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Il porto di Genova ha presentato oggi a Torino, presso il salone congressi dell'istituto bancario San Paolo, le sue rinnovate credenziali agli operatori economici piemontesi. Giuliano Gallanti, presidente dell'Autorità Portuale, ha infatti descritto i dati della crescita dello scalo ad un'uditorio che è di Genova naturale cliente visto che - ha detto Piero Gavazzi, presidente del San Paolo - rappresenta un importante sbocco per il traffico con l'Estremo Oriente.
Una vicinanza che deve essere sfruttata e avvantaggiata da infrastrutture viarie e ferroviarie adeguate. Molti relatori, come Fabio Capocaccia - segretario generale dell'ente portuale genovese - e Gianni Scerni - presidente della Camera di Commercio di Genova -, hanno infatti sottolineato la necessità di costruire il terzo valico ferroviario ferroviario che da Genova (Voltri-Cornigliano) arrivi in Piemonte nella zona di Novi Ligure, da dove la merce avrà a disposizione le direttrici ferroviarie Torino-Lione, Novara-Sempione e Milano-Verona-Brennero. Scerni, ricordando che nel porto di Genova il traffico su rotaia, con l'arrivo del gruppo Messina, è salito dall'11 al 29 per cento, ha inoltre affermato la necessità di realizzare un distripark nel porto di Voltri per la manipolazione della merce.
Antonio Cosulich, presidente degli agenti marittimi genovesi, Bruno Musso, presidente dell'associazione dei terminalisti, e Gianni Cuttica, presidente degli spedizionieri genovesi, hanno parlato dello sforzo compiuto dall'imprenditoria locale per fronteggiare la crisi degli anni ottanta e hanno elencato i dati delle imprese portuali genovesi di oggi: fatturato di oltre 300 miliardi di lire, 1500 dipendenti e oltre 200 ettari di superficie gestita. Cuttica ha ricordato inoltre il progetto per la realizzazione di un sistema portuale integrato Nord Tirreno che coinvolga oltre Genova e gli altri porti liguri anche i grandi interporti e centri intermodali del basso Piemonte. |
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