vedranno la partecipazione, come docenti, di eminenti personalità del mondo dei porti e della logistica internazionali. I corsi - finalmente dotati di una cospicua dote finanziaria anche per l'intervento dell'Unione Europea - sono stati organizzati "per sostenere l'evoluzione del sistema portuale, fondamentale per lo sviluppo economico della Regione. Occorre agire sulle competenze professionali e sulla messa a sistema di interventi di formazione avendo a riferimento l'intero settore". Ma l'iniziativa si volge in particolare alle imprese che operano nella portualità ligure nei settori: movimentazione merci-attività portuali; marittimo e indotto; trasporti e indotto; industria inerente alla manutenzione dei vettori. E i corsi si rivolgono a varie tipologie di partecipanti (dai non laureati non occupati agli specialisti, dai quadri ai senior non specialisti) di aziende di tutte le dimensioni. I temi dei corsi spaziano dalla pianificazione strategica rivolta ai manager d'alto livello, allo sviluppo delle competenze manageriali, da aspetti tecnico-specialistici a strumenti quali l'informatica e le lingue straniere.
Per alcuni corsi gli organizzatori si sono assicurati l'intervento dei vertici di alcune importanti compagnia di navigazione come P&O Nedlloyd, Nippon Yusen Kaisha, Yang Ming, Finmare; di alcuni grandi porti come Amburgo, Rotterdam, Anversa, Bilbao, Singapore; di manager impegnati ad alto livello nelle attività logistiche come NDX, Danzas, Area Logistica FS, Benetton Logistica, ecc.. I dirigenti dei porti illustreranno il modello organizzativo delle loro banchine e la disponibilità finanziaria che permette loro continui pesanti interventi nella realizzazione di nuove infrastrutture. E a questo proposito l'autorità portuale di Genova ha programmato la pubblicazione degli interventi in un libro bianco da inviare alle autorità di governo, per dimostrare, per quanto riguarda le disponibilità finanziarie di cui godono le varie organizzazioni portuali, la situazione d'arretratezza in cui versa la portualità italiana. Lo Stato italiano introita ad esempio ogni anno 1500 miliardi di lire dall'Amministrazione portuale genovese (dogana, tasse sulle navi, sulle merci, ecc.), alla quale "rende" solo le briciole. Per compiere una reale evoluzione - che per i porti italiani sarebbe piuttosto una vera e propria rivoluzione - rendendoli capaci di competere sulla scena internazionale, è necessario che il legislatore si renda conto della complessità e dei punti qualificanti di questo scenario, e agisca di conseguenza. Anche a questo scopo i corsi organizzati dalla Regione possono avere un'importanza determinante.
La serie di corsi è stata organizzata dalla Regione Liguria in collaborazione con le autorità portuali di Genova (capo progetto), di Savona e della Spezia.
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