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Con uno stringato comunicato le compagnie di navigazione Maersk Line e Sea-Land, che operano congiuntamente linee in diverse aree del mondo, hanno ufficializzato la decisione di trasferire i loro servizi dal porto di Napoli a quello di Salerno dal 1° marzo.
E' l'ennesimo episodio di una guerra tra porti limitrofi che è scoppiata accesissima negli ultimi anni in Italia. Sono lontani i tempi in cui gli 'avversari' da superare erano Barcellona o Marsiglia. Considerato che attualmente i traffici marittimi internazionali privilegiano 'comunque' il Mediterraneo, il concorrente diretto è diventato il vicino di casa o il lontano porto nordeuropeo, e non più lo scalo mediterraneo a qualche centinaio di chilometri di distanza. Il numero dei contenitori, utile a salire nella celebrata classifica dei porti che movimentano più teu, si eleva strappando alcune migliaia di container allo scalo della stessa regione o della stessa area marittima.
Genova si è avvantaggiata del momento negativo di La Spezia, con i traffici della compagnia Messina riportati nel capoluogo ligure. Venezia spera nella ulteriore crescita del container terminal Vecon, passato recentemente nelle mani della PSA Corporation di Singapore, e nel vantaggio che può trarre sul porto di Trieste ancora in trattativa con l'olandese Europe Combined Terminals (ECT) per la gestione del suo Molo VII. Al sud, fatta eccezione per la particolarità del porto-impresa di Gioia Tauro gestito in toto dal Medcenter Container Terminal della Contship, il duello più acceso è appunto tra il porto di Napoli e quello di Salerno, che distano neppure cinquanta chilometri sulla carta geografica. La contesa è alimentata anche dalla vicinanza dei risultati ottenuti dai due scali: Napoli nel '97 ha movimentato circa 300.000 teu, contro i 219.000 di Salerno.
Lo spostamento dell'alleanza Maersk - Sea-Land penalizza quindi sensibilmente il porto del capoluogo campano che, perdendo i 25 - 30 mila pezzi portati dalle due compagnie, sarà sicuramente avvicinato e forse raggiunto da Salerno già quest'anno.
Le società armatrici parlano di revisione delle loro "esigenze operative" per spiegare la propria scelta. Motivazioni che, ragioni di stile a parte, sembrano essere legate - com'è ovvio - a decisioni commerciali e logistiche che avvantaggiano il Salerno Container Terminal a dispetto del napoletano Molo Bausan.
Le compagnie affermano infine che "il trasferimento a Salerno consentirà una continua espansione in Italia per entrambe le linee, che si baserà sullo sviluppo dei servizi attuali e di nuovi".
Bruno Bellio
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