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Affondata nel Golfo Arabico una nave di Belize
Stava trasportando 700 tonnellate di cherosene in un viaggio non consentito dalle sanzioni dell'ONU all'Iraq
14 marzo 1998
Nonostante il contrasto tra Nazioni Unite e Iraq abbia focalizzato l'attenzione mondiale sull'area del Golfo, continua il contrabbando di petrolio iracheno su navi che riescono ad evitare il controllo delle navi e degli aerei americani e britannici predisposto dall'ONU per evitare le esportazioni illegali imposte dall'ONU dopo la guerra del 1990. L'embargo vieta all'Iraq l'esportazione di greggio oltre quello calcolato necessario per provvedersi di valuta sufficiente ad acquistare i generi alimentari indispensabili per la popolazione. Tuttavia è stato calcolato che 150.000 tonnellate di petrolio vengano spedite illegalmente ogni mese, evadendo il controllo della Multinational Interception Force (MIF).
Ma ogni tanto qualche nave viene intercettata. Oppure affonda, come è il caso di una nave di bandiera di Belize sospettata di trasportare illegalmente 700 tonnellate di cherosene, colata a picco all'imboccatura del Golfo. La nave è stata intercettata dalle forze del MIF proprio mentre stava affondando. Sulla superficie del mare è rimasta una macchia poco estesa di cherosene.
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