Il nuovo Interporto di Venezia si appresta a raddoppiare il traffico: attraverso questo nodo strategico dell'Italia del nord-est sono passate nel mese di gennaio del 1996 - quando allora era Centro Intermodale Adriatico (CIA) - 40.000 tonnellate di merci, nello stesso mese del 1997 si è arrivati a 60.000 tonnellate, mentre la previsione per la chiusura del mese in corso è di oltre 120.000 tonnellate.
L'Interporto di Venezia - Porto Marghera, unico centro logistico dell'alto adriatico ad avere diretto accesso alla via marittima, dispone tra l'altro di una nuova banchina di 500 metri - di cui 350 già operativi - che consente l'attracco di navi con pescaggio fino a 28 piedi. Struttura che ha ultimamente accolto la nave "Astra Sky", di 16.000 tonnellate di stazza lorda, lunga 170 metri e larga 24,6, della compagnia greca Astra Maritime Inc. Dall'unità, proveniente dalla Russia, sono stati sbarcate 20.000 tonnellate di ghisa greggia in pani.
I risultati raggiunti in così breve tempo sono più che soddisfacenti e Damaso Zanardo, presidente della Interporto di Venezia spa, ha sottolineato che con la realizzazione dell'interporto è stato "completato il cerchio dei nodi logistici dell'area veneziana: porto, aeroporto ed interporto che oggi, insieme, rappresentano un vero e proprio sistema trasportistico che, avviando nuove sinergie, sarà in grado di polarizzare sempre di più i traffici da e per Venezia che, grazie allo sviluppo dell'intermodalità, potrà proporsi al mercato internazionale in modo sempre più competitivo". |
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