Proseguendo nella sua instancabile missione di divulgazione delle iniziative politiche ed economiche dell'Unione Europea, il "Centro in Europa" di Genova ha organizzato oggi pomeriggio una incontro pubblico nel corso della quale è stato fatto il punto sul programma MEDA di cooperazione dell'UE con le nazioni della sponda sud del Mediterraneo. Alla riunione, che viene replicata questa sera nella sede del consiglio provinciale della Spezia, sono intervenuti il parlamentare europeo Roberto Speciale e il responsabile del programma MEDA, Alessio Cappellani. Ha aperto l'incontro, al termine del quale si è svolto anche un dibattito, l'introduzione di Mario Carminati e Carlotta Gualco.
Nel periodo 1994-1999 l'UE ha stanziato circa 7000 miliardi di lire per la cooperazione con dodici nazione dell'altra sponda del Mediterraneo, di cui 6800 utilizzati attraverso il progetto MEDA e la restante parte (circa il 10% della somma totale) con finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Attraverso il MEDA vengono finanziati programmi che riguardano l'assistenza tecnica per l'ammodernamento delle Amministrazioni pubbliche (come, ad esempio, la ristrutturazione in corso della banca pubblica siriana) concordati tra UE e nazioni beneficiarie (Algeria, Cipro, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Malta, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia, Gaza, Cisgiordania), mentre attraverso la BEI vengono finanziati programmi di carattere regionale. Tuttavia questa porzione di interventi è stata bloccata a fine 1995 per un intervento censorio della Corte dei Conti UE. E' possibile che nella riunione plenaria del Parlamento Europeo del 17 luglio prossimo la Commissione Europea venga autorizzata a riprendere il programma i cui finanziamenti sono previsti essere erogati dalla BEI. Questo programma prevede aiuti per incontri ministeriali, di esperti per programmi regionali che coinvolgono i 15 paesi UE e i 12 paesi partner mediterranei, come ad esempio il programma Medstat che coinvolge gli istituti nazionali di statistica e un programma relativo ai trasporti marittimi.
Tutti questi programmi finanziari sono finalizzati principalmente a tre obiettivi: assicurare la pace e la stabilità nell'area mediterranea; creare nell'arco dei prossimi dodici anni una zona di libero scambio; favorire il dialogo fra le culture e le società civili. |
|